Permesso di soggiorno

Permesso di soggiorno illimitato 2021: Guida per gli stranieri in Italia

Permesso di soggiorno illimitato 2021, Guida completa per gli stranieri in Italia

Requisiti per permesso di soggiorno illimitato:

Il permesso di soggiorno illimitato per extracomunitari, conosciuto anche come permesso di soggiorno per soggiornanti di lungo periodo oppure permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo, è un documento che ti permette di vivere in Italia senza alcun problema e soprattutto non ha scadenza!

Nel caso tu fossi un extracomunitario, potrai richiedere il permesso di soggiorno illimitato solamente se in possesso dei seguenti requisiti:

  • Hai già il permesso di soggiorno da almeno 5 anni, durante i quali hai vissuto in Italia;
  • Hai un reddito minimo pari almeno all’assegno sociale, ossia 5.061,68 euro annui (453 euro al mese + tredicesima).

Per quali familiari posso richiedere il permesso di soggiorno lungo periodo:

I seguenti familiari possono beneficiare del tuo stesso permesso di soggiorno:

  • Marito o moglie;
  • Figli che non hanno raggiunto i 18 anni;
  • Figli con più di 18 anni che per motivi di salute non sono economicamente autosufficienti;
  • Genitori a carico.

Reddito per permesso di soggiorno illimitato

Se chiedi il permesso di soggiorno anche per i tuoi familiari, allora il tuo reddito minimo deve essere maggiore. Ecco una tabella che riepiloga gli importi.

Reddito minimo:

  • 1 – 2 (richiedente compreso)  => 5.061,68 euro annui;
  • 3 – 4 (richiedente compreso) => 10.123,36 euro annui;
  • 5 e più (richiedente compreso) => 15.185,04 euro annui.

Documenti per permesso di soggiorno illimitato

Alla domanda bisogna allegare i seguenti documenti:

Il rinnovo permesso di soggiorno illimitato consiste principalmente nell’aggiornamento del vostro permesso in quanto permesso di soggiorno CE non ha scadenza. 

Aggiornamento permesso di soggiorno illimitato:

Il permesso di soggiorno lungo periodo non ha scadenza, tuttavia deve essere aggiornato in determinate circostanze. Per esempio:

  • Cambio di domicilio: E’ sufficiente la compilazione del modulo 1, quale autocertificazione.
  • Inserimento del figlio minore nato in Italia: E’ sufficiente la compilazione del modulo 1, quale autocertificazione anch’esso.
  • Inserimento del figlio infra-quattordicenne: Che ha fatto ingresso in Italia a seguito del rilascio del visto per ricongiungimento familiare o familiare al seguito: è sufficiente la compilazione del modulo 1, quale autocertificazione, allegando la fotocopia del passaporto o titolo equipollente con il quale il minore ha fatto ingresso in Italia.
  • Aggiornamento dati del passaporto o documento equipollente: E’ sufficiente compilare il modulo 1, allegando fotocopia del nuovo passaporto o documento equipollente.
  • Variazioni anagrafiche: Per le variazioni inerenti il nome, cognome, data e luogo di nascita e cittadinanza dovrà essere prodotta una dichiarazione rilasciata dalla Rappresentanza Diplomatica/Consolare del Paese di appartenenza attestante che le nuove generalità anagrafiche si riferiscono alla medesima persona.
  • Aggiornamento delle fotografie: Qualora il permesso di soggiorno sia utilizzato come documento di identificazione personale devono essere aggiornate le fotografie ogni cinque (5) anni: è sufficiente la compilazione del modulo 1.
Da leggere:  Obtenir la Carte de Résident de 10 ans en France 2024

Posso perdere la mia carta di soggiorno se non effettuo l’aggiornamento?

La legge non prevede alcuna sanzione – men che meno la revoca del titolo – nel caso in cui il titolare non si sottoponga alla procedura di aggiornamento, utile solo ai fini dell’utilizzo dello stesso come documento di identificazione personale per non oltre 5 anni dalla data del rilascio (art. 17, D.P.R. n. 394/1999), pertanto, se lo straniero non intende utilizzare il titolo in esame come documento di identificazione, può anche rifiutarsi di farlo aggiornare.

