Permesso di soggiorno

Permesso di soggiorno per unione civile 2021: Guida completa

La guida completa per il Permesso di soggiorno per unione civile 2021! Vediamo insieme in questo tutte le informazioni sul rilascio di questo tipo di titolo di soggiorno dopo l’entrata in vigore della Legge Cirinnà!

Legge Cirinnà: Di che cosa si tratta?

La legge 76/2016Â in vigore dal 6 giugno 2016 dà dei diritti anche alle convivenze di fatto sia tra persone dello stesso sesso, sia per coppie eterosessuali, anche stranieri.

Con questa legge le persone dello stesso sesso che vogliono unirsi civilmente lo fanno tramite una dichiarazione di fronte all’ufficiale di stato civile in presenza di due testimoni, ma a differenza del matrimonio non ci saranno formule particolari, neanche la necessità di pubblicazioni prima della firma finale.

L’ufficiale di stato rilascia un certificato che contiene i loro dati anagrafici e il luogo dove intendono stabilire la loro residenza.

In questo documento dovranno anche essere specificati:

  • I dati anagrafici dei due testimoni scelti;
  • Il regime patrimoniale che i due avranno scelto: l’unione di beni o la separazione dei beni.

I tipi di permesso di soggiorno per unione civile 2021

Anche per le unioni civili, gli stranieri possono richiedere la regolarizzazione del loro soggiorno in Italia. Questo diritto era inizialmente riservato ai soggetti che hanno il patto di matrimonio.

Ricapitolando, gli stranieri che hanno deciso di contrarre matrimonio attraverso l’unione civile possono richiedere per la loro partner il cosiddetto permesso di soggiorno per motivi familiari.

Se invece uno dei due sposi è cittadino italiano si può richiedere la carta di soggiorno per familiari di cittadino italiano.

Inoltre se il matrimonio è stato celebrato all’estero e il vostro coniuge si trova fuori dall’Italia dovete richiedere prima ancora del permesso di soggiorno:

  • Il visto per ricongiungimento familiare se siete tutte e due cittadini stranieri;
  • Il visto UE per familiare al seguito se siete cittadini italiani.
Da leggere:  Ricongiungimento familiare con un cittadino italiano

Ricongiungimento familiare per cittadini extracomunitari:

La richiesta di ricongiungimento familiare può essere effettuata dopo aver registrato la vostra unione civile. I pricipali requisiti per la richiesta del ricongiungimento familiare sono essere in possesso di:

  • Un permesso di soggiorno in corso di validità non inferiore a 1 anno rilasciato per lavoro subordinato, lavoro autonomo, asilo, protezione sussidiaria, motivi umanitari (prima della conversione in permesso di soggiorno per protezione sussidiaria), studio, motivi religiosi, motivi familiari oppure possedere un permesso di soggiorno per ricerca scientifica indipendentemente dalla durata;
  • Avere la disponibilità di un alloggio idoneo: L’alloggio deve rientrare nei parametri minimi previsti dalla legge regionale per gli alloggi di edilizia residenziale pubblica;
  • Un reddito sufficiente: Il reddito deve provenire da fonti lecite. Si ricorda che gli importi per il ricongiungimento familiare vengono pubblicati annualmente e che non possono in ogni caso essere inferiori all’importo dell’assegno sociale.

Una volta rilasciato il nulla osta per ricongiungimento familiare, si potrà richiedere il visto per ricongiungimento familiare entro 6 mesi.

Giunto in Italia il partner straniero in Italia deve avviare la procedura di richiesta di un permesso di soggiorno per motivi familiari. 

Permesso di soggiorno per motivi familiari:

Per la richiesta di rilascio del permesso di soggiorno bisogna compilare il Modulo 1 presso lo Sportello Unico Immigrazione, che ha rilasciato il nulla osta all’ingresso per il ricongiungimento familiare.

Allegando alla domanda i documenti relativi:

  • Al reddito;
  • All’alloggio idoneo;
  • Al passaporto;
  • Alla Marca da bollo e i contributi per il rilascio del permesso di soggiorno.

Visto familiare UE per parente di cittadino italiano:

Molti cittadini italiani che intendono portare il coniuge extracomunitario in Italia si domandano se sia necessario richiedere il nulla osta per ricongiungimento familiare.  La risposta è negativa!

