Cittadinanza Italiana

Cittadinanza italiana 2020: Come fare domanda

Cittadinanza italiana 2020, come sappiamo tutti la cittadinanza italiana può essere concessa su richiesta anche in caso di residenza dello straniero protratta per un determinato periodo.

Tale periodo, per gli stranieri non comunitari, è in generale di dieci anni. Tuttavia, numerosissime sono le eccezioni.

In particolare, per gli stranieri che hanno il padre, la madre o uno degli ascendenti in linea retta di secondo grado che siano stati italiani per nascita, così come per gli stranieri nati in Italia e che risiedono nel territorio della Repubblica il periodo è triennale.

Ai cittadini dell’Unione Europea, invece, bastano 4 anni, mentre agli stranieri maggiorenni adottati e a coloro ai quali sia stato riconosciuto lo status di apolide o rifugiato politico servono 5 anni.

In ogni caso, se lo straniero ha prestato servizio all’estero per lo Stato italiano si prescinde dalla residenza.

Cittadinanza italiana 2020: Come fare domanda?

Per matrimonio :

Se il richiedente di cittadinanza italiana nel 2020, risiede legalmente in Italia da almeno 12 mesi , in presenza di figli nati o adottati dai coniugi o dopo 24 mesi  di residenza con il cittadino italiano.

In caso di residenza all’estero, si può inviare la pratica se dopo 18 mesi in presenza di figli nati o adottati da coniugi o dopo 36 mesi dalla data del matrimonio.

I documenti necessari sono:

  • Marca da bollo da 16 Euro;
  • Atto di nascita (tradotto in lingua italiana): L’estratto dell’atto di nascita deve contenere tutte le generalità del richiedente;
  • Certificato penale: Si tratta del certificato penale del Paese di origine;
  • Certificato del casellario giudiziale e dei carichi pendenti in Italia;
  • Fotocopia del passaporto o della carta di identità (validi);
  • Fotocopia del permesso di soggiorno (in corso di validità), *i cittadini provenienti dall’UE dovranno invece richiedere e presentare il certificato di soggiorno permanente (viene rilasciato dal comune di residenza);
  • Atto integrale di matrimonio: E’ una fotocopia autenticata dell’atto originale. Su questo documento sono riportate integralmente tutte le informazioni presenti nella pagina del registro di stato civile;
  • Copia del versamento del contributo di € 250,00;
  • Bisogna effettuare un versamento di € 250,00 sul c/c n.809020 intestato a: Ministero Interno D.L.C.I. cittadinanza italiana con la causale cittadinanza;
  • Attestato di conoscenza della lingua italiana B1, rilasciata da un istituto scolastico pubblico o parificato o da un ente certificatore;
  • Documentazione completa dei certificati di residenza con lo storico (la discontinuità di residenza è uno dei motivi per cui vengono spesso respinte le domande). Il certificato di residenza può essere sostituito da autocertificazione da sottoscrivere davanti agli avvocati;
  • Autocertificazioni stato di famiglia attuale e penale (condanne e procedimenti aperti);
  • Documento identificativo coniuge italiano e data del giuramento (se il coniuge è naturalizzato).
Da leggere:  Cittadinanza italiana | la pratica è in fase di valutazione: cosa significa?

Per residenza:

  • Nato in Italia e residente legalmente da almeno tre anni;
  • Figlio o nipote in linea retta di cittadini italiani per nascita, residente legalmente in Italia da almeno tre anni;
    maggiorenne, adottato da cittadino italiano, residente legalmente in Italia da almeno cinque anni, successivi all’adozione;
  • Che abbia prestato servizio, anche all’estero, per almeno cinque anni alle dipendenze dello Stato italiano, in questo caso la domanda di cittadinanza italiana va richiesta alla competente autorità consolare;
  • Comunitario residente legalmente in Italia da almeno quattro anni;
  • Apolide o rifugiato residente legalmente in Italia da almeno cinque anni;
  • Residente legalmente in Italia da almeno dieci anni;
  • Per tutti i cittadini stranieri che rientrano in una delle fattispecie indicate, è richiesto anche il possesso del requisito del reddito personale o del reddito familiare. Questo se appartenenti allo stesso nucleo familiare e allo stesso stato di famiglia.

I cittadini stranieri possono presentare la domanda di cittadinanza italiana, a determinate condizioni, dopo il periodo di residenza:

  • Quattro anni per i comunitari;
  • Cinque anni per gli apolidi;
  • Dieci anni per gli stranieri;
  • Da maggio 2015, la domanda deve essere presentata online al Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione.

Quali vantaggi comporta la Cittadinanza Italiana 2020?

La cittadinanza dell’Unione europea garantisce una serie di norme e diritti ben definiti, che si riguardano quattro categorie:

  • La libertà di circolazione e di soggiorno su tutto il territorio dell’Unione;
  • Il diritto di votare e di essere eletto alle elezioni comunali e a quelle del Parlamento europeo nello Stato membro di residenza;
  • La tutela da parte delle autorità diplomatiche e consolari di qualsiasi Stato membro in un paese terzo nel quale lo Stato di cui la persona in causa ha la cittadinanza non è rappresentato;
  • Il diritto di presentare petizioni al Parlamento europeo e ricorsi al mediatore europeo.
Da leggere:  Nuova autocertificazione digitale: Ecco le nuove regole per spostarsi

Come presentare la domanda di cittadinanza italiana 2020?