Costo permesso di soggiorno illimitato

Gli stranieri in Italia devono sostenere 100.00 € per i permessi di soggiorno UE (carta di soggiorno) di lungo periodo.

Chi non è tenuto a sostenere questi costi?

  • Cittadini di età minore di 18 anni;
  • I richiedenti il duplicato o la conversione di permesso di soggiorno in corso di validità;
  • I richiedenti asilo, protezione sussidiaria e motivi umanitari;
  • Cittadini stranieri che sono in Italia per cure mediche e i loro accompagnatori;
  • I titolari di protezione internazionale che richiedono il permesso di soggiorno UE di lungo periodo, le carte di soggiorno per i familiari di cittadini comunitari emesse ai sensi del Decreto Legislativo n. 30 del 2007.

Oltre a questi costi ovviamente rimangono le spese per la richiesta del permesso, uguali per tutti.

  • 30.00 € per l’assicurata a Poste Italiane;
  • 16.00 € per la marca da bollo;
  • 30.46 € per la stampa del documento elettronico ( da versare sul conto corrente postale n. 67422402 intestato a Ministero dell’Economia e delle Finanze – Dipartimento del Tesoro con causale “importo per il rilascio del permesso di soggiorno elettronico”).
Se viene fatta richiesta o rinnovo del permesso utilizzando un unico kit di Poste Italiane per tutta la famiglia, si deve allegare la ricevuta del versamento di 30,46 euro per ognuno dei membri della famiglia.

Permesso di soggiorno illimitato dove posso viaggiare?

Grazie al permesso di soggiorno di lungo periodo puoi vivere, studiare e lavorare in quasi tutti i Paesi europei, tranne alcuni paesi che non aderito pienamente ad alcuni accordi europei, ossia:

  • Inghilterra e Irlanda; quindi prima di mettere piede in questi Paesi devi chiedere un visto di ingresso;
  • Svizzera, Norvegia, ma anche Islanda ed infine il piccolo stato del Liechtenstein.

Queste nazioni non hanno aderito all’Unione Europea, quindi anche qui prima di mettere piede devi chiedere un visto, anche se hai un permesso CE illimitato.

Con il permesso di soggiorno illimitato posso lavorare in Europa?

Lavorare all’estero con permesso di soggiorno italiano è possibile solo quando si è in possesso del cosiddetto permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo.

Tale facoltà è stabilita dalla Direttiva Europea n. 109 del 2003 (in Italia recepita dal d.lgs. n. 3 del 2007).

Si ricorda che questo tipo di permesso, al contrario degli altri, non ha una scadenza, in quanto è a tempo indeterminato, e può essere richiesto solo da coloro che risiedono legalmente in Italia da almeno 5 anni

E’ bene sottolineare però che gli Stati, in presenza di determinate condizioni, possono limitare il numero totale di persone che possono rivendicare il diritto di soggiorno.

Da leggere:  Visto familiare Ue per padre di cittadino italiano

Cosa mi permette di fare il permesso di soggiorno UE?

Grazie a questo titolo di soggiorno, lo straniero extracomunitario ha la possibilità di:

  • Entrare in qualsiasi paese dell’Area Shengen senza dover richiedere il visto;
  • Lavorare all’estero con permesso di soggiorno italiano nei paesi che fanno parte dell’Unione Europa, ossia svolgere un lavoro autonomo o subordinato;
  • Usufruire dei servizi pubblici del paese ospitante;
  • Prendere parte alla vita pubblica del paese ospitante;
  • Frequentare corsi di studio o di formazione professionale. 

Prima di partire all’estero è meglio informarsi sui requisiti richiesti dallo stato ospitante per poter soggiornare con il permesso di soggiorno lungo periodo.

