Economia

NASPI 2020: Inps requisiti, domanda disoccupazione e importo

NASPI 2020: cos'è e come funziona? Inps e requisiti

Naspi 2020 – Il lavoratore che nel corso dell’anno, perde involontariamente il proprio posto di lavoro può contare su l’indennità di disoccupazione, (chiamata Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l’Impiego).

Oggi vedremo quindi a chi spetta il sussidio universale contro la disoccupazione, quali sono i requisiti per accedere alla Naspi 2020, quale sostegno al reddito del lavoratore che perde il lavoro, quanto dura, quanto spetta e quali sono le novità e le sanzioni.

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Naspi 2020 novità:

La nuova legge di Bilancio 2020 sta provvedendo a riconfermare il reddito di cittadinanza 2020 per disoccupati ed inoccupati.

Ricordiamo, infatti, che la misura contro la povertà è compatibile con la NASPI 2020 ma che l’importo riconosciuto con la disoccupazione è sottratto da quello del Reddito di cittadinanza.

A chi spetta la NASPI 2020?

Andiamo prima di tutto a vedere chi sono i destinatari della Naspi 2020:

Naspi 2020: Beneficiari disoccupazione
  • Lavoratori dipendenti;
  • Apprendisti;
  • Soci di cooperativa purché abbiano instaurato un rapporto subordinato.
  • Personale artistico sempre se a contratto subordinato;
  • Dipendenti a tempo determinato della Pubblica Amministrazione.

Invece NON possono accedere al sussidio di disoccupazione Naspi 2020 dipendenti PA a tempo indeterminato e agli operai agricoli, ammessi i precari docenti e supplenti Scuola.

Naspi Inps requisiti 2020:

I requisiti per accedere  all’indennità di disoccupazione naspi 2020 sono 3:

  1. Stato di disoccupazione intendendo la perdita del lavoro per cause indipendenti dalla volontà del lavoratore;
  2. Almeno 13 settimane di contribuzione versata nei 4 anni precedenti al licenziamento;
  3. Dopo almeno 30 giorni di effettivo lavoro nei 12 mesi precedenti l’inizio della disoccupazione.
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Ed inoltre  per avere diritto alla Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l’Impiego, bisogna avere due condizioni:

La prima: è quella di aver perso il lavoro in modo involontario e aver richiesto lo stato di disoccupazione. Possono esserci delle eccezioni che consentono il riconoscimento del diritto, questo in caso di:

  • Maternità;
  • Licenziamento per giusta causa;
  • Risoluzione consensuale, qualora sia intervenuta nell’ambito di una procedura conciliativa presso la Direzione Territoriale del Lavoro;
  • Licenziamento con accettazione dell’offerta di conciliazione proposta dal datore di lavoro entro i termini di impugnazione stragiudiziale del licenziamento;
  • Licenziamento a seguito del rifiuto del lavoratore a trasferirsi presso un’altra sede della stessa azienda distante più di 50 km dalla residenza del lavoratore e/o raggiungibile in più di 80 minuti con mezzi di trasporto pubblici.

La seconda: bisogna aver dichiarato al centro per l’impiego la DID, dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro, dichiarazione che ora può essere resa anche in sede di presentazione telematica della domanda Naspi all’INPS e partecipare alle misure di politica attiva del lavoro, come corsi della Regione, eventi di orientamento etc.

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Quanti contributi servono?

Tra i 3 requisiti Naspi 2020, il lavoratore deve possedere il requisito contributivo che prevede che l’indennità spetti al solo lavoratore che abbia versato almeno 13 settimane di contributi durante i 4 anni precedenti l’inizio dell’evento di disoccupazione.

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Nel calcolo inoltre, il lavoratore, può comprendere anche i contributi figurativi accreditati nei periodi di:

  • maternità obbligatoria;
  • congedo parentale, sempre se regolarmente indennizzato;
  • astensione dal lavoro per malattia dei figli.

Però non sono utili, per la Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l’Impiego, periodi coperti da contribuzione figurativa per:

    • Cassa integrazione straordinaria e ordinaria a zero ore;
    • Permessi 104 fruiti dal lavoratore per assistere un familiare.
    • Tali periodi, non essendo utili per il calcolo, sono quindi neutralizzati e aumentano il quadriennio di riferimento.

Quanti giorni di lavoro servono con la Naspi?

Il requisito principale per ottenere la Naspi 2020 è quello di aver lavorato almeno un mese in un anno prima della disoccupazione, indipendentemente dalla durata dell’orario delle giornate lavorative.

Il 30 giorni  può variare in caso ad esempio di periodi di:

  • malattia e infortunio sul lavoro;
  • cassa integrazione straordinaria ed ordinaria a zero ore;
  • assenza per congedi e/o permessi 104;
  • Congedo obbligatorio di maternità;
  • Congedo parentale.

Quanto dura la Naspi nel 2020?

La Naspi 2020, varia a seconda di quanti contributi sono stati versati negli ultimi 4 anni prima del licenziamento involontario.

La durata massima dell’indennità di disoccupazione nel 2020, è fino a 24 mesi.

La Naspi inoltre, spetta per un numero di settimane pari alla metà delle settimane di contribuzione degli ultimi 4 anni, senza tenere conto dei periodi coperti da contributi figurativi che hanno già dato luogo al pagamento di prestazioni di disoccupazione, anche se pagate in un’unica soluzione anticipata.

Ricordiamo che la Naspi 2020 è compatibile con il reddito di cittadinanza.

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Come presentare la domanda NASPI 2020 online?

Per ottenere l’indennità di disoccupazione, il lavoratore, è tenuto a presentare la domanda sul modulo naspi, entro 68 giorni dal licenziamento.

A seconda quindi del giorno in cui viene presentata la domanda Naspi online, l’erogazione degli importi ha un termine diverso:

  • Se la domanda Naspi 2020 è presentata entro 8 giorni dal licenziamento: il pagamento da parte dell’Inps inizia a decorrere dall’ottavo giorno successivo alla data di cessazione del rapporto di lavoro.
  • Se la domanda è presentato dopo 8 giorni: il diritto decorre dal giorno successivo a quello di presentazione della domanda;
  • In caso di malattia, maternità o infortunio: la decorrenza parte dall’ottavo giorno successivo al termine dell’evento, sempre se se la domanda è presentata entro l’ottavo giorno.

Come funziona la nuova procedura di richiesta Naspi 2020?

Il lavoratore viene convocato dal centro per l’impiego, entro 2 mesi dalla data di licenziamento, per effettuare il primo colloquio conoscitivo. Attraverso il colloquio viene determinato il profilo del candidato sulla base delle sue competenze professionali.

Il lavoratore disoccupato viene iscritto all’ANPAL.

A partire dal 29 gennaio 2019 e fino al 31 dicembre 2021 l’assegno di ricollocamento è temporaneamente sospeso per i percettori di NASPI, disoccupati da almeno 4 mesi.

Quando arriva il pagamento Naspi 2020?

Il pagamento della Naspi 2020, da parte dell’INPS è dal 10 gennaio 2020 in poi e riguarda la mensilità di dicembre.

Vi ricordiamo però che la data può cambiare da persona a persona perché dipende anche da quando è stata presentata la domanda di disoccupazione all’INPS.

La data di pagamento può inoltre cambiare anche nei confronti dei beneficiari che aspettano la ricezione del primo assegno della disoccupazione Naspi. Il Pagamento Naspi dicembre 2020 è possibile controllarlo anche online tramite il sito INPS.

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Fonte
The italian times

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