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Bonus in busta paga da 100 euro: ecco chi rischia di perderlo!

Numerosi sono i lavoratori che hanno festeggiato con la busta paga del mese di luglio.

Infatti sono stati in grado di incassare il bonus in busta paga da 100 euro, emesso sotto forma di liquidità oppure anche detrazione fiscale.

Il bonus sostituisce in busta paga il più famoso bonus Renzi. Nonostante abbia sollevato numerosi dubbi da parte dei lavoratori.

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Bonus in busta paga: chi rischia di perderlo!

Cominciamo spiegando che il bonus 100 euro sarà riconosciuto peri lavoratori dipendenti.

Come avveniva precedentemente con il bonus Renzi, viene allocato all’interno della busta paga, oppure nel momento in cui viene fatto il conguaglio fiscale.

Bisogna sottolineare che il fatto di usufruire del bonus, non è collegato in nessun modo al reddito totale del nucleo familiare.

Viene fondato solamente sul reddito personale del lavoratore, e sarà allo stesso tempo erogato nel momento in cui si otterranno i redditi da lavoro. Sempre soggetti a Irpef.

E’ appropriato di conseguenza, specificare il taglio del cuneo fiscale, applicato sull’irpef che si occupa del pagamento del lavoratore.

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Per questa ragione, non incidono eventuale redditi del coniuge sulla sua erogazione.

Il diritto al bonus 100 euro spetta sia a marito e moglie in busta paga, se sono però entrambi lavoratori dipendenti e tutte e due abbiano un reddito superiore agli 8.200 euro.

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Come si fa a sapere se si è tra le persone che ne possono beneficiare?

Per poterlo sapere basta guardare il CUD del marito e a quello della moglie, per comprendere meglio qual’è il reddito annuo personale dei due coniugi.

Il reddito di cui parliamo non dovrà essere inferiore a 8.220 euro e maggiore a 40.000 euro.

Per avere maggiori sull’ammontare del bonus busta paga, sarà sufficiente seguire i seguenti valori:

  • 100 euro mensili per redditi compresi tra 8.200 e 28.000 euro;
  • 80 euro mensili per redditi compresi tra 28.000 e 35.000 euro, riconosciuta come detrazione fiscale;
  • 64 euro mensili per redditi compresi tra 35.000 e 36.000 euro, riconosciuta come detrazione fiscale;
  • 48 euro mensili per redditi compresi tra 36.000 e 37.000 euro, riconosciuta come detrazione fiscale;
  • 32 euro mensili per redditi compresi tra 37.000 e 38.000 euro, riconosciuta come detrazione fiscale;
  • 16 euro mensili per redditi compresi tra 38.000 e 39.000 euro, riconosciuta come detrazione fiscale;
  • Si azzera per redditi oltre i 40.000 euro.
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Busta paga: ecco gli esclusi dal bonus!

Però è importante ricordarsi che non tutti i dipendenti avranno diritto a ottenere il nuovo bonus in busta paga.

Resteranno escluse le persone che ne avrebbero maggiore bisogno, ovvero gli incapienti

Ovvero quei lavoratori che hanno un Irpef molto basso, e classificati all’interno dell’area  definita come “NO TAX AREA”.

Questo limite è stabile alla somma di 8.145 euro: In poche parole discutiamo dei single senza detrazione, e procederanno a non percepire nulla.

Le altre persone che vengono escluse rientrano nella fascia di reddito tra i 28.001 euro ed i 40.000 euro. L’unico diritto che hanno è quello di ottenere la detrazione fiscale.

Invece chi è totalmente escluso, sono i lavoratori dipendenti con un reddito superiore ai 40.000 euro, dove non sarà prevista nessuna agevolazione fiscale.

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Conviene rinunciare al Bonus 100 euro?

In determinati casi, sarebbe conveniente rinunciare a questo bonus in busta paga.

In determinati casi potrebbe convenire rinunciare a questo bonus in busta paga, e farlo direttamente emettere a conguaglio nel momento in cui si fa  la dichiarazione dei redditi

Nel caso in cui ci si trovasse nella fascia di reddito dei 28.000 euro e di conseguenza si supera lo scaglione, potrebbe capitare di dover pure restituire quanto ricevuto in più.

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Bisogna ricordare che nel momento in cui cresce il reddito proporzionalmente diminuisce il reddito.

L’alternativa più adeguata può essere quella della rinuncia totale del bonus in busta paga e richiederlo in un secondo momento come conguaglio sulla dichiarazione dei redditi.

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