Infatti, al fine del soggiorno, lo stato ospitante può richiedere allo straniero che intende lavorare all’estero con permesso di soggiorno italiano di dimostrazione di adeguate risorse finanziarie (soprattutto se si intende intraprendere e svolgere un’attività economica autonoma), di un alloggio e di una copertura sanitaria.

In altri casi può essere richiesto anche un contratto di lavoro e una dichiarazione del datore di lavoro secondo cui il cittadino straniero è stato assunto alle condizioni previste dalla legislazione nazionale.

Permesso di soggiorno illimitato con un contratto a tempo determinato:

Per ottenere il  permesso di soggiorno di lungo periodo non è necessario dimostrare di avere un contratto di lavoro a tempo indeterminato poiché questo non è richiesto dalla legge.

Come stabilisce il testo unico per l’immigrazione lo straniero deve dimostrare di possedere un reddito adeguato al suo sostentamento, ossia un reddito minimo.

Come abbiamo spiegato nel paragrafo precedente questo reddito minimo è pur sempre riferito all’importo annuo dell’assegno sociale.

Come dimostrare il reddito permesso di soggiorno illimitato 2021?

Per ottenere il permesso di soggiorno illimitato con un contratto a tempo determinato dovete di mostrare la disponibilità di fonti di reddito legalmente ottenuti.

Potete presentare:

  • La dichiarazione dei redditi relativa all’anno precedente;
  • Le ultime buste paga.

Con questi due principali strumenti si dimostra il fatto che il reddito non c’è stato soltanto nel passato ma è attuale perché tuttora l’interessato continua a percepirlo.

Al momento della richiesta non vi sarà quindi richiesto di dimostrare che quel reddito sicuramente sarà garantito per il tempo futuro, anche perché non vi è ragione di pensare che un contratto di lavoro a tempo indeterminato possa dare delle garanzie maggiori per il futuro rispetto ad un contratto a tempo determinato.

Revoca permesso di soggiorno illimitato: In quali casi avviene

La revoca permesso di soggiorno CE, può essere disposta solo nei casi espressamente previsti.

Si tratta infatti, di un titolo di soggiorno rilasciato a cittadini extracomunitari che soggiornano in Italia da un lungo periodo e che evidentemente sono inseriti nel contesto economico e sociale del nostro Paese.

Per questo motivo, la legge prevede che solo in casi particolarmente gravi e comunque individuati, possa essere effettuata la revoca del permesso di lungo periodo.

La revoca permesso di soggiorno CE si realizza nei seguenti casi:

  • Quando il permesso è stato acquisito fraudolentemente presentando per esempio documenti falsi o effettuando dichiarazioni non corrispondenti a verità, finalizzate all’ottenimento del titolo di soggiorno di lungo periodo non avendone diritto, l’Autorità amministrativa potrà legittimamente disporne la revoca;
  • Quando viene celebrato il cosiddetto matrimonio di comodo, per poter ottenere i documenti;
  • Quando viene emesso nei confronti dello straniero un provvedimento di espulsione.  L’espulsione può essere disposta solo nei casi tassativi, previsti dallo stesso articolo 9;
  • Quando lo straniero rappresenta un pericolo per l’ordine pubblico o di sicurezza nazionale. Qualora lo straniero sia appartenente ad organizzazioni terroristiche, oppure dedite ad attività di criminalità organizzata;
  • Quando mancano o vengono a mancare le condizioni per il rilascio di del titolo. Il venir meno delle condizioni per il rilascio del titolo è determinato da condanne anche non definitive per alcune tipologie di reati;
  • Quando lo straniero si assenta dal territorio per un lungo periodo. In particolare, è previsto che l’assenza per dodici mesi consecutivi determina la revoca del titolo di soggiorno;
  • Infine, è revocato quando lo straniero acquisisca un analogo titolo in un altro Paese dell’Unione Europea.
Da leggere:  Passaporto italiano per stranieri in Italia: Guida completa 2021

Cosa succede dopo la revoca del permesso CE?

