Taglio Irpef al 33%: ecco la nuova riforma fiscale 2021
Sommario
La legge di bilancio 2021 avrá come principale contesto quello della riforma fiscale e prevede un taglio Irpef al 33% che dovrebbe essere nascere a metà ottobre.
Taglio IRPEF al 33%: di cosa si tratta?
Purtroppo i fondi necessari per una revisione dell’imposta non ci sono, sarà magari introdotta una aliquota al 33%.
L’unica problematica è quella della riforma fiscale che dovrebbe essere a saldo zero.
Già i 3 provvedimenti contro il Coronavirus, ovvero il decreto Cura Italia, il decreto Rilancio e il Decreto Agosto, hanno spinto il deficit al 12% e il debito ormai è al 160% del Pil.
Perciò si pensa al ritorno del taglio delle Tax expenditures, le agevolazioni, i bonus e gli incentivi emanati col tempo dal Governo.
“Il nostro non è un sistema fiscale: è una giungla impossibile da comprendere per chiunque, del tutto incontrollabile” annuncia Ernesto Maria Ruffini, direttore dell’Agenzia delle Entrate,
Continua dicendo che : “E questo perché nel corso degli anni le leggi Finanziarie l’hanno letteralmente terremotato, creando frammentazioni assurde. Adesso c’è da rifare l’edificio, ed è un’occasione da non perdere”.
Di quali importi si sta parlando?
Rivedere il sistema delle detrazioni, non viene mai affrontato in quanto si penserebbe più ad un aumento delle tasse e darebbe poter all’opposizione di bombardare la maggioranza.
Ad oggi non si andrebbe a perdere nulla in quanto non ci sono soldi.
Alcuni calcoli della commissione per la redazione del rapporto annuale sulle spese fiscali, fanno emergere che le tax expenditures sono 533 e valgono 62,5 miliardi di euro.
Si potrebbero avere fino a 10 miliardi avendo cosi a disposizione la metá dei soldi per la manovra.
Il restante si andrebbe a ricavare dai tagli di spesa.
Tale manovra dovrà presentare al suo interno la conferma del bonus da 100 euro presente nelle buste paghe dei dipendenti e costa 6 miliardi.
Si sta pensando anche ad un nuovo assegno universale per i figli a partire dal 7 mese di gravidanza ai 21 anni.
Per questo servono 22/23 miliardi di euro ma mancheranno sempre 6/7 miliardi.
Ancora nella lista si aggiunge:
- L’econbonus;
- Il finanziamento delle spese indifferibili;
- Il rinnovo del contratto dei dipendenti pubblici;
- Il fondo ordinario della sanità;
- L’aumento della quattordicesima per i pensionati.
Per il 2021, dopo 10 anni, non ci sarà più bisogno di trovare miliardi di soldi per le clausole sull’iva che sono state tolte per via dell’emergenza Covid-19.
Sarà comunque una cosa leggera ma sempre insufficiente per risolvere le coperture, a causa del deficit intoccabile.
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