Certificato di residenza per stranieri 2021: Guida completa
Sommario
Guida completa per il Certificato di residenza per stranieri 2021, Al cittadino straniero residente in Italia viene richiesto più volte nel corso di presentazione di varie domande il certificato di residenza.
In questo articolo vediamo passo per tutte le informazioni riguardanti il concetto di residenza!
Cos’è la residenza?
Secondo quanto sancito dall’articolo 43 del codice civile, la residenza è il luogo in cui un soggetto ha la propria dimora abituale.
La residenza deve essere dichiarata presso l’anagrafe del Comune di riferimento. Per poter stabilire la residenza in un determinato appartamento, occorre dimostrare che:
- L’appartamento o la casa sia stata posseduta in maniera non abusiva. Bisogna quindi dimostrare di essere dimostrato uno specifico titolo (proprietà, locazione, comodato);
- L’appartamento sia agibile e accatastato;
- L’appartamento deve essere idoneo a garantire a chi vi abita una vita decorosa.
Effetti residenza:
La registrazione della vostra residenza presso gli uffici competenti del comune è fondamentale per vedersi riconoscere una serie di diritti. Tra di essi abbiamo:
- Il diritto di votare alle elezioni locali,
- La determinazione della competenza per territorio degli organi giurisdizionali;
- L’individuazione del luogo ove vanno eseguite le notifiche giudiziarie.
Per quanto riguarda gli stranieri extracomunitari, la dichiarazione di residenza è un passaggio fondamentale per poter richiedere il permesso di soggiorno e tanto altro!
Residenza anagrafica:
Per residenza anagrafica si intende la dimora di fatto di una persona, ossia in poche parole l’indirizzo della sua principale abitazione.
Il luogo in cui la persona vive con una duratura stabilità e in cui deve essere reperibile.
Differenza tra residenza anagrafica e domicilio:
Con la parola domicilio, si intende invece il luogo in cui una persona decide di mettere la sede principale dei suoi affari e interessi.
Per fare un semplice esempio un libero professionista potrebbe risiedere in un certo Comune ma spostare il domicilio del suo ufficio in un altro.
Delle volte in alcuni casi invece dove residenza e domicilio coincidono. La differenza principale tra residenza e domicilio diventa fondamentale per ottenere per fare un esempio le agevolazioni che sono previste per comprare la prima casa.
In caso compraste la prima casa in un comune diverso da quello di residenza bisogna infatti fare un cambio di residenza.
Questo per usufruire delle detrazioni previste per gli interessi del mutuo, per le spese di agenzia e per le donazioni di immobili tra genitori e figli.
Il vincolo viene risolto una volta che vengono richieste le agevolazioni. Le esenzioni IMU e Tasbi valgono solo per l’indirizzo di residenza.
Residenza fiscale:
Si parla di residenza fiscale in Italia nel momento in cui il soggiorno dell’individuo si protrae per un periodo superiore a 183 giorni oppure quando effettua l’iscrizione all’anagrafe del comune dov’è è residente.
L’acquisizione della residenza fiscale in Italia comporta l’inserimento nel sistema di tassazione italiano e permette di individuare a quale sistema di tassazione appartiene l’individuo.
Di conseguenza sarà possibile calcolare in maniera corretta le imposte sui redditi e sull’iva che l’individuo deve corrispondere allo stato.
Residenza fiscale estero:
Gli italiani all’estero non perdono la residenza fiscale in Italia. Nel momento in cui ci si trasferisce stabilmente in un altro paese bisogna iscriversi all’AIRE, cioè all’anagrafe dei Cittadini Italiani Residenti all’estero.
Questo passaggio è fondamentale perché permette di dover evitare di pagare le tasse in entrambi i paesi.
Ovviamente l’Agenzia delle entrate effettuerà i controlli necessari a tempo debito per verificare se le informazioni fornite corrispondono alla situazione reale dell’individuo.
Quando si intende trasferire la propria residenza fiscale all’estero è necessario richiedere il certificato residenza fiscale.
- Certificato di residenza fiscale;
- Certificato di residenza fiscale cos’è.
Residenza fittizia:
La residenza virtuale o fittizia è stata introdotta dalla legge italiana per permettere ai cittadini sia italiani e stranieri sprovvisti di residenza anagrafica di accedere ai principali diritti derivanti da quest’ultima.
Il soggetto che non ha una residenza fissa o una fissa dimora deve affrontare vari problemi di carattere economico e pratico. Perdere la residenza comporta anche la perdita di vari diritti:
- Diritto alla salute => Se non si ha una residenza fissa e non si è iscritti al servizio sanitario nazionale si può accedere solo le prestazioni al pronto soccorso;
- Diritto a rinnovare la carta d’identità;
- Diritto a prestazioni previdenziali;
- Diritto di voto.
I cittadini italiani e stranieri senza una residenza fissa in Italia sono tantissimi e per permettere anche loro di usufruire di tali diritti è stato istituito il concetto di residenza virtuale o fittizia.
