Permesso di soggiorno per lavoro autonomo: Come si richiede?
Sommario
Il permesso di soggiorno per lavoro autonomo viene richiesto dai cittadini extracomunitari che intendono svolgere un attività lavorativo di tipo autonomo.
In questo articolo vediamo passo per passo come si richiede e tante altre informazioni.
Permesso di soggiorno per lavoro autonomo:
Il permesso di soggiorno per lavoro autonomo è un titolo di soggiorno che permette ai cittadini extracomunitari di svolgere in Italia un attività di lavoro di tipo autonomo.
Il rilascio del permesso di soggiorno avviene in seguito all’ingresso in Italia.
In particolare l’ingresso è subordinato al rilascio di un nulla osta concesso dal Ministero dell’Interno che deve essere richiesto alla questura dell’interessato o da un suo delegato nell’ambito delle quote previste ogni anno dal decreto flussi.
Permesso di soggiorno per lavoro autonomo: Requisiti
Al momento della richiesta del nulla osta il lavoratore che intende intraprendere la carriera di lavoratore autonomo in Italia deve dimostrare di possedere la documentazione di licenza o autorizzazione per l’attività che intende svolgere.
In alternativa deve presentare l’iscrizione alla camera di commercio alla questura.
Una volta rilasciato il nulla osta il lavoratore può richiedere il visto per lavoro autonomo alla rappresentanza diplomatica italiana nel paese di origine Il cittadino straniero per ottenere il visto di ingresso deve dimostrare anche di avere:
- Un’abitazione idonea. Questo requisito può essere dimostrato mediante l’esibizione di un contratto di locazione o di acquisto di un immobile;
- Un reddito annuo proveniente da fonti lecite superiore al minimo previsto dalla legge per l’esenzione dalla partecipazione alla spesa pubblica.
Permesso di soggiorno per lavoro autonomo: Rilascio e rinnovo
Una volta entrato in Italia il lavoratore richiede il primo permesso di soggiorno tramite l’invio del Kit postale allegando alla domanda:
- La fotocopia della pagina del passaporto;
- Fotocopia della certificazione rilasciata dalla rappresentanza diplomatica italiana nel paese di origine dell’esistenza dei requisiti previsti.
In seguito l’imprenditore straniero verrà poi convocato presso la questura per il foto-segnalamento e il successivo rilascio del permesso di soggiorno.
Durata permesso di soggiorno per lavoro autonomo:
Il permesso di soggiorno per lavoro autonomo dura due anni e può essere convertito in permesso di soggiorno per lavoro subordinato in presenza dei requisiti richiesti.
La richiesta di rinnovo deve essere presentata entro 60 giorno dalla scadenza del permesso di soggiorno allegando i seguenti documenti:
- Fotocopia dell’autorizzazione o da licenza o dell’iscrizione in apposito albo per l’esercizio dell’attività professionale svolta;
- Fotocopia dell’iscrizione alla CCIAA;
- Fotocopia della dichiarazione dei redditi.
E se una volta scaduto il permesso di soggiorno risulto disoccupato?
Se una volta scaduto il permesso di soggiorno per lavoro autonomo e risultate disoccupati, avete la possibilità di richiedere il permesso di soggiorno per attesa occupazione.
Secondo articolo 37 del testo Unico sull’Immigrazione, i lavoratori stranieri licenziati o che hanno perso il lavoro, hanno diritto a rimanere nel territorio dello stato italiano oltre il termine fissato dal loro permesso di soggiorno.
Prestazioni a sostegno dello straniero disoccupato:
L’iscrizione del lavoratore straniero alle liste di collocamento possono usufruire e accedere a diverse prestazioni previdenziali come per esempio:
- Indennità di disoccupazione;
- Assegni familiari;
- Assegno sociale;
- Assegno di accompagnamento ecc…
Durata permesso di soggiorno per attesa occupazione 2020:
Il permesso di soggiorno per attesa occupazione ha una durata massima di un anno.
Il titolo viene rilasciato dalla Questura presso la quale il richiedente ha fatto domanda.
In ogni caso eventuali periodi di occupazione lavorativa intrapresi nel corso della durata del permesso per attesa occupazione, con la conseguente cancellazione dai registri del Centro per l’Impiego e l’eventuale successiva rei-iscrizione nelle liste, interrompono il termine di durata di un anno.
Allo scadere della validità del permesso, il cittadino straniero che avrà trovato un’occupazione sarà autorizzato a restare in Italia:
- Solo attraverso la dimostrazione di un reddito minimo annuo corrispondente ai parametri per il ricongiungimento familiare;
- Nel caso in cui non trovi un nuovo lavoro, deve lasciare il territorio nazionale. Il viaggio di rientro nel Paese di provenienza è a carico dell’ultimo datore di lavoro.
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