Ricongiungimento familiare con un cittadino italiano
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Ricongiungimento familiare con un cittadino italiano | Il cittadino straniero che ha ottenuto la cittadinanza italiana, può portare i suoi familiare più stretti in Italia attraverso la pratica di ricongiungimento familiare cittadino italiano. I due passaggi fondamentali per poterlo richiedere il ricongiungimento familiare con un cittadino italiano sono i seguenti:
- l familiare da ricongiungere deve chiedere all’Ambasciata/Consolato il rilascio del Visto d’ingresso per ricongiungimento familiare.
- Una volta entrato in Italia, il familiare da ricongiungere deve chiedere alla Questura il rilascio della Carta di soggiorno di familiare di un cittadino dell’Unione.
Quali sono i familiari che il cittadino italiano può portare in Italia?
Un cittadino italiano residente in Italia puo’ chiedere il ricongiungimento familiare dei seguenti suoi familiari extracomunitari:
- Coniuge
- discendenti diretti, anche del coniuge, di età inferiore a 21 anni o a carico
- Ascendenti diretti, anche del coniuge, a carico
- Ogni altro familiare (es. fratello, sorella, cognato/a), se e’ a carico o convive nel paese di provenienza con il cittadino italiano o se gravi motivi di salute impongono che il cittadino italiano lo assista personalmente.
Come si richiedere il visto per Ricongiungimento familiare cittadino italiano?
Il familiare extracomunitario deve richiedere all’ambasciata italiana presso il suo paese un visto per ricongiungimento. Questo visto viene rilanciato allo straniero nel momento in cui lo sportello unico per l’immigrazione rilascia il Nulla Osta
Il Nulla Osta è fondamentale perché senza di esso la domanda di ricongiungimento non può essere approvata perché esso che consente al suo possessore di lavorare in modo subordinato o autonomo, accedere al Servizio Sanitario nazionale e iscriversi a scuola.
Il nulla Osta viene rilasciato al cittadino italiano che effettua la domanda dopo aver verificato alcuni requisiti:
- Reddito annuo adeguato
- Alloggio idoneo
- Assicurazione sanitaria per i genitori ultrasessantacinquenni
Reddito annuo adeguato ricongiungimento familiare cittadino italiano:
Il reddito minimo che devi possedere è pari all’importo dell’assegno sociale aumentato del 50% per ogni familiare di cui richiedi l’ingresso in Italia, quindi, per il 2019 è pari a:
- n. 1 familiare da ricongiungere euro € 8.931,00
- n. 2 familiari da ricongiungere euro € 11.908,00
- n. 3 familiari da ricongiungere euro € 14.885,00
- n. 4 familiari da ricongiungere euro € 17.862,00
- n. 5 familiari da ricongiungere euro € 20.839,00
- n. 6 familiari da ricongiungere euro € 23.816,00
Alloggio idoneo:
Per quanto riguarda l’alloggio, non pensare di poter ospitare dieci persone in un appartamento di 50 mq.
La legge stabilisce che l’alloggio sia conforme ai requisiti igienico sanitari e che, la tua casa (in affitto o di proprietà) abbia a disposizione un minimo di metri quadrati pari a:
- 14 mq per una persona;
- 28 mq per due persone;
- 42 mq per tre persone;
- 56 mq per quattro persone;
- + 10 mq per ogni altra persona oltre la quarta.
Assicurazione Sanitaria:
Il cittadino italiano può stipulare anche un assicurazione sanitaria per i suoi familiari extracomunitari che li copra “da tutti i rischi nel territorio nazionale”, oppure iscriverli al Servizio Sanitario Nazionale pagando un contributo, quest’ultima possibilità, però, è stata finora disciplinata solo in alcune regioni italiane, come Emilia Romagna, Veneto e Lombardia.
Bisogna dimostrare anche il legame di parentela?
In molti casi bisogna dimostrare anche il grado e il legame di parentela con la persona che si vuole portare in Italia.
Come si presenta la domanda di ricongiungimento familiare e quali sono i documenti sono necessari?
La domanda di Ricongiungimento familiare va effettuata online tramite il sito Ministero dell’interno e ad essa devono essere allegati tutti documenti relativi ai requisiti.
Per la compilazione della domanda ti suggeriamo di rivolgerti ai sindacati e patronati. In sintesi per eseguire la procedura bisogna:
- Anzitutto registrarsi sul sito Ministero dell’interno
- Accedere all’area di richiesta dei moduli di domanda (Modelli SM,T e GN)
- Compilare i vari campi della domanda (in questo caso è fortemente consigliato avere sottomano tutta la documentazione necessaria)
- Salvare il modulo compilato e inviarlo.
