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Contributo di emergenza 2020: Cos’è e quando fare richiesta!

Il Reddito di emergenza è diventato “Contributo di emergenza 2020“. Ciò quanto detto nelle più recenti notizie del 9 maggio.

La maggioranza è ormai vicina all’intesa per quanto riguarda il reddito di emergenza, precedentemente proposto dal Movimento 5 stelle per far fronte alla situazione economica di milioni di famiglie senza reddito.

Il Reddito di emergenza potrebbe dunque variare nome e diventare “Contributo di emergenza” per poterlo distinguere dal reddito di cittadinanza.

E far capire che il nuovo sussidio, introdotto nel decreto Rilancio, sarebbe concesso temporaneamente per poter far fronte all’emergenza Coronavirus.

Così come è stato pensato fin dal primo momento, e potrebbe essere assegnato in due mesi oppure al massimo in 3.

A questo proposito l’Esecutivo sta ancora ragionando e verificando in base ai fondi disponibili. La ministra del Lavoro Nunzia Catalfo ha stabilito la misura durante l’incontro con i sindacati.

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Contributo di emergenza 2020: durata e da quando

Nel decreto Rilancio 2020 che troveremo in un secondo momento, è sicura l’introduzione del contributo di emergenza 2020.

Il nuovo nome che l’Esecutivo potrebbe dare alla nuova misura, che tutti abbiamo imparato a conoscere come reddito di emergenza.

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Dalle notizie più recenti e in base all’ultima bozza di testo del decreto legge di maggio. Il Rem è di dovere alle famiglie che hanno un ISEE 2020 non superiore a 15.000 euro che non possono accedere ad alcun bonus.

Il Reddito di emergenza 2020 è una somma che varia dai 400 a 800 euro a famiglia. L’importo che spetta verrà calcolato sulla base dei figli che sono presenti nel nucleo familiare e sarà destinato a due milioni e mezzo di persone.

La ministra Nunzia Catalfo ha assicurato che è una misura «a tempo», forse sarà erogata per soli 2 o 3 mesi e potrà andare a integrare il reddito di cittadinanza.

Reddito di Cittadinanza nel Decreto Maggio:

Per quanto riguarda il reddito di cittadinanza, il decreto Maggio, aveva previsto di poter ampliare i requisiti in modo da renderli meno stringenti. Consentendo così di ampliare la platea dei beneficiari solo per le richieste che verranno presentate tra il mese di luglio e quello di ottobre.

L’Isee massimo per poter accedere al Reddito di Cittadinanza passa da 9.360 a 10 mila euro, mentre il patrimonio immobiliare aumenta da 30 mila a 50 mila euro e quello mobiliare da 6 a 8 mila.

Al momento però secondo gli aggiornamenti più recenti, sembra che il Governo abbia fatto marcia indietro proprio nelle ultime ore.

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Decreto Maggio, non solo Contributo di emergenza 2020:

All’interno del decreto Maggio non sarà presente solamente il Reddito di emergenza 2020 come aiuto alle famiglie e imprese. Saranno presenti, di conseguenza, “indennizzi per stagionali e autonomi, congedi parentali e bonus baby sitter il cui utilizzo sarà allargato anche a servizi per l’infanzia e centri estivi. In più, sarà prorogato lo stop ai licenziamenti” ha spiegarlo è stata la ministra Catalfo.

Nel successivo decreto di maggio saranno presenti “una semplificazione per le procedure di trasmissione e lavorazione delle domande di Cig” e “tutele per i lavoratori dello spettacolo e dello sport”. Lo ha nuovamente sottolineato la ministra durante l’incontro con i sindacati.

Il ministro Catalfo ha anche annunciato ai rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil che con il Dl maggio, il blocco dei licenziamenti aumenterà da 2 a 5 mesi, con un allungamento di altri tre mesi.

La Catalfo ha dovuto sottolineare tuttavia che sempre all’interno del decreto sarà presente una semplificazione per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali che porteranno alla riduzione dei tempi di erogazione.

Perciò le richieste per la cassa integrazione ordinaria, cassa integrazione in deroga, assegno ordinario ma anche per le indennità saranno più semplici e rapidi, e questo consentirà di ottimizzare i tempi di pagamento degli aiuti.

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