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Il ticket sanitario, si cambia: chi ha di più, deve pagare di più!

Arriva il ticket sanitario “progressivo”. La prossima legge di bilancio sarà accompagnata da diversi provvedimenti, tra cui un disegno di legge che dovrebbe rivedere la disciplina del ticket e delle esenzioni per le prestazioni specialistiche e di diagnostica ambulatoriale.

In questo quadro normativo dovrebbe trovare spazio la misura annunciata oggi dal ministro della Salute, Roberto Speranza, di ”collegare alla legge finanziaria un disegno di legge per il riordino della materia del ticket sanitario, la modalità di compartecipazione alla spesa sanitaria.

Lo faremo con un criterio di progressività: oggi non conta se sei miliardario o in difficoltà economica”.

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Come funzionerà il nouvo ticket sanitario?

“CHI HA DI PIU PAGHI DI PIU’” – “Abbiamo –afferma Speranza– deciso di collegare alla legge finanziaria un disegno di legge per il riordino della materia del ticket, la modalità di compartecipazione alla spesa sanitaria.

Lo faremo con un criterio di progressività: oggi non conta se sei miliardario o in difficoltà economica.

Al di là delle esenzioni si paga lo stesso e credo che si possa intervenire secondo il principio che chi ha di più deve pagare di più, chi ha di meno deve pagare di meno”, ha detto ancora Speranza.

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Fermo restando, per il ministro, un principio garantito anche dalla Costituzione: “Non conta quanti soldi hai o in che Regione vivi, hai sempre il diritto sacrosanto a essere curato”

Superticket sanitario:

“Abbiamo deciso di affrontare con forza anche la questione del superticket, un balzello di 10 euro che non consente a troppi cittadini di accedere al Ssn.

Abbiamo scritto per la prima volta che è sbagliato e che va superato e mi impegnerò perché avvenga nel più breve tempo possibile”.

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Il nouvo patto per la salute:

“Abbiamo due miliardi in più nel fondo sanitario nazionale nel 2020 rispetto al 2019 –ha aggiunto Speranza-, basta tagli e più risorse per il sistema sanitario nazionale, Le risorse da sole non bastano, ma sono fondamentali per iniziare a risolvere i problemi e il primo è la carenza dei medici e del personale.

Ora ci dobbiamo sedere al tavolo con le Regioni per sottoscrivere il patto per la salute nel minor tempo possibile”.

“abbiamo bisogno di più medici: ci riuniremo con le Regioni per sottoscrivere prima possibile il Patto per la salute, affrontando questo e altri temi come l’assistenza territoriale e le liste di attesa le cui conseguenze sono ancora troppo presenti nella vita delle persone”.

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