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Bonus 1000 euro maggio 2020, chi resterà senza soldi?

Bonus 1000 euro maggio 2020 in seguito al bonus marzo e aprile 2020, riguardanti i 600 euro, ora prendere i 1.000 euro non è affatto facile.

Studiamo più a fondo  a partire il calo di fatturato anno su anno, passando per l’iscrizione dei professionisti a casse di previdenza private.

Requisiti per ottenere i 1000 euro e lavoratori stagionali:

In seguito al bonus 600 euro di marzo e di aprile del 2020, ecco l’indennità Covid-19 del mese di maggio 2020 per i lavoratori autonomi, per le partite Iva e per i collaboratori balza a 1.000 euro.

L’accesso sarà disponibile per molte persone però non per tutti. In accordo con quanto è stato riportato sui vari siti, in quanto i paletti di accesso al bonus sono molto difficili.

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Bonus 1000 euro mese di maggio del 2020, ecco la trappola:

In preciso, coloro che hanno richiesto ed ottenuto il bonus 600 euro marzo 2020 ha avuto il vantaggio.

Per il medesimo importo, di incassare anche l’indennità del mese di aprile 2020 senza il bisogno di ripresentare la richiesta.

Da leggere:  Caso Open Arms. Che significa “autorizzazione a procedere”?

Per quanto riguarda il bonus 1000 euro maggio 2020, invece, torna la filiera burocratica.

In quanto bisognerà dimostrare che nel bimestre marzo-aprile 2020, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, la riduzione dei ricavi o dei compensi è stata maggiore della percentuale pari al 33%.

Ciò esclude un numero elevato di:

  • Lavoratori autonomi;
  • Partite Iva;
  • Collaboratori unitamente a tutti i professionisti che sono iscritti non all’Inps. Però alle casse previdenziali private.

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Collaboratori e lavoratori stagionali, ecco i requisiti per prendere i mille euro:

Invece per quanto riguarda i lavoratori stagionali, per essere in grado di percepire il bonus 1000 euro maggio 2020 occorre rispettare il requisito dell’interruzione involontaria del rapporto di lavoro nel periodo che parte dall’1 gennaio del 2019 al 17 marzo del 2020.

Invece i collaboratori Co.Co.Co., bisognerà rispettare l’iscrizione, sempre in via esclusiva, alla gestione separata dell’Inps.

Il requisito della cessazione del rapporto di collaborazione, deve essere effettuato non oltre la data di pubblicazione e di entrata in vigore del Decreto Rilancio.

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