Lo straniero può presentare la domanda di concessione della cittadinanza italiana ON LINE, registrandosi al portale del Ministero dell’Interno.
Dal 18 giugno 2015 questa è la sola modalità di presentazione ammessa, le istanze presentate a mezzo posta non saranno più accettate .
Eseguita la registrazione, lo straniero dovrà compilare telematicamente il modulo di domanda in tutte le sue parti, indicare nell’apposito spazio gli estremi della marca da bollo e allegare in formato elettronico, nelle apposite sezioni del modulo, i documenti che abbiamo elencato prima.
VERIFICARE CHE LE GENERALITA’ INSERITE NEL MODULO DI RICHIESTA ON LINE (nome, cognome, data e luogo di nascita) SIANOPERFETTAMENTE CORRISPONDENTI A QUELLE INDICATE SUI DOCUMENTI ESTERI (certificato di nascita e certificato penale).

Qual è il reddito minimo richiesto?

Il reddito minimo richiesto dalla legge è diverso in base alla situazione familiare dell’interessato.

Il reddito da considerato è quello dell’intero nucleo familiare del richiedente.

Se in una famiglia lavorano il padre richiedente la  cittadinanza e un figlio dovrà essere fatta la somma del reddito di entrambi.

I limiti minimi sono i seguenti:

  • €. 8.263,31 per il richiedente che non ha dei familiari a carico;
  • €. 11.362,05 se il richiedente ha il coniuge a carico, somma aumentata di €. 516,46 per ogni figlio o altro familiare a carico.

I redditi da considerare sono solo quelli imponibili IRPEF, cioè quelli che possono essere tassati, riguardanti i tre anni precedenti la data di presentazione della domanda.

Se lo stesso richiedente è a carico di qualcuno (ad es. figlio a carico del padre) e quindi non possiede un reddito proprio, la domanda può presentata allegando le dichiarazioni dei redditi del familiare di cui è a carico.

Se la domanda di cittadinanza italiana 2020 viene negata?

Può capitare che la domanda di cittadinanza possa essere rigettata dal Decreto del Presidente della Repubblica per diverse cause come le seguenti:

  • L’esistenza di precedenti penali;
  • Redditi non sufficiente;
  • Se il soggetto rappresenta un potenziale pericoli per la sicurezza della Repubblica;
  • Mancanza del periodo di residenza legale;
  • La domanda è semplicemente incompleta (es. mancanza della documentazione e i requisiti richiesti).
Questa soluzione non è però possibile, per il certificato penale del paese di origine, in quanto questo dura sei mesi dal suo rilascio e quindi, se scaduto, non potrà essere riutilizzato.

E’ obbligatorio conoscere la lingua italiana?

Uno tra i requisiti richiesti per ottenere la cittadinanza è dimostrare appunto di avere un’adeguata conoscenza della lingua italiana.

Da leggere:  Permesso di soggiorno per Protezione temporanea per motivi umanitari

l livello di conoscenza non deve essere inferiore al B1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue (QCER).

Un sistema di giudizio basato su sei livelli, riconosciuto come il più completo a livello internazionale per valutare le capacità linguistiche di una persona.

Tra i livelli riconosciuti il livello B1 è quello considerato intermedio esattamente come richiesto dalla legge.

L’ottenimento di questo livello certifica che il richiedente è:

  • In grado di capire le parti essenziali di dialoghi che riguardano situazioni di tipo personale e familiare, ad esempio, conversazioni di scuola o del tempo libero o essere in grado di chiedere informazioni e quando si è in viaggio;
  • Capace di esprimere esperienze ed avvenimenti, sogni, speranze e ambizioni e saper spiegare le proprie opinioni e il motivo per cui si trova nel paese;
  • Saper scrivere un testo semplice su argomenti di tipo familiare o di interesse personale.

Al momento della presentazione della domanda occorre presentare anche un titolo di studio rilasciato da un istituto di istruzione pubblico o privato riconosciuto da:

Oppure da enti certificatori quali:

Queste incaricate di tutelare e diffondere la lingua e la cultura italiane nel mondo.

Gli stranieri che sono titolari di un permesso di soggiorno di lungo periodo non devono presentare nulla poiché in questi due casi la valutazione sulla adeguata conoscenza della lingua italiana è già stata fatta.

Chi è esonerato dal test di lingua per la cittadinanza italiana 2020?

Gli esonerati dal test di lingua italiana b1 per cittadinanza sono diverse categorie:

  • I soggetti che sono in possesso di un permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo;
  • Coloro che hanno sottoscritto l’accordo di integrazione tra stato e straniero;
  • I cittadini stranieri che sono in possesso di un titolo di studio rilasciato da un istituto di istruzione pubblico o privato riconosciuto dal Ministero degli affari esteri;
  • I cittadini stranieri che sono in possesso di un titolo di studio rilasciato da un istituto di istruzione pubblico o privato riconosciuto dal Ministero dell’istruzione (MIUR);
  • Lo straniero che è in possesso di un titolo di studio rilasciato da istituti d’istruzione riconosciuti dal MAECI (Scuole italiane all’estero).

Sono esonerati anche i cittadini che al momento della presentazione della domanda sono in possesso di una certificazione lingua italiana di qualità (CLIQ).

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One Comment

  1. Salve, volevo sapere se con la modifica dei tanto discussi “decreti Salvini” i tempi di attesa per il rilascio della cittadinanza italiana vengono ridotti anche per coloro che hanno inoltrato la domanda nel periodo antecedente alla modifica legislativa del 5 ottobre 2020, ovvero se i decreti immigrazione hanno validità retroattiva.

    Grazie, una buona giornata

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