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Aumento in busta paga per i lavoratori a partire da luglio 2023

Aumento in busta paga: I nuovi tagli contributivi previsti dal nuovo esonero contributivo per redditi fino a 25/35mila euro entreranno in vigore a luglio 2023. Allo stesso tempo, verranno indicati i tagli precedenti e una tabella illustrativa dei risparmi annuali in base agli scaglioni.

Va sottolineato che il taglio del cuneo fiscale per i lavoratori con redditi più bassi è stato incrementato con la legge di bilancio 2023 (LEGGE 197 del 29.12.2022).

Cosa cambia in busta paga da luglio 2023:

Come ricorderete, il Decreto legge 115 del 2022, noto come “Aiuti bis”, aveva previsto un taglio dei contributi previdenziali pari all’1,2% per i lavoratori dipendenti con redditi fino a 35mila euro lordi. Questa misura si aggiungeva al taglio dei contributi già in vigore per gli stessi beneficiari dal gennaio 2021, pari allo 0,8% (legge 234 del 2021).

Con la manovra finanziaria 2023, approvata dal Governo Meloni, è stato introdotto uno sconto contributivo aggiuntivo dell’1% per i redditi fino a 25mila euro annui (lordi). La spesa annuale prevista ammonta a circa 5 miliardi di euro.

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Nei paragrafi seguenti saranno presentati gli aumenti previsti nelle buste paga nel corso del 2023. Tuttavia, va ricordato che questa misura è di natura temporanea.

Il Taglio del cuneo fiscale nel Decreto lavoro Nel Documento di Economia e Finanza, approvato dall’11 aprile dal Governo, è stato previsto un nuovo intervento sul cuneo fiscale contributivo rivolto ai lavoratori con redditi medio-bassi, per un valore di 3,4 miliardi di euro. Dopo un primo voto contrario, il Parlamento ha successivamente approvato il Documento di Economia e Finanza 2023, grazie alla necessaria deviazione di bilancio.

Come funziona il taglio del cuneo fiscale 2023:

Nel consiglio dei ministeri del 1 maggio 2023, il Governo ha approvato, tra le varie disposizioni del Decreto lavoro (DL 48/2023), l’aumento:

Dal 2% al 6% dell’esonero parziale sulla quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia ei superstiti a carico dei lavoratori dipendenti, per i periodi di paga dal 1° luglio al 31 dicembre 2023 (esclusa la tredicesima mensilità), per i lavoratori con reddito fino a 35mila euro.
Dal 3% al 7% se il reddito imponibile non supera l’importo mensile di 1.923 euro (25mila euro annui).
Nella tabella seguente sono indicati gli importi medi dello sconto contributivo, che si traduce in un aumento in busta paga netto.

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Taglio cuneo fiscale gli importi medi in busta paga:

  • redditi fino a 35mila euro 6% della retribuzione un aumento in busta paga da 90 a 100 euro in piu
  • redditi fino a 25mila euro 7% un aumento in busta paga da 60 a 70 euro

Chi ha diritto all aumento in busta paga da luglio:

Chi ha diritto Il beneficio dell’esenzione dalla trattenuta ordinaria sui contributi Inps spetta ai dipendenti con contratto di lavoro subordinato, inclusi i lavoratori assimilati e gli apprendisti impiegati nell’agricoltura presso datori di lavoro pubblici e privati.

Tuttavia, i lavoratori domestici sono esclusi da questa disposizione. Inoltre, il datore di lavoro deve verificare mensilmente il rispetto di tale requisito.

Aumento stipendi luglio 2023: la simulazione sulle buste paga!

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