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Bonus da 400 a 600 euro badanti straniere con decreto maggio

Bonus da 400 a 600 euro – E’ in arrivo con il decreto Maggio un aiuto anche per i domestici, per essere in grado di tenere sotto controllo l’emergenza coronavirus. E’ quasi certo che il bonus di 400 o 600 euro mensili verrà erogato.

Questo bonus verrà dispensato ai lavoratori domestici che non convivono con il proprio datore di lavoro. E che abbiano subito successivamente una determinata riduzione di come minimo del 25% dell’orario di lavoro.

Non si tratta di un aumento del stipendio come di pensava agli inizi, però riguarda un bonus con una somma che potrebbe cambiare per la durata di due mesi collegati al lavoro svolto. Quest’ultimo dovrà essere richiesto all’inps, esattamente come altre forme di indennità.

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Quanti soldi spettano con il Bonus da 400 a 600 euro?

Secondo la bozza descritta nel nuovo decreto, i beneficiari e la medesima somma di questo bonus saranno così suddivisi:

  1. 400 euro, se il contratto (o i contratti) di lavoro prevede (prevedono) una durata complessiva non superiore a 20 ore settimanali;
  2. 600 euro se il contratto (o i contratti) di lavoro prevede (prevedono) una durata complessiva superiore a 20 ore settimanali.
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Questo a patto che per il bonus da 400 a 600 euro, i lavoratori domestici non convivano con il datore di lavoro e che l’orario di lavoro sia stato inferiore del 25%.

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Quali altri bonus covid si possono cumulare ?

Esattamente come per gli altri bonus anche questi non sono cumulabili con altri. Quindi non potrete usufruire dell’indennità nel caso in cui si è:

  • Liberi professionisti con partita IVA attiva compresi i partecipanti agli studi associati o società semplici con attività di lavoro autonomo e collaboratori coordinati e continuativi;
  • Lavoratori autonomi come artigiani, commercianti, coltivatori diretti, coloni e mezzadri, imprenditori agricoli, coadiuvanti e coadiutori artigiani;
  • lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali (art. 29);
  • Lavoratori del settore agricolo (operai agricoli a tempo determinato, piccoli coloni, compartecipanti familiari) (art. 30);
  • Lavoratori dello spettacolo (art. 38);
  • Doveroso evidenziare che non si cumula questo bonus nemmeno con le misure di sostegno per lavoratori dipendenti e autonomi.

Allo stesso tempo non verrà dispensato nel caso in cui si goda dell’indennità emanata per i professionisti iscritti agli enti di diritto privato di previdenza obbligatoria.

Inoltre anche per coloro che percepiscono la NASPI non potranno usufruire di questa somma forfettaria.

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Quando non si ha diritto al bonus da 400 a 600 euro?

Verranno inoltre esclusi di seguito anche i colf e i badanti che usufruiscono di una pensione (eccezion fatta per coloro che hanno l’assegno ordinario di invalidità (articolo 1 della legge 12 giugno 1984, n. 222).

Saranno esclusi anche le persone che sono soggetti ad un rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato differente dal lavoro domestico.

Modalità di erogazione del bonus badanti:

In questo periodo d’emergenza, anche il bonus in esame sarà distribuito dall’ente di previdenza, solamente una volta sola e ne dovrà fare espressa richiesta il lavoratore.

E sempre parlando di domande, potranno essere presentate presso gli Istituti di Patronato

L’’INPS cerca di tenere sotto controllo il tutto, per poter controllare che si possa rispettare il limite di spesa.

In questo modo ha la possibilità di diffondere i dati dell’attività fatta al Ministero del lavoro e delle politiche sociali e al Ministero dell’economia e delle finanze.

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Reddito di emergenza:

Sarà proprio questo decreto legge che potrà prevedere l’immissione nei vari bonus del Rem, anche detto reddito di emergenza. La somma totale di questo reddito è pari a 400 euro al mese per il single, fino ad un importo massimo di 800 euro (e non oltre).

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Infatti come già spiegato non spetterà ai domestici con contratto, proprio affinché si possa garantire a più categorie in difficoltà di avere un sussidio statale. (E fino a ora sono molte quelle escluse dalle tutele del Cura Italia).

I lavoratori a termine con contratto scaduto e lavoratori irregolari rientrano nelle 3 milioni di persone completamente escluse dai giochi.

Un cittadino che lavora in nero percepirebbe grazie al Rem, un reddito di importo totale variabile da 1200 a 2400 euro (da 400 a 800 euro mensili per 3 mensilità).

Invece un domestico regolare prenderebbe o 800 o 1200 euro (400 – in assenza di reddito di cittadinanza – o 600 euro per 2 mensilità).

Per concludere bisogna considerare che i lavoratori domestici precedentemente licenziati, con qualsiasi probabilità, non verranno inclusi nella sospensione, prevista dal decreto Cura Italia e prorogata dal decreto Maggio fino al 17 agosto 2020.

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One Comment

  1. Io sono estranierò vorrei sapere se posso permettermi di qualche bonus sono lavoratori badante da 2 di maggio ed come devo farlo??

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