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Coronavirus, nuovo decreto: misure restrittive estese fino al 13 aprile

Tutte le misure varate nel decreto antivirus, firmato dal Governo nel mese di marzo, saranno estese fino al 13 aprile. Il decreto del mese di aprile riguarda divieti già in vigore: spostamenti, commercio, attività essenziali, passeggiate.

La decisione di mantenere tali misure fino a Pasquetta era già stata annunciata dal ministro Roberto Speranza in Senato. «Se iniziassimo ad allentare le misure ora, tutti gli sforzi sarebbero vani, quindi pagheremmo un prezzo altissimo. Invito tutti a continuare a rispettare le misure» così ha affermato  il presidente del Consiglio ieri sera.

Ha aggiunto inoltre che «Dal momento in cui ci sarà un calo dei contagi potremo iniziare a pensare a un allentamento delle misure, ma non siamo nella condizione di dire quando. Quando gli esperti ce lo diranno, entreremo nella fase due, di allentamento, e poi nella fase tre, di ricostruzione e rilancio della vita sociale ed economica». Non è detto, però, precisa Conte, che la fase due inizi il 14 aprile.

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Quali sono le novità del decreto?

Il nuovo decreto di aprile, oltre ad estendere le stesse misure di marzo fino al 13 aprile,  presenta alcune novità. Le due principali novità riguardano gli allenamenti e chiarimenti riguardo al passeggio con i bambini.

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Allenamenti vietati:

Il decreto vieta gli allenamenti degli atleti, professionisti e non professionisti, all’interno degli impianti sportivi di ogni tipo, «onde evitare», spiega Conte, «che delle società sportive possano pretendere l’esecuzione di una prestazione sportiva anche nella forma di un allenamento».

Precisa il presidente del Consiglio che ciò «non significa che gli atleti non potranno più allenarsi: non lo faranno in maniera collettiva ma individuale».

Passeggio con i bambini:

Va sottolineato che il governo non ha autorizzato l’ora di passeggio coi bambini. Infatti, come ha affermato Giuseppe Conte: ” Abbiamo solo detto che quando un genitore va a fare la spesa si può consentire anche l’accompagno di un bambino. Ma non deve essere l’occasione di andare a spasso”.

Infatti, sottolinea che è possibile uscire di casa con un bambino, rispettando le regole previste dai decreti, ma “non c’è alcun motivo per portare a spasso un bambino in carrozzina, non va fatto e può essere imprudente”.

Inoltre, il nuovo decreto conferma le limitazioni a jogging e, in generale, all’attività motoria all’aperto: si possono fare «ma da soli e in prossimità della propria abitazione».

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Quali sono le misure estese fino ad aprile?

Infine, ribadisce ciò che è possibile fare e no, secondo le misure del decreto.

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Lo stesso vale per la circolare del Viminale del 31 marzo 2020, che serve a chiarire l’interpretazione delle norme contenute nel decreto del governo, in particolare su passeggiate e spostamenti.

Passeggiate:

È vietato spostarsi in un Comune diverso da quello in cui ci si trova se non per «comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza, o motivi di salute».

Si può uscire per fare la spesa, andare in farmacia, acquistare altri prodotti di prima necessità (anche in un altro Comune se nel proprio non è possibile e comunque giustificando il motivo).

È possibile uscire per andare all’edicola e comprare i giornali. Si può uscire per portare a spasso il cane ma rimanendo «in prossimità della propria abitazione».

I bambini possono uscire con uno dei due genitori rimanendo «in prossimità della propria abitazione» se, per esempio, uno dei genitori deve andare a fare la spesa. Non è permesso, come Conte ha detto esplicitamente, «andare a spasso».

Attività motoria all’aperto:

I parchi sono chiusi, dunque l’attività motoria è consentita ma in prossimità della propria abitazione, da soli e mantenendo almeno un metro di distanza da ogni altra persona.

I negozi chiusi:

Sono sospese le attività di servizi di ristorazione: bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie. Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto.

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Sono chiuse:

  • parrucchieri;
  • barbieri;
  • estetisti;
  • palestre;
  • piscine;
  • sale bingo;
  • sale giochi.

È vietato entrare:

  • nei parchi;
  • alle ville;
  • alle aree gioco;
  • ai giardini pubblici.

È vietata la celebrazione dei funerali. Sono previste limitazioni per i matrimoni.

Rimangono chiuse:

  • le discoteche;
  • i cinema;
  • i teatri.
  • gli eventi pubblici.

I negozi aperti:

  • I tabaccaie i benzinai;
  • I meccanici, i ferramenta;
  • Punti di ristoro all’interno degli ospedali.

Misure delle regioni Lombardia, Veneto e Campania:

Va ricordato che alcune regioni hanno varato delle misure valide solo nei loro territori. Quindi vanno sottolineate, in particolare, le regole per chi vive in Lombardia, Veneto, Campania.

La Regione Lombardia, con l’ordinanza del 23 marzo, ha stabilito:

  1.  «il divieto di praticare sport e attività motorie all’aperto, anche singolarmente, se non nei pressi delle proprie abitazioni»
  2.  Il «limite di 200 metri da casa se si esce con il cane».

La Regione Veneto consente «l’attività motoria all’aperto entro 200 metri dalla propria abitazione». Questo vale anche per chi esca con i bambini.

La Regione Campania ha emesso un’ordinanza il 13 marzo 2020 che «obbliga i cittadini a rimanere nelle proprie case» e vieta passeggiate e spostamenti a meno di «situazioni di necessità, per il tempo strettamente necessario e nei pressi della propria abitazione» (dunque no a passeggiate con i bambini) e vieta qualsiasi tipo di attività motoria all’aperto.

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  1. Che Dio ci aiuta a trovare una soluzione per eliminare questo problema di corona virus

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