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Cambio residenza : come funziona? e riquisiti per farlo

Il cambio residenza è quella procedura con la quale si regola al Comune e alla Motorizzazione il cambio di indirizzo di abitazione..

Quindi, ogni volta che il cittadino decide di trasferirsi in un diverso Comune – con l’intenzione però di viversi in maniera stabile e duratura – deve cambiare la residenza.

Prima, che cos’è la residenza?

La residenza è il luogo nel quale la persona ha la sua abituale dimora.

Ciò significa che la residenza indica quel luogo nel quale l’individuo vive con una certa stabilità, non perpetua ma duratura, e nel quale ha l’intenzione di stabilire la propria abitazione.

Ciascun individuo è libero di stabilire la propria residenza dove ritiene più opportuno, con limitazioni previste per determinati soggetti (gli incapaci, i militari ecc.).

A cosa serve la residenza?

È questa che, in forza dell’iscrizione nel registro della popolazione, dà diritto sia all’accesso ai servizi demografici che al rilascio dei certificati anagrafici.

Inoltre, è nel Comune dell’indirizzo di residenza che si celebrano i matrimoni, mentre le adozioni sono decise dai Tribunali competenti per quel determinato territorio.

Richiedere il cambio di residenza, inoltre, serve anche per poter usufruire di particolari agevolazioni di carattere fiscale.

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Ecco perché in caso di variazione della propria abitazione, oltre alla voltura delle utenze e agli aggiornamenti del propri documenti è necessario effettuare il cambio di residenza.

Chi può richiedere il cambio di residenza?

Possono effettuare la domanda di cambio di residenza i cittadini italiani o i nuclei familiari :

  • Che sono iscritti presso l’Anagrafe della popolazione residente di un altro comune italiano;
  • Sono iscritti presso l’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero (A.I.R.E.);
  • sono stati cancellati per irreperibilità dall’Anagrafe della popolazione residente di un comune italiano.

La domanda può essere presentata dal cittadino maggiorenne.Nel caso di nucleo familiare è di regola un componente maggiorenne della famiglia responsabile per le persone su cui esercita la responsabilità genitoriale o la tutela.

La persona che richiede l’iscrizione deve comprovare la propria identità mediante un valido documento di riconoscimento.

Ciò vale per qualsiasi dichiarazione anagrafica di cui sia responsabile o anche per effettuare il mutamento delle posizioni anagrafiche già dichiarate.

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Come e dove fare il cambio di residenza e domicilio?

Per i cambi di domicilio e di residenza è obbligatorio presentare la richiesta presso il Comune dove territorialmente è ubicata l’abitazione.

Il cittadino interessato o un componente maggiorenne del nucleo familiare deve presentarsi presso l’Anagrafe del Comune munito di valido documento di riconoscimento e apposita modulistica compilata, da ritirare presso l’URP, Ufficio Relazioni con il Pubblico o punti informazioni del Comune o anche online.

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La dichiarazione così composta va presentata insieme a tutti i dati identificativi dell’immobile e delle persone interessate al cambio.

Se si è in possesso di patente o si è intestatari di veicoli, è necessario compilare anche il modulo della Motorizzazione Civile con i dati di patente di guida e targhe.

 I documenti necessari per cambiare residenza:

  •  Dichiarazione di residenza compilata per tutti i componenti della famiglia e firmata, in modo
    leggibile, da tutti i componenti maggiorenni;
  •  Fotocopia fronte-retro del documento d’identità di tutti i richiedenti maggiorenni (carta di
    identità o passaporto o patente);
  • Una copia del permesso di soggiorno in corso di validità per cittadini extracomunitari;
  • Fotocopia codice fiscale rilasciata dall’Agenzia delle Entrate o tessera sanitaria;
  • Una fotocopia patente, se posseduta;
  • Fotocopia carta di circolazione, se intestatari di uno o più veicoli (auto, moto ecc).

Titolo di occupazione dell’alloggio, allegare:

  • Rogito (solo le pagine che riportano il nominativo del proprietario, i dati catastali o visura catastale);
  • Oppure Contratto di affitto, comodato d’uso, registrato presso l’Agenzia delle Entrate;
  • Oppure Dichiarazione di ospitalità (solo per cittadini appartenenti a paesi terzi – extra UE);
  • Per i casi particolari: ospitalità/convivenze, casi di ricongiungimento familiare ecc;
  •  Modello 1 – Dichiarazione di assenso firmata dal proprietario/affittuario dell’alloggio;
    relativa al titolo di occupazione dell’appartamento. Questo modulo serve nel caso il richiedente non sia titolare di un contratto d’affitto;
  • E’ obbligatorio allegare al modello 1 la fotocopia del documento d’identità del proprietario/affittuario (questa dichiarazione attesta che il proprietario/affittuario dell’immobile è a conoscenza della richiesta di residenza e non si tratta di occupazione abusiva);
  •  Modulo assenso per la presenza di figli minori nel caso di trasferimento di residenza del
    minore senza lo spostamento di uno o entrambi i genitori (è obbligatorio allegare la fotocopia deldocumento di identità del genitore che sottoscrive il modulo di assenso);
  •  Dichiarazione TARI – tassa rifiuti, se dovuta, ed eventuale cessazione in caso di cambio di
    indirizzo nello stesso comune.
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Cambio di residenza temporaneo come funziona?

Ai giorni d’oggi ci si sposta frequentemente per motivi di studio e di lavoro, anche per periodo brevi.

Se un soggetto non vuole rinunciare a tutti i servizi di cui avrebbe diritto presso il nuovo Comune, può chiedere il cambio di residenza temporaneo.

Se la permanenza è breve, infatti, non ha senso effettuare una modifica radicale, anche soltanto per non perdere tempo con tutta la burocrazia necessaria.

Con il cambio temporaneo il soggetto non viene cancellato dai registri dell’effettivo Comune in cui risiede.

Ma vediamo in quali casi può essere fatto:

  • cittadini italiani o extracomunitari che hanno una dimora fissa da almeno 4 mesi
  • cittadini europei che hanno dimora fissa da almeno 3 mesi

Chi ha una cittadinanza Ue deve presentare anche una copia del contratto di lavoro, della busta paga, una certificazione che attesti l’iscrizione a un corso di studi e la tessera sanitaria.

Gli extracomunitari, invece, devono consegnare una copia del permesso di soggiorno e del passaporto.

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