Svantaggi cassa integrazione: Quali sono?
Sommario
Svantaggi cassa integrazione – la cassa integrazione è uno dei principali ammortizzatori sociali previsti dal nostro ordinamento e rappresenta una prestazione economica erogata con lo scopo di integrare o sostituire la retribuzione dei lavoratori nei periodi di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa.
Esistono principalmente tre tipologie di cassa integrazione:
- Ordinaria;
- Straordinaria;
- In deroga.
Che cos’è la cassa integrazione ordinaria?
La cassa integrazione ordinaria è uno strumento economico attraverso il quale l’INPS versa delle somme di denaro in favore dei lavoratori la cui retribuzione è diminuita per effetto di una riduzione dell’attività lavorativa causata da una temporanea difficoltà di mercato dell’azienda.
La temporanea difficoltà di mercato dell’azienda possono essere dovute alle seguenti motivazioni:
- Calo della domanda;
- Eventi esterni non dovuti a responsabilità del datore di lavoro;
- Eventi esterni non dovuti a responsabilità dei lavoratori;
- Intemperie stagionali.
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Che cos’è la cassa integrazione straordinaria:
un indennità erogata dall’INPS per integrare la retribuzione dei lavoratori di aziende che devono affrontare.
- Situazioni di crisi;
- Situazioni di riorganizzazione o contratti di solidarietà di tipo A.
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Che cos’è la Cassa integrazione in deroga?
La cassa integrazione in deroga è uno strumento economico erogato dall’INPS alle aziende che non possono ricorrere agli strumenti ordinari perché hanno esaurito il periodo di fruizione delle tutele ordinarie.
A chi è rivolta la Cassa integrazione in deroga?
La cassa integrazione in deroga è concessa a tutti i lavoratori subordinati con la qualifica di operai, impiegati e quadri.
Sono beneficiari anche gli apprendisti e i lavoratori somministrati con un anzianità lavorativa di almeno 12 mesi presso l’azienda.
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Cassa Integrazione non ancora ricevuta: ecco cosa fare
Nelle più recenti settimane è proprio questa la richiesta a cui numerosi dipendenti cercano una risposta.
Innanzi, il primo gesto che un dipendente può fare, è quello di richiedere chiarimenti all’Inps, nonostante il datore di lavoro abbia già spedito i modelli SR41.
Attraverso gli appositi uffici territorialmente competenti, sarete in grado di comprendere al meglio se sono stati effettuati degli errori.
Nel caso ci fossero stati degli errori, bisogna entro 30 giorni dalla comunicazione da parte dell’Ente, presentare la richiesta per la seconda volta della Cassa Integrazione nella maniera corretta.
A prescindere dal periodo di riferimento.
Nel caso in cui non fosse presente nessun errore, allora si tratta semplicemente di un ritardo
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