Imu pagamento obbligatorio anche senza residenza? Ecco la verità..
il pagamento dell'Imu è obbligatorio anche senza residenza?
Sommario
L’esenzione dell’Imu sulla prima casa è possibile oppure solamente sull’abitazione principale? La residenza è un requisito necessario ma non sufficiente per non versare l’Imu.
Cos’è l’Imu?
È l’imposta che va pagata sugli immobili di cui siete proprietari o su cui avete un diritto reale. Si paga sulle abitazioni principali di lusso (categorie A/1, A/8 e A/9), sulle seconde case e su tutti gli altri immobili (ad esempio laboratori, negozi, capannoni, box non di pertinenza dell’abitazione principale).
Quando deve essere pagato l’Imu?
Se sei proprietario di un appartamento ma vivi in affitto si tratta comunque della una tua proprietà. Non hai altri altri beni intestati. Ciò nonostante è arrivato l’avviso di pagamento Imu del Comune.
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Inoltre se sei proprietario di:
- Unità immobiliari che appartengono alle cooperative edilizie a proprietà indivisa, adibite ad abitazione principale e relative pertinenze dei soci assegnatari.
- Fabbricati destinati ad alloggi sociali;
- Casa coniugale assegnata ad uno dei due coniugi, a seguito di provvedimento di separazione legale, annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio;
- Unico immobile iscritto o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare, posseduto, e non affittato dal personale Forze armate, polizia, militari, vigili del fuoco e personale con carriera prefettizia, per il quale non è richiesta come condizione, la dimora abituale e della residenza anagrafica;
- La sola e unica unità immobiliare ad uso abitativo da A1 a A9, posseduta dai cittadini italiani non residenti in Italia, purché iscritti all’AIRE e titolari di pensioni nei rispettivi paesi di residenza, a titolo di proprietà o di usufrutto in Italia, a patto che non sia affittata o concessa in comodato d’uso e relative pertinenze.
- La sola unità immobiliare ad uso abitativo + relative pertinenze, posseduta da anziani o disabili residenti presso un istituto di ricovero o sanitario a seguito di ricovero permanente, purché l’abitazione non sia locata.
Esenzione Imu sull’abitazione principale
L’esenzione Imu spetta solo sull’abitazione principale e non sulla «prima casa» che è concetto completamente differente.
Il «bonus prima casa» è un beneficio che viene attivato nel momento in cui si acquista un immobile. Questo comporta una diminuzione sulle imposte da versare all’atto del rogito.
Esso spetta solo se il contribuente non ha altre abitazioni di proprietà nello stesso Comune dove si trova.
Inoltre non si devono possiede altre abitazioni su tutto il territorio nazionale già acquistate con il bonus prima casa.
In tal caso, se l’acquisto avviene da una ditta di costruzioni, si paga l’Iva al 4% mentre, se si compra da privato, si versa l’imposta di registro al 2%.
L’abitazione principale è quella dove:
- il contribuente ha fissato la residenza propria e quella della sua stessa famiglia;
- il contribuente vive per gran parte dell’anno (è il concetto di «dimora abituale») con la propria famiglia.
Dunque, i presupposti per non pagare l’Imu sono di carattere formale (la dichiarazione di residenza rilasciata all’anagrafe comunale) e di carattere sostanziale (l’effettiva dimora del proprietario e della sua famiglia).
Se manca uno solo di tali requisiti non si può ottenere l’esenzione Imu.
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Casa senza residenza e Imu:
In sintesi, si può ottenere l’esenzione Imu su un solo immobile per famiglia, anche se si è proprietari di più di uno, ma solo a patto che vi sia la residenza e la dimora abituale.
Di conseguenza, il solo fatto di essere proprietari di un solo immobile non è un requisito sufficiente per ottenere l’esenzione Imu.
Infine, il semplice fatto di vivere in una casa non consente di ottenere – in assenza del requisito della residenza – l’agevolazione Imu.
In ipotesi di un immobile in affitto, il proprietario dovrà sempre pagare l’Imu in quanto non possiede né la residenza né la dimora abituale.
In caso di nuda proprietà?
Viceversa, se si possiede solo la nuda proprietà, perché la casa è nella disponibilità dell’usufruttuario, non si è tenuti a versare l’Imu che invece grava sull’usufruttuario stesso (a meno che questi non possieda i due requisiti dell’abitazione principale sopra indicati: residenza e dimora abituale).
Per provare che la casa di residenza è anche un’abitazione principale, il contribuente può portare come prova le bollette che indicano i consumi.
Allo stesso modo anche il Comune può farsi rilasciare, dalle società di luce e gas, le prove dei consumi per verificare se nell’abitazione il contribuente ci vive effettivamente.
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