Sommario
L’assegno sociale – è un servizio pagato dell‘Inps a coloro che (dopo l’età minima richiesta per la pensione) NON hanno versato i contributi previdenziali o che lo hanno fatto ma non sufficientemente per far si che si abbia diritto alla pensione minima.
L’importo dell’assegno sociale (a prescindere da quanti contributi si sono versati nell’arco della vita lavorativa), è soggetto alla rivalutazione annuale ISTAT sulle pensioni minime e assegni sociali.
La perequazione automatica delle pensioni non è per tutti, infatti, sulla base delle disposizioni previste dalla nuova Legge di Stabilità la rivalutazione pensioni sarà applicata in percentuale decrescente a seconda dell’importo.
Cos’è l’Assegno sociale?
L’assegno sociale è un assegno pagato dall’INPS su richiesta del cittadino.
Il riconoscimento del diritto alla prestazione è provvisorio, nel senso che ogni anno l’INPS provvede a controllare se i cittadini che hanno ricevuto l’assegno, continuano a possedere i requisiti di accesso all’assegno sociale; di residenza e limiti reddituali, e quindi ad avere diritto alla prestazione, dal momento che che questa non è reversibile ai familiari in vita e né può essere erogata all’estero.
Infatti, se il cittadino si allontana dall’Italia per più di 30 giorni, l’erogazione della pensione viene sospesa dall’INPS per poi essere revocata dopo un anno.
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Come ottenere l’assegno sociale?
Dal 2019, infatti, possono farne domanda solo i cittadini con età: 67 anni.
Per ottenere l’assegno sociale, il cittadino deve essere in possesso di tutti i requisiti anagrafici e reddituali richiesti dalla legge e presentare l’apposita domanda.
La domanda assegno sociale Inps, deve essere presentata per via telematica direttamente se si possiede il pin dispostivo Inps o tramite Caf o altro intermediario abilitato.
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I cittadini che possono richiederlo :
- hanno compiuto 67 anni;
- Sono persone senza reddito o quasi, sono quindi in stato di bisogno;
- Hanno la cittadinanza italiana, per gli stranieri comunitari serve l’iscrizione al comune di residenza; per gli stranieri extracomunitari invece serve il permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo;
- Chi ha la residenza italiana stabile e continuativa da almeno 10 anni;
- Requisiti reddito: per avere diritto all’assegno sociale è di NON avere redditi superiori a 5.824 euro l’anno, ovvero, 11.649,82 se coniugato.
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Quando fare domanda pensione sociale INPS?
Il modulo di domanda può essere presentato dall’interessato il giorno dopo del compimento dei 67 anni e se possiede al momento della richiesta gli altri requisiti di accesso alla prestazione.
Come si fa la domanda assegno sociale Inps?
Per richiedere la pensione sociale il cittadino deve trasmettere il modulo INPS per via telematica, direttamente se possiede il Pin dispositivo per accedere ai servizi telematici dell’istituto o rivolgendosi gratuitamente ai CAF e Patronati.
Assegno sociale aumento importo 2020 in base alla perequazione:
La somma totale pagata dall’INPS, è riconosciuto in misura intera o ridotta in base al reddito.
In altre parole, la misura della pensione sociale consiste in un assegno sociale 2020 di importo pari a 460 euro per 13 mesi per l’anno 2020 sulla base della rivalutazione ISTAT annuale e sulla perequazione automatica 2020 dello 0,4% sulle pensioni sociali e minime.
Aumento assegno sociale 2020 con la pensione di cittadinanza:
E’ stato confermato che per i pensionati (con assegno al di sotto di 780 euro netti al mese) il diritto alla pensione di cittadinanza 2020 purché abbiano un reddito familiare inferiore a 7560 euro,che aumenta a 9.360 euro per chi vive in affitto come da attestazione ISEE 2020 e viva in un nucleo familiare composto da soli OVER 67 o under se disabili gravi.
Inoltre i futuri titolari, qualora in possesso dei requisiti di reddito ISEE previsti dalla legge, avranno diritto all’integrazione dell’assegno da parte dello Stato, con un aumento fino a 780 euro.
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Quando l’assegno sociale spetta in misura intera?
Quando il soggetto richiedente non è sposato, quindi single o vedovo, non ha alcun reddito e se coniugato ha un reddito familiare che è inferiore della soglia di limite del reddito fissato per legge, quindi se inferiore all’ammontare annuo dell’assegno.
E coloro che hanno un reddito superiore?
Pertanto se il cittadino ha redditi superiori, non gli viene riconosciuto il diritto o gli viene tolto se li supera in corso d’anno, se invece il reddito complessivo è di poco sotto la soglia, l’importo dell’assegno viene ridotto in proporzione.
Per i titolari invece, c’è la possibilità di chiedere l’aumento della pensione INPS, con le maggiorazioni sociali 2020.
Documenti, redditi inclusi ed esenti dal calcolo:
Occorre allegare anche una serie di documenti:
- Situazione patrimoniale e reddituale del richiedente e del coniuge relativi all’anno solare di riferimento: modello Isee 2020 che serve a verificare quindi sia i limiti reddituali che per il calcolo dei redditi sulla base delle nuove soglie ISEE;
- Copia di un documento di identità;
- Autocertificazione della residenza e dello stato di famiglia;
- Copia provvedimento giudiziale di separazione o divorzio;
- Dati anagrafici e codice fiscale del coniuge.
Ai fini di calcolo dell’assegno sociale si tiene conto dei redditi Irpef e di quelli esenti, come quelli derivati da vincite e premi erogati dallo Stato o da aziende pubbliche o private, redditi da terreni e fabbricati, da pensioni di guerra, invalidità ed estere, rendite vitalizie INAIL e assegni di mantenimento.
Non vengono calcolati invece:
- TFR;
- casa di abitazione;
- arretrati soggetti a tassazione separata e da lavoro dipendente all’estero;
- assegno di accompagnamento invalidità e vitalizio erogato agli ex combattenti.
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