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Stranieri in Italia flussi 2020: Cos’è e come funziona

Stranieri in Italia flussi 2020, Il Decreto Flussi 2020 come ogni anno, è un decreto legge annuale rivolto a tutti i lavoratori extracomunitari che vogliono lavorare in Italia o convertire i permessi di soggiorno già posseduti.

Stranieri in Italia flussi 2020: Cos’è?

Il governo cambierà, cambia inoltre la possibilità per tantissimi lavoratori stranieri di ottenere il permesso di soggiorno per motivi lavorativi.

Sono soprattutto le lavoratrici domestiche colf e badanti, che svolgono la propria attività in casa, senza essere formalmente regolarizzate.

Il Decreto flussi del Ministero dell’Interno dello scorso anno ha previsto 30850 ingressi, per motivi di lavoro subordinato stagionale, di lavoro autonomo e non stagionale, solamente in determinati casi.

Quando esce il decreto flussi 2020?

Il decreto flussi 2020, come tutti gli anni, dovrebbe uscire verso la metà del mese di Marzo, per poi essere completamente operativo dalla metà del mese di Aprile 2020.

Successivamente all’approvazione dell’ordine del giorno del 23 Dicembre 2019, durante l’approvazione della legge di bilancio 2020, il 15 gennaio 2020, il nuovo Ministro dell’InternoLuciana Lamorgese, ha dichiarato l’intenzione del Governo di valutare una legge che:

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“Riordini le disposizioni delle politiche migratorie,che dia il via, a nuova regolarizzazione dei tantissimi cittadini stranieri senza permesso di soggiorno, già presenti sul territorio dello Stato italiano.”

Cosa deve contenere la lettera di invito stranieri in Italia flussi 2020?

La legge stabilisce che essa deve contenere:

  • I dati della persona che ospita;
  • I dati della persona o delle persone ospitate;
  • L’indirizzo dove si trova l’abitazione di chi ospita;
  • Il periodo di soggiorno;
  • Il motivo di soggiorno.

Come si fa lettera di invito stranieri in italia flussi 2020?

La lettera va inviata al cittadino straniero che vuole venire come ospite in Italia e sarà sua cura portarla all’Ambasciata Italiana o al Consolato d’Italia presente nel suo paese, per ottenere il visto d’ingresso per turismo.

Alcune Ambasciate accettano la lettera d’invito a norma di autocertificazione senza firma autenticata, solo allegando la fotocopia della Carta d’Identità del dichiarante; altre invece richiedono la firma autenticata (resa presso l’ufficio Anagrafe).

Alla lettera d’invito vanno allegati anche altri documenti che sono:

  1. fotocopia della dichiarazione dei redditi dell’ospitante;
  2. fotocopia del contratto di affitto o del rogito, relativi all’abitazione che accoglierà l’ospitato.
Se l’ospitato non è in grado di dimostrare le risorse economiche necessarie per il soggiorno in Italia, l’ospitante può garantire tali risorse economiche tramite una fideiussione bancaria o un deposito a titolo cauzionale o ancora una polizza fideiussoria intestati alla persona invitata, stipulata presso una qualsiasi banca o assicurazione.

L’ammontare delle risorse economiche garantite varia in base al numero di giorni che l’invitato intende trascorrere in Italia (Consulta la tabella mezzi di sussistenza).

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La ricevuta della fideiussione bancaria o del deposito a titolo cauzionale o la polizza fideiussoria, devono essere inviate alla persona interessata che dovrà presentare la richiesta di visto all’ambasciata o consolato italiano all’estero.

Dopo aver ottenuto il visto il cittadino invitato arriva in Italia e, a questo punto, il titolare dell’alloggio compila la dichiarazione di ospitalità, come per tutti gli altri cittadini stranieri ospitati (la dichiarazione va presentata, all’ufficio di Polizia Locale, entro 48 ore dall’arrivo dello straniero (art.7 T.U. immigrazione).

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