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Assegno sociale 2020: INPS requisiti | Stranieri d’Italia

Assegno sociale 2020 INPS – aumento dell’età pensionabile a partire dal 1° gennaio di quest’anno per ottenere la prestazione a sostegno del reddito pagata dall’INPS.

Nel 2020, infatti, possono fare domanda di assegno sociale Inps solo i cittadini con età di 67 anni. Per ottenere l’assegno sociale, il cittadino deve essere in possesso di tutti i requisiti anagrafici e reddituali richiesti dalla legge e presentare l’apposita domanda.

La domanda assegno sociale Inps, deve essere presentata per via telematica direttamente se si possiede il pin dispositivo Inps o tramite Caf o altro intermediario abilitato.

VI ricordiamo inoltre che in base alle ultime notizie l’aumento assegno sociale grazie alla pensione di cittadinanza è confermato anche per il 2020, per maggiori informazioni leggi riforma pensioni 2020.

Cosè lAssegno sociale

Cos’è l’Assegno sociale?

L’assegno sociale è un assegno pagato dall’INPS su richiesta del cittadino, quindi previa presentazione della domanda per via telematica ed accettazione della stessa da parte dell’Istituto.

Il riconoscimento del diritto alla prestazione è provvisorio, nel senso che ogni anno l’INPS provvede a controllare se i cittadini che hanno ricevuto l’assegno.

Continuano a possedere i requisiti di accesso all’assegno sociale, di residenza e limiti reddituali, e quindi ad avere diritto alla prestazione, dal momento che che questa non è reversibile ai familiari in vita e né può essere erogata all’estero.

Infatti, se il cittadino si allontana dall’Italia per più di 30 giorni, l’erogazione della pensione viene sospesa dall’INPS per poi essere revocata dopo un anno.

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Quali sono i requisiti ?

Assegno sociale età minima:

  • 2013 65 anni e 3 mesi;
  • 2014 65 anni e 3 mesi;
  • 2015 65 anni e 7 mesi;
  • 2016 65 anni e 7 mesi;
  • 2017 65 anni e 7 mesi;
  • 2018 66 anni e 7 mesi;
  • 2019 – 2020 – 2021 – 2022 67 anni.

I cittadini che possono richiedere l’assegno sociale INPS possiedono i seguenti requisiti:

  • Hanno compiuto 67 anni;
  • Sono persone senza reddito o quasi, sono quindi in stato di bisogno;
  • Hanno la cittadinanza italiana, per gli stranieri comunitari serve l’iscrizione al comune di residenza e per gli stranieri extracomunitari invece serve il permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo;
  • Chi ha la residenza italiana stabile e continuativa da almeno 10 anni.

Il requisito dell’assegno sociale 2020: attualmente il limite di reddito richiesto per avere diritto all’assegno sociale è di NON avere redditi superiori a 5.824 euro l’anno, ovvero, 11.649,82 se coniugato.

Quando fare domanda pensione sociale INPS?

Il modulo di domanda può essere presentato dall’interessato il giorno dopo, il compimento dei 67 anni e se se possiede al momento della richiesta gli altri requisiti di accesso alla prestazione.

Come fare la domanda di assegno sociale

Come fare la domanda di assegno sociale?

Per richiedere la pensione sociale il cittadino deve trasmettere il modulo INPS per via telematica, direttamente se possiede il Pin dispositivo per accedere ai servizi telematici dell’istituto o rivolgendosi gratuitamente ai CAF e Patronati.

Aumento importo 2020 in base alla perequazione:

L’importo dell’assegno sociale pagato dall’INPS come prestazione al reddito per le persone disagiate economicamente, è riconosciuto in misura intera o ridotta in base al reddito.

In altre parole, la misura della pensione sociale consiste in un Assegno sociale 2020 di importo pari a 460 euro per 13 mesi per l’anno 2020 sulla base della rivalutazione ISTAT annuale e sulla perequazione automatica 2020 dello 0,4% che spetta sulle pensioni sociali e minime, a prescindere dalla pensione di cittadinanza.

Aumento assegno sociale 2020 con la pensione di cittadinanza:

Per effetto delle novità sulle pensioni all’interno della legge di Bilancio 2020, è stato confermato per i pensionati con assegno al di sotto di 780 euro netti al mese.

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Il diritto alla pensione di cittadinanza 2020 purché abbiano un reddito familiare inferiore a 7560 euro che aumenta a 9.360 euro per chi vive in affitto come da attestazione ISEE 2020 e viva in un nucleo familiare composto da soli OVER 67 o under se disabili gravi.

