Bonus 100 euro in busta paga ad aprile: Ecco a chi!
Sommario
Bonus 100 euro; Da quanto è stato previsto dal nuovo decreto Cura Italia approvato, firmato e già pubblicato in Gazzetta Ufficiale, si è fatto riserva di un particolare bonus Irpef. Da accreditare direttamente sulla busta paga di aprile, per determinati lavoratori.
Il bonus 100 euro potranno percepirlo tutti i lavoratori che sono stati costretti a continuare a lavorare nel mese di marzo nonostante la pandemia del Coronavirus.
Il governo offre a tutti i dipendenti che hanno continuato a prestare la propria attività lavorativa in sede nel mese di marzo, un piccolo contributo di 100 euro in più di stipendio. Al fine di poter venire incontro ai bisogni della produzione delle aziende e dell’Italia intera.
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Cos’è il Bonus 100 euro in busta paga?
Il bonus 100 euro in busta paga di aprile sarà un nuovo aiuto economico, un contributo che è stato istituto dal Governo Conte con il decreto Cura Italia. Questo posto come riconoscimento dal lavoro svolto da milioni di italiani che nonostante in piena emergenza da Coronavirus hanno continuato a lavorare.
Il bonus 100 euro comprendere l’assegnamento direttamente in busta paga, una somma pari a 100 euro netti per tutti i lavoratori che hanno continuato a lavorare nel mese di marzo.
Per quanto riguarda l’articolo 63 del decreto Cura Italia (dl 18/2020):
A tutti i titolari di redditi di lavoro dipendente, che hanno un reddito complessivo da lavoro dipendente dell’anno precedente di importo inferiore a 40 mila euro spetta un premio. Per quanto riguarda il mese di marzo 2020, che non concorre alla formazione del reddito, pari a 100 euro pari al numero dei giorni di lavoro svolti nella propria sede di lavoro nel predetto mese.
Bonus 100 euro in busta paga come funziona e a chi spetta?
Per capire come funziona il nuovo aiuto economico da 100 euro e come si calcola, bisogna leggere l’articolo 63 del decrero Cura Italia pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Trovato tra le “Misure fiscali a sostegno della liquidità delle famiglie e delle imprese” (Titolo IV).
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Come funziona il bonus 100 euro in busta paga?
Il bonus 100 euro è di diritto ai titolari di redditi di lavoro dipendente. Per lavoro dipendente si intende “quelli che derivano da rapporti aventi per oggetto la prestazione di lavoro.
Con qualunque qualifica, alle dipendenze e sotto la direzione di altri, incluso il lavoro a domicilio quando è considerato lavoro dipendente secondo le norme della legislazione sul lavoro”.
Sarà anche incluso solo «il reddito di lavoro dipendente assoggettato a tassazione progressiva IRPEF e non anche quello assoggettato a tassazione separata o ad imposta sostitutiva». Ed anche l’eventuale premio di risultato (al quale si applica l’imposta sostitutiva) non rileva ai fini del tetto di reddito.
Tutti i dipendenti che nel mese di marzo hanno continuato a lavorare potranno usufruire del bonus 100 euro. Infatti l’importo massimo di 100 euro del bonus sono impossibilitati ad applicare lo smart working.
Inoltre il decreto-legge non prevede determinati requisiti per poter usufruire del bonus 100 euro. L’unico requisito di cui si parla riguarda il limite di reddito complessivo ovvero che non sia superiore a 40.000 euro.
Quando spetta bonus 100 euro?
Inoltre il bonus 100 euro non è per tutti i lavoratori ma solamente per coloro che hanno continuato a lavorare nonostante la pandemia del Coronavirus che sta colpendo il nostro paese. Inoltre il bonus spetta anche al lavoratore che è in servizio esterno presso clienti o in trasferta o presso altre sedi dell’impresa.
Di seguito i 100 euro sono il bonus massimo per chi ha lavorato tutto il mese. Di conseguenza va riparametrato e commisurati ai giorni, che si sono lavorati nella propria sede di lavoro durante il mese di marzo.
È di estrema importanza ricordare che il bonus 100 euro non concorre alla formazione del reddito di lavoro dipendente, per cui è esentasse come il bonus autonomi e partite IVA da 600 previsto sempre dal Cura Italia.
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Calcolo Bonus 100 euro:
Per essere in grado di calcolare l’importo del bonus 100 euro, bisogna tenere conto del rapporto tra le ore in cui si ha effettivamente lavorato nel mese di marzo e le ore lavorabili come previsto contrattualmente.
Se per esempio si è in possesso di un contratto di 40 ore settimanali e si sono lavorate per intero in ufficio, il bonus in busta paga è di 100 euro.
Se invece si ha un contratto di 40 ore settimanali e si sono lavorate 20 ore in ufficio e per metà in smart working, il bonus in busta paga è di 50 euro. (Quindi se si dimezzano le ore lavorate si dimezzerà di conseguenza l’importo del bonus).
Si ha diritto al bonus pieno anche se nel mese il lavoratore ha fruito di:
- Ferie;
- Malattia;
- Congedo.
Quindi se hai lavorato in sede ma hai preso 3 giorni di ferie, hai comunque il bonus pieno. E non rileva che il contratto sia part-time o full-time. Il bonus verrà applicato in relazione al lavoro in sede svolto rispetto all’orario previsto dal proprio contratto.
Bonus 100 euro in busta paga come richiederlo?
Non si può richiedere in quanto, il bonus 100 euro è direttamente accreditato dal datore di lavoro sulla busta paga di aprile.
Come è stato previsto dal Cura Italia, i sostituti d’imposta – ovvero i datori di lavoro – devono riconoscere, in via automatica contributo economico, a partire dalla retribuzione corrisposta nel mese di aprile. E comunque entro il termine di effettuazione delle diverse operazioni di conguaglio di fine anno.
I datori di lavoro anticiperanno la somma che poi verrà accreditata al lavoratore di 100 euro in busta paga e poi la stessa verrà recuperata in compensazione.
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