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Nulla osta per lavoro subordinato – La procedura per l’assunzione di un cittadino italiano per un lavoro subordinato, si differenza da quella di un cittadino extracomunitario.
In questo ultimo caso è necessario richiedere il nulla osta per lavoro subordinato.
Vediamo insieme più nel dettaglio cosa stabile la legge italiana in materia!
Cos’è il lavoro subordinato?
La definizione del lavoro subordinato è deducibile dall’art. 2094 c.c. che qualifica prestatore di lavoro subordinato colui che “si obbliga mediante retribuzione a collaborare nell’impresa, prestando il proprio lavoro intellettuale o manuale alle dipendenze e sotto la direzione dell’imprenditore”.
Nel corso degli anni la giurisprudenza ha individuato una serie di indici della natura subordinata del rapporto di lavoro, che possono essere così sintetizzati:
- La sottoposizione al potere disciplinare;
- L’osservanza di un orario di lavoro stabilito dal datore di lavoro;
- L’assenza del rischio;
- La natura della prestazione;
- La continuità della prestazione (cd. disponibilità funzionale del prestatore);
- La predeterminazione della retribuzione;
- L’inserimento del lavoratore nell’organizzazione produttiva.
La procedura per l’assunzione di un cittadino italiano per un lavoro subordinato, si differenza da quella di un cittadino extracomunitario.
In questo ultimo caso è necessario richiedere il nulla osta per lavoro subordinato.
Come si ottiene il Nulla osta per lavoro subordinato:
L’ingresso dei cittadini non comunitari in Italia per lavoro subordinato è regolato dalle quote d’ingresso stabilite dal cosiddetto Decreto Flussi.
Decreto flussi:
Il decreto Flussi è un decreto legge annuale, pubblicato sulla gazzetta ufficiale, rivolto ai lavoratori extracomunitari che vogliono lavorare in Italia o convertire i permessi di soggiorno già posseduti
Ogni anno vengono fissate le quote precise di ogni categoria di lavoratori in base anche alla loro nazionalità.
Le categorie di lavoratori che possono accedere al Decreto flussi sono:
- Stagionali;
- Non stagionali;
- Autonomi.
Lista documenti pratica decreto flussi:
Per la domanda bisogna presentare i seguenti documenti:
In particolare Bisogna compilare:
- Il Modulo C per il lavoratori stagionale;
- Il Modulo A per i lavoratori domestici;
- Il Modulo B per i lavoratori subordinati;
- Il modulo BPS per i lavoratori inseriti in progetti speciali;
- Il Modulo VA per la conversione da studio a lavoro;
- Il Modulo VB per la conversione da stagionale a subordinato;
- Il Modulo Z per la domanda lavoro autonomo.
I seguenti moduli sono disponibili sul sito del Ministero dell’Interno.
La Lista documenti pratica decreto flussi comprende anche:
- Marca da bollo da 16 euro, il codice deve essere inserito nel modulo online;
- Passaporto del lavoratore straniero da assumere in corso di validità;
- Carta d’identità del datore di lavoro o altro documento equipollente;
- Indicazioni relative al contratto di lavoro da stipulare: CCNIL, livello e mansione, orario settimanale;
- Numero attuale dipendenti ditta;
- Visura della camera di commercio;
- Unico 2019;
- Bilancio contabile anno 2019 dell’azienda;
- DURC: documento unico di regolarità contributiva;
- Numero di telefono ed email del datore di lavoro;
- Indirizzo e idoneità alloggiativa per il lavoratore;
- Visto d’ingresso del paese d’origine del lavoratore
Iter per ottenimento del nulla osta per lavoro subordinato:
Una volta che il decreto flussi è stato pubblicato, il datore di lavoro che intende assumere un lavoratore residente all’estero deve inviare la richiesta telematica (sul sito del Ministero dell’Interno entro i tempi e la data indicati dal decreto flussi).
Le domande sono esaminate dallo Sportello Unico per l’Immigrazione, in ordine cronologico.
Viene avviata un’istruttoria che coinvolge:
- L’Ispettorato Territoriale del Lavoro che è l’organo competente alla verifica della validità delle condizioni contrattuali contenute nella domanda;
- L’Ufficio Immigrazione della Questura, incaricato di verificare le condizioni di ammissibilità del lavoratore nel territorio Schengen.
Rilascio nulla osta lavoro subordinato:
Una volta effettuati i controlli, lo sportello unico per l’immigrazione emette, o rifiuta, il nulla osta per l’assunzione, ed avvisa la Rappresentanza Italiana del paese di residenza del lavoratore che procede a richiedere il visto di ingresso per motivi di lavoro.
Ricordiamo che lo sportello unico è abilitato anche per il rilascio di:
- Nulla osta all’assunzione per il lavoro in casi particolari (Art 27, 27 bis, 27 iter e 27 quarte del D.LGS 286 del 1998 (Testo Unico Immigrazione);
- Nulla osta all’ingresso di cittadini stranieri per ricongiungimento familiare;
- Conversione dei permessi di soggiorno per studio o tirocinio e per lavoro stagionale in quello per lavoro subordinato.
Entro 8 giorni dall’arrivo in Italia, il lavoratore deve recarsi in prefettura per perfezionare la procedura.
Se il lavoratore è irregolarmente sul territorio italiano ma viene rilasciata la richiesta l’assunzione, questo dovrà rientrare nel suo paese di residenza straniera a ritirare il visto di ingresso per lavoro.
In caso contrario non si può procedere all’assunzione. Per non compromettere l’iter di regolarizzazione bisogna evitare di essere segnalati all’uscita dal territorio nazionale.