Successivamente alla revoca, qualora non sia necessario disporre l’espulsione nei confronti dello straniero, viene rilasciato un permesso di soggiorno. In particolare il consiglio di stato, con la sentenza n. 1327 del 5 aprile 2016, ha affermato che al momento della revoca del permesso di soggiorno UE per lungo soggiornanti l’Amministrazione deve sempre valutare se sussistano i requisiti per il rilascio di un permesso di soggiorno ordinario.

Il destinatario di una revoca del permesso UE non può, infatti, essere considerato come un soggetto privo del titolo di soggiorno e nei suoi confronti non può essere adottato il respingimento o l’espulsione, salvi i casi di pericolosità sociale che devono comunque essere adeguatamente motivati.

Permesso di soggiorno illimitato e cittadinanza italiana:

I cittadini stranieri che sono in possesso di un permesso di soggiorno illimitato sono dispensati dal test di lingua italiana B1 per la cittadinanza italiana.

Ricordiamo che il test di lingua italiana viene richiesto sia per la cittadinanza per residenza che per la cittadinanza per matrimonio.

A stabilirlo sono le nuove normative introdotte dal decreto sicurezza fortemente voluto dall’ex Ministro dell’Interno Salvini Matteo.

Test lingua italiana per permesso di soggiorno lungo periodo:

Il cittadino straniero interessato ad ottenere il permesso UE di lungo periodo deve inoltrare per via telematica alla prefettura della provincia dove ha il domicilio la domanda di svolgimento del test, collegandosi al sito e compilando il modulo di domanda.

L’istanza presentata on line viene acquisita dal sistema informatico del Ministero dell’interno e trasferita alla prefettura competente.

Se la domanda risulta regolare, la prefettura convoca il  richiedente entro 60 giorni dall’istanza, sempre per via telematica, indicando giorno, ora e luogo del test.

Il rilascio del certificato avviene entro 60 giorni. In caso di esito negativo, il richiedente può chiedere di rifare l’esame dopo 90 giorni dalla data del precedente esame.

Chi è esonerato dal test permesso di soggiorno illimitato 2021?

‘elenco delle persone che non devono sostenere questo test sono:

  • Stranieri titolari di protezione internazionale;
  • Cittadini stranieri che hanno ottenuto, nell’ambito dei crediti maturati per l’accordo di integrazione, il riconoscimento di un livello A2 di conoscenza della lingua;
  • Minori sotto i 14 anni di età;
  • Persone affette da gravi limitazioni alla capacità di apprendimento linguistico derivanti dall’età, da patologie o da handicap, attestate mediante certificazione rilasciata dalla struttura sanitaria pubblica;
  • Stranieri in possesso di un attestato di conoscenza della lingua italiana (livello minimo richiesto A2), rilasciato dall’Università degli Studi Roma Tre, dall’Università per stranieri di Perugia, dall’Università per stranieri di Siena e dalla Società Dante Alighieri;
  • Stranieri che hanno frequentato un corso di lingua italiana presso i Centri provinciali per l’istruzione degli adulti. E hanno conseguito, un attestato di conoscenza della lingua italiana non inferiore al livello A2;
  • Persone che fanno parte dei Centri provinciali per l’istruzione degli adulti i Centri Territoriali permanenti per l’educazione degli adulti e i corsi serali funzionanti presso le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado;
  • Stranieri che hanno frequentato e concluso una scuola italiana secondaria di primo o secondo grado, conseguendo il diploma in Italia. Oppure lo ha conseguito perché frequentava i centri provinciali per l’istruzione degli adulti;
  • Gli stranieri che frequentano un corso di studio presso un’Università italiana statale o non statale legalmente riconosciuta. Oppure frequenta un dottorato o un master universitario in Italia;
  • Stranieri che hanno fatto l’ingresso in Italia come dirigente o personale altamente specializzato di società in posizione di distacco;
  • Professori universitari che svolgono un incarico accademico in Italia;
  • traduttori e interpreti e i giornalisti corrispondenti ufficialmente accreditati in Italia.

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