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Decreto rilancio: per bonus e contributi da oggi basta l’autocertificazione!

Decreto legge Rilancio – ci sarà “l’autocertificazione omnibus” per poter richiedere i contributi, bonus e altri benefici alla Pubblica Amministrazione. Questa è stata una procedura semplificata per imprese e famiglie. Però bisogna fare una maggiore attenzione per quanto riguarda le sanzioni.

Il Governo sta inoltre lavorando sulle nuove misure per essere in grado di reagire alla crisi economica provocata dal coronavirus. Così sono spuntate le prime novità dalla bozza del decreto Rilancio, che sarà presto in esame in Consiglio dei Ministri.

Posti numerosi aiuti per le imprese e le famiglie che attraversano un momento di difficoltà a causa della pandemia del Covid-19. Nel testo compare inoltre una “procedura semplificata” per poter ottenere bonus e contributi statali.

Sarà sufficiente un’autocertificazione (diversa dal modulo per gli spostamenti sul territorio) dove dichiarare il possesso dei requisiti necessari.

Bisogna vedere nello specifico come funziona “l’autocertificazione omnibus”, chi può utilizzarla e le conseguenze civili e penali in caso di Falso. Però prima vediamo cos’è il Decreto Rilancio 2020.

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Decreto Rilancio 2020:

Il Decreto maggio (ex decreto aprile) si chiama decreto Rilancio ed è in arrivo sul tavolo del Consiglio dei Ministri entro l’inizio della prossima settimana.

Inoltre nel più recente Dl Rilancio ci sono all’interno importanti misure per poter sostenere le imprese, le partite IVA e le famiglie che sono state colpite duramente dall’emergenza coronavirus. Ed ecco il motivo del suo nome: come un auspicio al rilancio dell’Italia e degli italiani.

Il decreto legge si tratta di una nuova maxi manovra da circa 55 miliardi, su cui ci sono ancora vari nodi da sciogliere. E’ inclusa  la regolarizzazione dei lavoratori stranieri sulla quale, a quanto pare, la Maggioranza ha trovato un compromesso.

Per ottenere i benefici statali basta l’autocertificazione!

Economia e famiglie messe a ginocchio per colpa del coronavirus, e lavoratori stanno ancora attendendo di ricevere bonus e contributi stabiliti nel Cura Italia e nel decreto Liquidità.

Per essere in grado di velocizzare l’iter – tra le diverse misure in fase di approvazione – c’è anche l’alleggerimento degli adempimenti burocratici. Per richiedere qualsiasi tipologia di bonus e altro contributo statale sarà sufficiente un’autocertificazione, che si sostituisce alla mole di allegati generalmente obbligatori.

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Decreto Rilancio, autocertificazione e stretta alle sanzioni per chi dichiara il falso:

Il fatto di poter semplificare la parte burocratica tramite autocertificazione è controbilanciata da un forte inasprimento delle sanzioni, sia civili che penali.

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Tuttavia, se le Autorità di competenza, a seguito di tutti i controlli, accertano la presenza di informazioni false finalizzate all’ottenimento di benefici e/o contributi non dovuti, le sanzioni ordinarie sono aumentate da un terzo fino alla metà.

Un’altro effetto della sentenza sarà quella dell’obbligo di restituire all’Amministrazione erogante “ le somme già ricevute in accoglimento dell’istanza, maggiorate del cinquanta per cento”. (Così quanto riporta la lettera a dell’articolo 242).

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Autocertificazione, è davvero “omnibus”?

Però così come la maggior parte delle proposte, è stato sollevato qualche dubbio per quanto riguarda l’estensione della semplificazione burocratica. Questa include tutti i benefici che sono stati erogati dalla Pubblica Amministrazione o solamente per quelli previsti dai decreti relativi all’emergenza sanitaria.

La diffidenza è nata dal fatto che la lettera a dell’articolo 242 della bozza del DL Rilancio. Infatti in un primo momento elenca i benefici economici statali, in generale, ai quali si estende la dichiarazione sostitutiva. (“Erogazioni, contributi, sovvenzioni, finanziamenti, prestiti, agevolazioni e sospensioni, da parte di pubbliche amministrazioni”), dopo precisa però “in relazione all’emergenza COVID-19”.

Un punto fondamentale sul quale il Governo dovrà fare maggiore chiarezza in vista dell’approvazione del testo ufficiale.

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