Pertanto i titolari di assegno sociale nel 2020, qualora in possesso dei requisiti di reddito ISEE previsti dalla legge, avranno diritto all’integrazione dell’assegno da parte dello Stato, con un aumento fino a 780 euro.

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Quando l’assegno sociale spetta in misura intera?

Quando il soggetto richiedente non sposato, (quindi single o vedovo) non ha alcun reddito e se coniugato ha un reddito familiare che è al di sotto della soglia di limite reddito fissato per legge, quindi se inferiore all’ammontare annuo dell’assegno.

L’assegno sociale è ridotto invece se il soggetto non è coniugato ed ha un reddito inferiore all’importo totale della pensione, ossia, sotto a 5.824,91 euro annui mentre se coniugato il reddito familiare è inferiore al doppio dell’importo annuo dell’assegno, ossia, inferiore a 11.649,82 euro all’anno.

Pertanto se il cittadino ha redditi superiori a predette soglie limite, non gli viene riconosciuto il diritto o gli viene tolto se li supera in corso d’anno dal momento che la prestazione è sempre provvisoria e la sua erogazione è subordinata al possesso dei requisiti, se invece il reddito complessivo è di poco sotto la soglia, l’importo dell’assegno viene ridotto in proporzione.

Per i titolari di assegno sociale, possibilità anche di chiedere l’aumento della pensione INPS, con le maggiorazioni sociali 2020.

Assegno sociale documenti, redditi esenti dal calcolo:

Per procedere con la presentazione della domanda pensione sociale INPS, oltre che compilare il modulo occorre allegare anche una serie di documenti:

  • Situazione patrimoniale e reddituale del richiedente e del coniuge relativi all’anno solare di riferimento: modello Isee 2020 che serve a verificare quindi sia i limiti reddituali che per il calcolo dei redditi sulla base delle nuove soglie ISEE.
  • Copia di un documento di identità;
  • Autocertificazione della residenza e dello stato di famiglia;
  • Copia provvedimento giudiziale di separazione o divorzio;
  • Dati anagrafici e codice fiscale del coniuge.
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Ai fini di calcolo dell’assegno sociale 2020 si tiene conto dei redditi Irpef e di quelli esenti, come quelli derivati da vincite e premi erogati dallo Stato o da aziende pubbliche o private, redditi da terreni e fabbricati, da pensioni di guerra, invalidità ed estere, rendite vitalizie INAIL e assegni di mantenimento.

Sono esclusi dal calcolo invece TFR, casa di abitazione, arretrati soggetti a tassazione separata e da lavoro dipendente all’estero, assegno di accompagnamento invalidità e vitalizio erogato agli ex combattenti.

In pratica:

Il diritto all’assegno sociale è accertato in base al reddito personale per i cittadini non coniugati e in base al cumulo del reddito del coniuge per i cittadini coniugati.

Ecco i redditi di cui si deve tenere conto

Ecco i redditi di cui si deve tenere conto:

  • I redditi IRPEF, al netto delle tasse e contro e contributiva;
  • Redditi esenti;
  • I redditi soggetti a ritenuta alla fonte a titolo d’imposta (vincite derivanti dalla sorte, da giochi di abilità, da concorsi a premi, corrisposte dallo Stato, da persone giuridiche pubbliche e private);
  • Redditi soggetti a imposta sostitutiva come interessi postali e bancari, interessi dei CCT e di ogni altro titolo di stato, interessi, premi e altri frutti delle obbligazioni e titoli similari, emessi da banche e società per azioni, ecc.;
  • I redditi di terreni e fabbricati;
  • Pensioni di guerra;
  • Rendite vitalizie erogate dall’INAIL;
  • Pensioni dirette erogate da stati esteri;
  • Pensioni e gli assegni erogati agli invalidi civili, ai ciechi civili e ai sordi;
  • Assegni alimentari corrisposti a norma del codice civile.

Non si calcolano invece:

  • TFR e le anticipazioni sui trattamenti stessi;
  • Reddito della casa di abitazione;
  • Competenze arretrate soggette a tassazione separata;
  • Indennità di accompagnamento per invalidi civili, ciechi civili e le indennità di comunicazione per i sordi;
  • L’assegno vitalizio erogato agli ex combattenti della guerra 1915-1918;
  • Gli arretrati di lavoro dipendente prestato all’estero.
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