Documenti e moduli

Dichiarazione di immediata disponibilità 2023 (DID Centro impiego)

La Dichiarazione di immediata disponibilità è un documento che i lavoratori a rischio disoccupazione o disoccupati devono sottoscrivere per poter beneficiare degli ammortizzatori sociali e del reddito di cittadinanza.

Vediamo in questo articolo il procedimento per la sua sottoscrizione e FAC simile della Dichiarazione di immediata disponibilità 2023.

Dichiarazione di immediata disponibilità 2023 è obbligatoria!

Il seguente documento attesta lo stato occupazionale del lavoratore e attesta la sua volontà ad essere reinserito nel mercato del lavoro. Una volta sottoscritta la dichiarazione di immediata disponibilità, il lavorato disoccupato o a rischio può accedere a tutta una serie prestazione tra le quali.

  • Indennità di GIG;
  • Reddito di cittadinanza;
  • Mobilità;
  • Disoccupazione come  NAPI O DIS-COLL

Come conferire online la DID (Dichiarazione di Immediata Disponibilità)

Caro utente, ti invitiamo a guardare questo interessante video su come conferire online la Dichiarazione di Immediata Disponibilità (DID).

Se stai cercando un’occupazione o vuoi essere pronto per future opportunità lavorative, la DID Centro impiego è un documento essenziale da avere.

Nel video, scoprirai passo dopo passo come procedere con la conferma della DID utilizzando una piattaforma online. Segui le istruzioni e le spiegazioni dettagliate per completare la procedura in modo semplice e rapido.

Non perderti questa preziosa guida per garantire la tua disponibilità immediata al lavoro 2023. Buona visione e in bocca al lupo per la tua carriera professionale!

Indennità di GIG o cassa integrazione 2023

Esistono principalmente tre tipologie di cassa integrazione 2023:

  • cassa integrazione Ordinaria;
  • cassa integrazione Straordinaria;
  • cassa integrazione In deroga.

Che cos’è la cassa integrazione ordinaria?

La cassa integrazione ordinaria è uno strumento economico attraverso il quale l’INPS versa delle somme di denaro in favore dei lavoratori la cui retribuzione è diminuita per effetto di una riduzione dell’attività lavorativa causata da una temporanea difficoltà di mercato dell’azienda.

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La temporanea difficoltà di mercato dell’azienda possono essere dovute alle seguenti motivazioni:

  • Calo della domanda;
  • Eventi esterni non dovuti a responsabilità del datore di lavoro;
  • Eventi esterni non dovuti a responsabilità dei lavoratori;
  • Intemperie stagionali.

L’obiettivo di questo beneficio economico è anche quello di mantenere presso le aziende i lavoratori già specializzati e di sollevare le aziende stesse dal costo del personale.

L’INPS interviene integrando lo stipendio con l’importo che è stato decurtato.

L’importo corrisposto non corrisponde al 100% delle ore lavorative ma al 80%.

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Che cos’è la cassa integrazione straordinaria 2023?

un indennità erogata dall’INPS per integrare la retribuzione dei lavoratori di aziende che devono affrontare.

  • Situazioni di crisi;
  • Situazioni di riorganizzazione o contratti di solidarietà di tipo A.

A chi spetta la cassa integrazione straordinaria:

Il seguente beneficio economico deve essere erogato alle seguenti categorie di lavoratori:

  • Lavoratori subordinati;
  • Apprendisti.

Sono esclusi dal beneficio i dirigenti e i lavoratori a domicilio.

Quando si può richiedere la cassa integrazione straordinaria?

L’intervento straordinario di integrazione salariale può essere richiesto quando l riduzione del salario è dovuta alle seguenti causali:

  • Riorganizzazione aziendale;
  • Crisi aziendale, esclusi i casi di cassazione dell’attività produttiva dell’azienda;
  • Contratti di solidarietà.

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Che cos’è la Cassa integrazione in deroga 2023?

La cassa integrazione in deroga è uno strumento economico erogato dall’INPS alle aziende che non possono ricorrere agli strumenti ordinari perché hanno esaurito il periodo di fruizione delle tutele ordinarie.

A chi è rivolta la Cassa integrazione in deroga?

La cassa integrazione in deroga è concessa a tutti i lavoratori subordinati con la qualifica di operai, impiegati e quadri.

Sono beneficiari anche gli apprendisti e i lavoratori somministrati con un anzianità lavorativa di almeno 12 mesi presso l’azienda.

Chi può richiederla?

