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Sanatoria colf e badanti: Hanno fatto il pieno!

Sanatoria colf e badanti – Su 112 mila richieste per essere regolarizzati, precedentemente esaminate, quasi 98 mila, concernere il lavoro domestico. Quasi il 70%, applicano la posizione di colf.

Sanatoria colf e badanti: Le parole del ministro dell’interno

È quanto emerge dal report del ministero dell’Interno in merito alla procedura per l’emersione prevista dall’articolo 103, del decreto legge Rilancio.

Questo quanto sottolineato da Andrea Zini, vice presidente di Assindatcolf, Associazione nazionale dei datori di lavoro domestico. Che hanno analizzato analizzando gli ultimi dati sulla procedura di regolarizzazione che terminerà il 15 agosto.

Le domande che sono state presentate all’interno della Prefettura sono numerose, per tutti gli ambiti interessati dal dl Rilancio:

  • L’agricoltura;
  • Il lavoro domestico;
  • L’assistenza alla persona.

In seguito ai primi giorni di avvio lento, nelle settimane più recenti la corsa alla sanatoria si è fatta più competitiva.

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I dati che emergono dalla Sanatoria:

«Emerge — ha proseguito Zini — un dato che ci sorprende: un quarto dei datori di lavoro sono stranieri, così come è abbastanza sorprendente che sia il Bangladesh la seconda nazione di provenienza dei lavoratori».

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Eppure ci sono persone che ipotizzano che pur di conquistare finalmente il permesso di soggiorno e di mettersi in regola, si presentino quasi tutti come «colf e badanti».

Anche coloro, come marocchini, cinesi e bengalesi, solitamente si occupa maggiormente dei servizi e delle attività commerciali.

Quando e come presentare la domanda della sanatoria immigrati 2020?

Le domande dovranno essere presentate dal 1 giugno al 15 luglio. Se invece a presentare la domanda fosse il datore di lavoro dovrà versare un contributo forfettario di 400 euro per ciascun lavoratore.

Invece, se la domanda verrà presentata dallo straniero stesso la somma da pagare è di 160 euro.

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La misura si applica per i seguenti settori lavorativi:

  • Agricoltura;
  • Allevamento;
  • Zootecnia;
  • Pesca;
  • Acquacoltura;
  • Assistenza alle persone affette da patologie o disabilità che ne limitino l’autosufficienza;
  • Lavoro domestico.

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