Infatti in base a ciò che stabilisce la legge italiana, il familiare straniero parente di cittadino italiano farà l’ingresso in Italia semplicemente con il visto d’ingresso e passaporto senza dover passare per la procedura del ricongiungimento familiare. 

Quando non è richiesto il visto?

Nel momento in cui si intende far venire un proprio familiare in Italia, la prima cosa che dovete verificare è quella di verificare se deve richiedere o meno un visto per brevi soggiorni.

Il visto per brevi soggiorni è una tipologia di visto d’ingresso che dà diritto a viaggiare in tutti i 26 Stati Schengen per soggiorni di non più di 90 giorni in un periodo di 180 giorni.

I cittadini di questi paesi sono esenti da visto per brevi soggiorni:

  • Albania,
  • Andorra,
  • Antigua e Barbuda,
  • Argentina,
  • Australia,
  • Bahamas,
  • Barbados,
  • Bosnia-Erzegovina,
  • Brasile,
  • Brunei,
  • Canada,
  • Cile,
  • Colombia,
  • Corea del Sud,
  • Costa Rica,
  • Croazia,
  • Dominica,
  • El Salvador,
  • Ex-Repubblica Iugoslava di Macedonia (FYROM),
  • Emirati Arabi Uniti,
  • Georgia,
  • Giappone,
  • Grenada,
  • Guatemala,
  • Honduras,
  • Hong Kong,
  • Isole Salomone,
  • Israele,
  • Kiribati,
  • Malesia,
  • Macao,
  • Marianne del Nord,
  • Marshall,
  • Mauritius,
  • Messico,
  • Micronesia,
  • Monaco,
  • Montenegro,
  • Nicaragua,
  • Nuova Zelanda,
  • Palau,
  • Panama,
  • Paraguay,
  • Perù,
  • Saint Kitts e Nevis,
  • Samoa,
  • Santa Lucia,
  • Serbia,
  • Seychelles,
  • Singapore,
  • Stati Uniti,
  • St. Vincent e Grenadine,
  • Taiwan,
  • Timor Est,
  • Tonga,
  • Trinidad,
  • Tobago,
  • Tuvalu,
  • Ucraina,
  • Uruguay,
  • Vanatu,
  • Venezuela.
Da leggere:  Conto corrente per richiedenti asilo in attesa del permesso di soggiorno

Costo Visto familiare UE per partner di cittadino italiano

Il visto familiare UE per padre di cittadino italiano è gratuito e va richiesto alla Rappresentanza Diplomatica/Consolare italiana all’estero.

La durata del visto familiare UE per coniuge di cittadino italiano ha una validità massima di 90 giorni da usufruire nell’arco di 6 mesi.

Domanda visto familiare UE – Documenti

La Richiesta visto familiare UE  per coniuge di cittadino italiano deve essere completata con la seguente documentazione:

  • Un passaporto in corso di validità, per dimostrare la propria identità e nazionalità;
  • Un documento attestante i legami familiari con il cittadino dell’UE (ad es. un certificato di matrimonio o un certificato di nascita) e la dipendenza (se necessario);
  • Una prova del fatto che il cittadino dell’UE vive già nel paese ospitante (se si reca da lui);
  • Una dichiarazione che stabilisce che la coppia viaggerà insieme (se il familiare accompagna il cittadino dell’UE).

Il seguente elenco è completo! I familiari di cittadini di paesi extra-UE non possono essere tenuti a presentare altri documenti a sostegno della loro domanda.

Richiesta permesso di soggiorno per coniuge di cittadino italiano

Entro tre mesi dall’ingresso in territorio nazionale, il cittadino italiano deve procedere all’iscrizione anagrafica del partner nel Comune di residenza e alla richiesta, alla competente Questura, della Carta di soggiorno per familiari UE, presentando i documenti richiesti dall’art. 10 del Decreto Lgs. 30/200.