Possono richiedere il seguente beneficio economico le seguenti aziende:

  • Soggetti giuridici qualificati come imprese;
  • Piccoli imprenditori come per esempio: Coltivatori diretti del fondo, artigiani, piccoli commercianti;
  • Cooperative sociali.
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Reddito di cittadinanza:

Si tratta di una misura economica governativa inserita all’interno della legge di bilancio statale 2019 per garantire dignità sociale ed economica a tutti i cittadini che vivono in condizione di precarietà e povertà.

Mentre si sta aspettando le future sorti del reddito di cittadinanza 2021, per il momento non è stato effettuato nessun cambiamento.

Per i requisiti che occorrono a richiedere il sussidio sono i seguenti:

  • È necessario avere l’Isee di coloro che fanno la domanda non deve essere superiore ai 9.360 euro annui;
  • Il valore del patrimonio immobiliare, senza la casa di abitazione non deve superare 30mila annui;
  • Il patrimonio mobiliare non deve essere superiore a 6mila euro per le persone singole e 10mila euro per le famiglie;
  • Ricordiamo che vi è incrementato di 1.000 euro per ogni figlio dopo il secondo e di 5mila euro per figli con disabilità;
  • Reddito familiare inferiore a 6mila euro annui.

Ci sono vari fattori che possono mettere in chiaro quanti soldi possano spettare.

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Disoccupazione NASPI:

La disoccupazione naspi spetta alla conclusione del rapporto lavorativo a diverse categorie di lavoratori come per esempio

  • I lavoratori dipendenti;
  • Gli operai agricoli;
  • Collaboratori ecc…

Per aver diritto alla disoccupazione, non basta appartenere alle categorie di lavoratori aventi diritto. Bisogna soddisfare anche altre condizioni.

Per la Naspi per esempio c’è bisogno che il lavoratore abbia perso involontariamente il proprio lavoro.

Altro requisito riguarda il possesso minimo delle giornate di lavoro nell’anno e delle settimane di contributo.

Tutto ciò ci porta a chiederci la seguente domanda: Quanti mesi di lavoro servono per beneficiare della Disoccupazione Naspi?

La disoccupazione naspi: Regole

La naspi, può essere erogata a chi abbia lavorato per almeno tre mesi in un anno , sempre che si possa dimostrare dii avere nei quattro anni precedenti almeno 13 settimane dii contributi.

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La Naspi ha una durata pari alla metà delle settimane contribuite e quindi in pratica chi ha 13 settimane di contributi, può richiedere la Naspi e avrà diritto ad essa per 45 giorni.

Se ha lavorato per 6 mesi, avrà diritto a 3 mesi di Naspi, se ha lavorato per 1 anno, a 6 mesi d’indennità, e così via, sino a un massimo di 24 mesi di Naspi.

Naspi finita ma ancora disoccupato: il Centro per l’impiego:

Naturalmente l’obiettivo principale, deve essere quello di trovare al più presto possibile una nuova occupazione lavorativa ed è per questo che consigliamo di recarsi al Centro dell’impiego più vicino per comunicare la disponibilità al lavoro, indicando caratteristiche personali, propensioni, percorsi professionali e lavori svolti in precedenza.

I dipendenti del centro per l’impiego, proveranno ad incrociare domande ed offerta per fornire delle nuove ed interessanti proposte di lavoro.

Naspi finita ma ancora disoccupato : l’assegno di ricollocazione:

L’ assegno di ricollocazione è un voucher da 250 euro sino a 5000 euro, per il reinserimento lavorativo dei disoccupati percettori di Naspi e non solo.

L’assegno di ricollocazione Anpal è disciplinato dall’art. 23 del decreto legislativo n. 150 del 14 settembre 2015 e dalla delibera n. 3 del 2018 dell’agenzia governativa Anpal.

Dichiarazione di immediata disponibilità: Dove fare la richiesta?

La richiesta di dichiarazione di immediata disponibilità può essere effettuata

  • All’INPS in sede di domanda dell’indennità;
  • Sul portale ANPAL;
  • Centri per l’impiego;
  • Sui portali regionali;
  • Tramite Patronati.

La dichiarazione di immediata disponibilità relativa al reddito di cittadinanza deve essere invece resa presso:

  • Centri d’impiego;
  • Patronati convenzionati ANPAL.

Una volta sottoscritta la DID bisogna anche sottoscrivere il patto di servizio

Per la richiesta della DID servono i seguenti documenti:

  • Carta di identità o patente;
  • Passaporto e permesso di soggiorno se sei uno straniero extracomunitario;
  • Email dove il centro per l’impiego potrà mandarti indicazioni e comunicazioni.

FAC SIMILE dichiarazione di immediata disponibilità pdf:

Di seguito un FAC SIMILE della DID Centro impiegodichiarazione di immediata disponibilità pdf (la dichiarazione di immediata disponibilità pdf):

Dichiarazione di immediata disponibilità pdf

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