Per l’idoneità alloggiativa serve il certificato – Niente autocertificazione
Sommario
Per l’idoneità alloggiativa serve il certificato, a stabilirlo è stato il Viminale.
Il cittadino straniero che intende utilizzare tale documento per il ricongiungimento familiare o per il rinnovo del proprio permesso di soggiorno, dovrà richiedere il certificato al comune, non può autocertificare la conformità dei requisiti igienico-sanitari perché questi ultimi devono essere accertati dai competenti uffici comunali.
Per l’idoneità alloggiativa serve il certificato:
Il seguente documento permette di attestare che l’abitazione dove dimora il cittadino straniero rispetta tutti i requisiti stabiliti in materie di edilizia da parte della legge.
L’obiettivo è quello di certificare che l’alloggio è stato costruito nel rispetto della legge e che idoneo ad accogliere degli esseri umani senza nessun rischio per la loro salute integrale.
Per l’idoneità alloggiativa serve il certificato a ribadirlo è una circolare:
“No”, ribadisce oggi il ministero dell’interno. “L’attestato di idoneità abitativa previsto dall’art.29, del d.lgs. 25 luglio 1998, n.286 – spiega una circolare – concretizzandosi in un’attestazione di conformità tecnica resa dagli Uffici comunali non assume la natura di certificato e, pertanto, non può essere sostituito con autocertificazione”. Gli uffici comunali svolgono infatti degli “accertamenti di carattere puramente tecnico”.
Stranieri in Italia e autocertificazione:
Attualmente il cittadino straniero regolarmente presente in Italia può autocertificare soltanto la residenza e lo stato di famiglia trattandosi di condizioni che non riguardano la sua condizione di straniero, mentre Per l’idoneità alloggiativa serve il certificato.
Al contrario non può sottoscrivere dichiarazioni sostitutive di certificati che fanno riferimento alle speciali disposizioni contenute nelle leggi e nei regolamenti concernente la disciplina dell’immigrazione e la condizione dello straniero e riguardano situazioni che interessano il rinnovo del permesso di soggiorno.
Certificato stato famiglia: Cos’è e a cosa serve?
Il certificato di stato di famiglia è un documento contenente i dati delle persone risultanti a uno stesso indirizzo e nella medesima unità immobiliare.
Elenca tutti i componenti della famiglia e ne specifica le informazioni relative (nome, cognome, data e comune di nascita, comune e indirizzo di residenza).
È un documento utile per diversi adempimenti e può essere richiesto all’anagrafe oppure tramite autocertificazione:
- Domanda di assegni familiari;
- Richiesta del calcolo ISEE;
- Richiesta di un Mutuo;
- Domanda di benefici fiscali o economici, come il reddito di cittadinanza.
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Certificato di residenza: Cos’è e a cosa serve?
Come si evince dal termine si tratta di un documento che certifica il fatto che la residenza, ovvero la dimora abituale è stata fissata in determinato Comune.
Al pari di altri documenti che vengono rilasciati dal Comune di appartenenza, il certificato di residenza può essere richiesto in varie modalità:
- Recandosi all’Ufficio Anagrafe del Comune in cui si ha la residenza;
- Facendone richiesta online tramite il sito del Comune di appartenenza;
- Formulando domanda via e-mail;
- Contattando telefonicamente il Comune.
A meno che non ci si rechi personalmente al Comune, negli altri casi è possibile chiedere che il certificato di residenza venga spedito via e-mail o tramite posta ordinaria.
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