Revoca nulla osta per lavoro subordinato:
Il nulla osta al lavoro per lavoro subordinato è rifiutato se il datore di lavoro risulta condannato negli ultimi cinque anni, anche con sentenza non definitiva per i reati dettagliati all’art. 22, comma 5-bis, del Testo Unico Immigrazione.
Inoltre, Il nulla osta al lavoro è rifiutato o, nel caso sia stato rilasciato, revocato anche nel momento in cui i documenti presentati sono stati ottenuti:
- Mediante frode;
- Sono stati falsificati;
- Sono stati contraffatti;
- Qualora lo straniero non si rechi presso il SUI per la firma del contratto di soggiorno.
Rilascio permesso di soggiorno per lavoro subordinato:
Come abbiamo detto nei paragrafi precedenti, una volta fatto il suo ingresso in Italia, il cittadino straniero si deve recare allo sportello unico per l’immigrazione. Qui oltre alla firma del contratto richiederà il permesso per lavoro subordinato.
Per quanto riguarda la durata permesso di soggiorno per lavoro subordinato:
- Se il contratto di lavoro stipulato dal lavoratore straniero è a tempo indeterminato il permesso avrà durata di due anni;
- Se il contratto di lavoro è invece a tempo determinato, il permesso di soggiorno sarà di un anno.
L’ istanza per la richiesta del permesso di soggiorno per lavoro subordinato, compilata presso lo Sportello, dovrà essere inviata alla Questura competente tramite l’ufficio postale pagando la raccomandata assicurata e il bollettino per il rilascio del permesso di soggiorno elettronico.
Rilascio ricevuta permesso di soggiorno per lavoro subordinato:
L’operatore dell’ufficio postale, contestualmente al ritiro della tua documentazione, ti rilascia la lettera di convocazione che contiene data, ora e Ufficio Immigrazione della Questura dove recarsi per effettuare i rilievi fotodattiloscopici.
Per verificare lo stato di lavorazione della tua domanda puoi consultare il sito PortaleImmigrazione Riceverai dalla Questura le informazioni necessarie per il ritiro, non appena il permesso di soggiorno elettronico sarà stato prodotto.
Sul sito della Poliziadistato potrai infine verificare la disponibilità degli uffici per poterlo ritirare.
Controllo permesso di soggiorno online?
Per controllare se il tuo permesso di soggiorno è pronto, bisogna:
- Accedere al sito poliziadistato.it e cliccare sull’icona che sta davanti alla scritta Il tuo permesso di soggiorno
- Selezionare la lingua (italiano, inglese, francese, spagnolo, russo o arabo)
- Inserire nello spazio bianco il numero dell’assicurata (12 caratteri), se la richiesta del permesso è stata presentata alle Poste.
- Se la richiesta del permesso è stata presentata presso gli uffici della Questura il numero di pratica (10 caratteri)
- Dopo pochi minuti sarà possibile sapere se il permesso è pronto e in quale ufficio recarsi per il ritiro.
Cosa si può fare con la ricevuta ?
Con la ricevuta il cittadino straniero può fare tutte le attività che si possono fare con il permesso di soggiorno in corso di validità.
Quindi sostanzialmente, il cittadino può:
- Firmare un contratto di affitto o di lavoro;
- Richiedere la residenza;
- Farsi curare;
- Iscriversi all’università o ad altri corsi di formazione.
Permesso di soggiorno per lavoro subordinato pronto per il ritiro:
La seguente dicitura: “Permesso di soggiorno pronto per il ritiro/la consegna” indica che il vostro permesso di soggiorno può essere ritirato presso gli uffici della questura dove avete fatto la richiesta.
Posso delegare qualcuno per il ritiro della permesso di soggiorno?
Non è ammissibile delegare un altro individuo al ritiro del proprio permesso di soggiorno.
Per ritirare il permesso di soggiorno pronto è necessario presentare:
- La ricevuta della questura;
- In alternativa la ricevuta dell’ufficio postale;
- Il passaporto;
- Il precedente permesso di soggiorno.
Rinnovo permesso di soggiorno per lavoro subordinato:
I termini per il rinnovo del permesso di soggiorno sono:
- Novanta giorni prima della scadenza per motivi lavoro subordinato a tempo indeterminato;
- Sessanta giorni prima della scadenza per motivi lavoro subordinato a tempo determinato.
Per la richiesta di rinnovo del permesso di soggiorno :
- Lettera di assunzione e contratto UNILAV;
- Ultime tre buste paga solo se il reddito è basso;
- Fotocopia del passaporto o di altro documento equipollente;
- Fotocopia documento titolo di alloggio(contratto di affitto, atto di proprietà, dichiarazione di ospitalità, autocertificazione per studenti che alloggiano presso residenza universitaria);
- Fotocopia documento di reddito(ultimo CUD, bollettini INPS per domestici, situazione contabile/conto economico per lavoratori autonomi etc).
Quali sono i redditi cumulabili per il rinnovo del permesso di soggiorno:
I redditi accettati per il rinnovo del permesso di soggiorno non si riferiscono solo ai redditi di lavoro dimostrabili attraverso le buste paga o la dichiarazione dei redditi.
Questo è possibile perché la legge italiana non definisce in modo univoco il concetto di reddito. Di conseguenza può essere tale concetto può essere interpretato in molti modi.
Possono costituire redditi cumulabili al fine del rinnovo del permesso di soggiorno finti di reddito come per esempio:
- Indennità di mobilità;
- Indennità di disoccupazione;
- Mobilità in deroga;
- Trattamento di fine rapporto;
- Eventuali risparmi e arretrati.
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