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Certificato di convivenza di fatto con straniero: A cosa serve?

Il certificato di convivenza di fatto è un certificato che viene rilasciato ai richiedenti della convivenza di fatto introdotta in Italia nel 2016 con la legge 20 maggio 2016 n. 76. 

In questa breve guida vediamo insieme dove, come richiederlo e tante altre informazioni!

Cos’è il certificato di convivenza di fatto?

Il certificato di convivenza di fatto è una dichiarazione che attesta la convivenza di fatto. La convivenza di fatto è costituita da due persone dello stesso sesso o di sesso diverso, unite stabilmente da legami affettivi di coppia.

I due soggetti non sono però, vincolati da rapporti di parentela, affinità o adozione, da matrimonio o da un’unione civile.

Requisito per il rilascio del certificato di convivenza di fatto:

Il certificato di convivenza di fatto viene rilasciato dopo l’accertamento del requisito della stabile convivenza che viene formalizzata davanti alla legge con una dichiarazione all’anagrafe.

Una volta sottoscritta la dichiarazione si ottiene il certificato di stato di famiglia.

Quindi il certificato viene rilasciato solo se è stata registrata la convivenza di fatto.

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Come si stipula un contratto di convivenza?

Il contratto di convivenza deve essere redatto per atto pubblico o scrittura privata e deve essere portato ad esistenza mediante l’ausilio di un avvocato. Se però il contratto prevede il trasferimento di beni immobili a redigerlo deve essere un notaio.

Dopo aver proceduto alla redazione del contratto “il professionista che ha ricevuto l’atto in forma pubblica o che ne ha autenticato la sottoscrizione ai sensi del comma 51 deve provvedere entro i successivi dieci giorni a trasmetterne copia al Comune di residenza dei conviventi per l’iscrizione all’anagrafe ai sensi degli articoli 5 e 7 del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 1989, n. 223»; Pertanto sarà l’avvocato o il notaio a darne comunicazioni all’Anagrafe del comune di residenza scelto dai due conviventi ( richiedi qui certificato di residenza ).

A cosa serve il certificato di convivenza di fatto:

Il certificato di convivenza di fatto serve a dimostrare effettivamente la convivenza con il cittadino straniero e con esso vengono riconosciuti vari diritti

  • Gli stessi diritti spettanti al coniuge nei casi previsti dall’ordinamento penitenziario (comma 38);
  • In caso di malattia e di ricovero, i conviventi di fatto hanno diritto reciproco di visita, di assistenza, nonché di accesso alle informazioni personali, secondo le regole di organizzazione delle strutture ospedaliere o di assistenza pubbliche, private o convenzionate, previste per coniugi e i familiari (comma 39);
  • Ciascun convivente di fatto può designare l’altro quale suo rappresentante con poteri pieni o limitati in caso di malattia che comporta incapacità di intendere e di volere, per le decisioni in materia di salute oppure, in caso di morte, per quanto riguarda la donazione degli organi, le modalità di trattamento del corpo e le celebrazioni funerarie; la designazione deve essere fatta per iscritto e firmata (commi 40 e 41);
  • Alcuni diritti inerenti la casa di abitazione di proprietà (commi 42 e 43);
  • successione nel contratto di locazione della casa di comune residenza per il convivente di fatto in caso di morte del conduttore o di suo recesso dal contratto (comma 44);
  • Inserimento nelle graduatorie per l’assegnazione di alloggi di edilizia popolare, qualora l’appartenenza a un nucleo familiare costituisca titolo o causa preferenziale (comma 45);
  • Partecipazione agli utili nell’attività di impresa familiare in assenza di contratti di società o di lavoro subordinato (comma 46);
  • Il convivente di fatto può essere nominato tutore, curatore o amministratore di sostegno, qualora l’altra parte sia dichiarata interdetta o inabilitata (commi 47 e 48);
  • In caso di decesso del convivente di fatto, derivante da fatto illecito di un terzo, nell’individuazione del danno risarcibile alla parte superstite si applicano i medesimi criteri individuati per il risarcimento del danno al coniuge superstite (comma 49);
  • Le parti che costituiscono una convivenza di fatto possono inoltre disciplinare i rapporti patrimoniali relativi alla loro vita in comune stipulando o facendo registrare in forma scritta e autenticata presso un notaio o un avvocato un contratto di convivenza. Il contratto è facoltativo e non impedisce l’esistenza e la dichiarazione della convivenza di fatto all’anagrafe né il godimento dei diritti previsti dalla legge (commi da 50 a 65).
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Il certificato di convivenza di fatto con straniero è importante anche per disciplinare lo status del cittadino straniero. Grazie a questo certificato si possono avviare le pratiche per l’ottenimento del permesso di soggiorno e della cittadinanza italiana per convivenza.

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Fonte
www.comune.varese.it

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