Documenti per carta di soggiorno per familiari di cittadini europei:

I seguenti documenti devono essere allegati alla domanda Carta di soggiorno permanente per familiari di cittadini italiani 

  • 4 fotografie di cui 1 in formato ICAO per fotosegnalamento;
  • Marca da bollo da 16,00 euro;
  • Passaporto in corso di validità originale in visione e copia dei dati anagrafici, visti e tutti i timbri;
  • Copia permesso di soggiorno, se in possesso ad altro titolo;
  • Copia Comunicazione di ospitalità, timbrata dal Comune (validità non superiore a 6 mesi), se trattasi di primo ingresso, o copia carta d’identità del cittadino straniero;
  • Certificato di matrimonio tradotto e legalizzato dall’Ambasciata Italiana nel paese d’origine o con Apostille o trascritto in Comune o modello plurilingue, se il paese di provenienza ha aderito alla Convenzione di Vienna del 1976 (copia e originale);
  • copia carta d’identità italiana del coniuge
  • Autocertificazione di stato di famiglia e di residenza;
  • Dichiarazione di mantenimento allegando documentazione attestante i mezzi di sostentamento (CUD/UNICO), documento d’identità del dichiarante e copia del codice fiscale di chi provvede al mantenimento.
Da leggere:  Come convertire il visto turistico per l’Italia in permesso di soggiorno?

Costo e validità carta di soggiorno per familiari di cittadini europei:

Il cittadino extracomunitario può presentare istanza di “Carta di soggiorno di familiare di un cittadino dell’Unione direttamente in Questura, fissando un appuntamento tramite CUPA o tramite kit postale (versamento di 30,46 euro).

La carta di soggiorno di familiare di un cittadino dell’Unione, rilasciata in formato cartaceo, ha validità di cinque anni.

Cittadinanza italiana per matrimonio:

L’ acquisto della cittadinanza italiana per matrimonio da parte del partner straniero ha un trattamento più favorevole rispetto agli altri casi di acquisto della cittadinanza. Le tempistiche per il rilascio si aggirano intorno ai 2 o 3 anni. 

Documenti da allegare alla domanda:

Alla domanda di Cittadinanza italiana per il partner straniero bisogna allegare i documenti obbligatori indicati dal Ministero dell’Interno per effettuare la richiesta di cittadinanza. I documenti sono:

  • Estratto dell’atto di nascita del paese d’origine;
  • Certificato penale del paese di origine e di eventuali paesi terzi di residenza compreso l’attuale (a partire dai 14 anni);
  • Ricevuta di versamento;
  • Documento di riconoscimento.

Estratto dell’atto di nascita del paese d’origine:

Il documento deve essere richiesto alle autorità diplomatico-consolari italiane presenti nello stato di formazione dell’atto.

Il documento deve essere legalizzato se il paese di origine non ha aderito a una delle tante convenzioni che permettono di sostituire la legalizzazione con il cosiddetto Apostille. 

Certificato penale del paese di origine:

Si tratta di una dichiarazione che consente di conoscere i procedimenti penali e gli eventuali giudizi di impugnazione che sono a carico del richiedente.

Il cittadino straniero che intende richiedere la cittadinanza italiana deve allegare tale documento alla domanda di cittadinanza.

Dove richiedere il Certificato carichi pendenti per cittadinanza?

Il seguente documento viene rilasciato dal paese d’origine del richiedente della cittadinanza italiana.

Prima di allegarlo alla domanda di cittadinanza deve essere legalizzato per l’uso in Italia dal governo stesso che ha emesso il certificato.

Per saperne di più: CLICCA QUI

Ricevuta di versamento:

E’ necessario il pagamento di un contributo di 250,00 € da effettuarsi tramite bonifico bancario o circuito Eurogiro al Conto Corrente postale intestato a:

  • MINISTERO DELL’INTERNO D.L.C.I. – CITTADINANZA;
  • codice IBAN: IT54D0760103200000000809020;
  • codice BIC/SWIFT delle Poste Italiane per bonifico estero: BPPIITRRXXX;
  • codice BIC/SWIFT per operazioni Eurogiro: PIBPITRA;

indicando come causale del versamento: “Acquisto cittadinanza – Contributo Legge nr.94/2009”

Cosa succede dopo l’invio della domanda?

Dopo aver inviato la domanda per la richiesta di Cittadinanza italiana per il coniuge straniero e l’accettazione della domanda con il relativo avvio, il richiedente o la richiedente verrà convocata/o presso in questura per l’identificazione e la verifica dei documenti presentati telematicamente; nonché di ogni altro documento necessario e della percezione consolare prevista per l’autentica di firma.

In seguito è possibile consultare lo stato della vostra pratica sempre sul postale Ali.

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