In un secondo momento il cittadino avrà la possibilità di consultare la sua domanda di Ricongiungimento familiare, verificando anche se è stata accettata o meno. Il rilascio del nulla osta avviene entro 180 giorni dalla presentazione della domanda.
Nel caso si superino i 180 giorni, il cittadino può inviare una lettera di sollecito allo sportello unico dell’immigrazione e se anche in questo caso non ottiene una risposta può la possibilità di provvedere con una diffida nei confronti dello stesso sportello nella quale lo si incita a velocizzare i tempi della pratica. In casi estremi si consiglia di rivolgersi ad un avvocato e quindi al tribunale.
Una volta ottenuto il nulla osta cosa succede?
Ottenuto il via libera il nulla osta al ricongiungimento viene agli Uffici Consolari Italiani nel Paese di origine o di residenza del familiare ancora all’estero che dovrà presentare un certificato che attsti il legame di parentela . La questura verificherà che non ci sono motivazioni che possono impedire il rilascio del visto di ingresso.
Se la verifica ha esito positivo il Consolato o l’Ambasciata rilasciano entro 30 giorni dalla presentazione della richiesta il visto per ricongiungimento nei confronti del familiare per cui è stato rilasciato il nulla osta.
Il rilascio del visto nei confronti del familiare per il quale è stato rilasciato il predetto nulla osta è subordinato all’effettivo accertamento dell’autenticità, da parte dell’autorità consolare italiana, della documentazione comprovante i presupposti di parentela, coniugio, minore età o stato di salute.
Ingresso in Italia
Entro 48 ore dall’ingresso in Italia del familiare autorizzato al ricongiungimento, il familiare ospitante deve presentare la dichiarazione di Cessione fabbricato all’Ufficio competente e tenerne copia.
Entro 8 giorni dall’ingresso deve poi comunicare allo Sportello Unico per l’immigrazione, presso la Prefettura competente, l’arrivo del familiare ed attendere la convocazione per ritirare la documentazione necessaria alla richiesta del permesso di soggiorno per motivi di famiglia, o del Pds UE di lungo periodo, con cui si recherà presso un ufficio postale per inoltrare la documentazione, formalizzando la richiesta di permesso di soggiorno per motivi di famiglia o di lungo periodo.
NB: in alcune città l’attesa per l’appuntamento in Prefettura è di circa 4-6 mesi durante i quali l’interessato non ha accesso a nessun servizio o prestazione poiché non ha ancora potuto richiedere il permesso di soggiorno.
Il Permesso di soggiorno per motivi di famiglia
Il permesso di soggiorno per motivi di famiglia viene rilasciato per una durata pari a quella del permesso del familiare che ha richiesto il ricongiungimento familiare.
Il permesso di soggiorno per motivi di famiglia consente l’accesso ai servizi assistenziali, l’iscrizione a corsi di studio o di formazione professionale, consente di svolgere attività lavorativa subordinata o autonoma e qualora l’interessato lo richieda può essere convertito in permesso per motivi di lavoro se sussistono i requisiti per il rilascio dello stesso.
I figli minori di quattordici anni con l’entrata in vigore il 23.07.2016 della Legge 122 non sono più iscritti nel permesso di soggiorno del genitore.
E’ previsto il rilascio di un permesso di soggiorno autonomo ai minori, anche prima del quattordicesimo anno di età.
Viene rilasciato un permesso di soggiorno per motivi di famiglia.
Al compimento della maggiore età, al figlio che ancora risulti a carico dei genitori, qualora ne sussistano i requisiti, può essere rilasciato un permesso di soggiorno per motivi di famiglia della durata del permesso del genitore di cui è a carico.
Questo perché sussiste un obbligo di mantenimento del figlio fin quando il giovane non abbia raggiunto una propria indipendenza economica ed una appropriata collocazione nel contesto sociale.
Nel caso in cui il cittadino straniero che abbia richiesto il ricongiungimento familiare sia in possesso di un Permesso di Soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo le Questure normalmente rilasciano ai familiari che abbiano fatto ingresso in Italia per ricongiungimento, un normale permesso di soggiorno per motivi familiari.
E’ possibile, secondo la prassi seguita da alcune questure, dopo l’inoltro dell’istanza di rilascio del permesso di soggiorno, procedere all’iscrizione anagrafica ed al rilascio del certificato di carichi pendenti e del casellario giudiziale.
Con tale documentazione sarà quindi possibile richiedere il rilascio di un Permesso di Soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo anche per i familiari ricongiunti, senza inoltrare una nuova domanda.
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impossibile completare il modello SM sul sito del Ministero dell’interno per un semplice motivo. Quando il richiedente deve mettere la sua cittadinanza manca proprio Italia cosi come mancano i paesi di UE