La residenza virtuale o fittizia: Di che cosa si tratta?
Si tratta essenzialmente di un indirizzo di residenza che non corrisponde al luogo di effettiva dimora, e che permette anche alle persone che vivono in situazione di precarietà abitativa di accedere ai servizi del territorio.
L’ufficio anagrafe deve limitarsi a registrare la presenza stabile dii una persona sul territorio comunale anche se si trova ad essere senza fissa dimora o vive nel vagone di un treno abbandonato.
Il diretto interessato può iscriversi con una residenza virtuale o fittizia utilizzando un indirizzo inesistente, cioè dichiarando di abitare in una via che, in realtà, in quel paese o città non esiste.
Ogni Comune deve dotarsi di una di queste vie «virtuali» dove collocare le persone senza fissa dimora che chiedono l’iscrizione anagrafica.
il Ministero dell’Interno ha precisato in una circolare che, nella parte del modulo relativo alla dichiarazione di residenza» in cui è riportata la dicitura
«Tutte le comunicazioni inerenti la presente dichiarazione dovranno essere inviate ai seguenti recapiti»
la persona senza fissa dimora abituale dovrà indicare uno o più recapiti dove può essere rintracciata.
A questo domicilio verranno inviate la posta e le comunicazioni ufficiali (comprese quelle del Fisco
Certificato di residenza per stranieri 2021 – Cos’è
Come si evince dal termine si tratta di un documento che certifica il fatto che la residenza, ovvero la dimora abituale è stata fissata in determinato Comune.
Il seguente documento viene richiesto anche agli stranieri nel momento in cui intendono richiedere il diritto ad usufruire di determinati benefici, oppure se vogliono partecipare a dei bandi pubblici.
Il certificato di residenza per stranieri viene chiesto anche per la richiesta e rinnovo del permesso di soggiorno sia a se stessi che ai propri familiari, nonché per richiedere la cittadinanza italiana.
Tipologie di certificato di residenza per stranieri 2021:
Certificato storico di residenza:
Il certificato di residenza storico, è un documento che attesta ed elenca tutti i cambi di residenza che il richiedente ha effettuato all’interno dello stesso Comune.
Differenza tra certificato di residenza e storico di residenza:
L’articolo 43 del Codice Civile specifica, infatti, che la residenza si trova nel luogo in cui la persona ha la dimora abituale.
Lo Storico di Residenza, o certificato di residenza storica, invece, indica tutti i cambi di indirizzo, con le relative date, che sono stati effettuati da una persona all’interno del territorio comunale.
Il certificato può quindi essere richiesto solo coloro che sono o sono stati residenti nel Comune.
Certificato di residenza fiscale:
Si tratta di un documento che rilascia l’Agenzia delle Entrate per attestare la residenza del richiedente, ovvero di:
- Una persona fisica;
- Una società di capitali (sas, snc, srl, spa;
- Una società di persone;
- Un ente commerciale o non commerciale;
- Un ente senza scopo di lucro;
- Un organismo di investimento collettivo del risparmio;
- Un fondo pensione.
Il certificato deve essere presentato allo Stato estero nel quale il contribuente ha prodotto reddito in un dato anno.
L’attestazione è necessaria per avvalersi dei benefici delle
convenzioni internazionali contro le doppie imposizioni sul reddito.
Richiesta:
La richiesta per ottenere il certificato va fatta presso un qualsiasi ufficio dell’Agenzia delle Entrate.
Bisogna compilare i vari campi:
- La qualità del richiedente (titolare, rappresentante o altro);
- La nazione estera in cui è stato prodotto il reddito ed in cui verrà consegnato il certificato;
- Il tipo e la quantità di reddito prodotto, comprendente parametri come compensi da lavoro dipendente o autonomo, utili, dividendi, immobili, capital gains, royalties, ecc.
Costo certificato di residenza fiscale:
Il certificato costa 3,10 euro di tributo speciale e si paga in banca o in Posta con il modello F23 utilizzando il codice tributo 964T; tramite marca da bollo.
Certificato di residenza per stranieri 2021 dove richiederlo?
Certificato di residenza dove si fa? – Al pari di altri documenti che vengono rilasciati dal Comune di appartenenza, il certificato di residenza può essere richiesto in varie modalità:
- Recandosi all’Ufficio Anagrafe del Comune in cui si ha la residenza;
- Facendone richiesta online tramite il sito del Comune di appartenenza;
- Formulando domanda via e-mail;
- Contattando telefonicamente il Comune.
A meno che non ci si rechi personalmente al Comune, negli altri casi è possibile chiedere che il certificato di residenza venga spedito via e-mail o tramite posta ordinaria.
Come richiedere certificato di residenza online
E’ possibile Richiedere certificato di residenza online se il vostro comune ha abilitato il servizio telematico. In questo caso è necessario essere in possesso delle vostre credenziali SPID.
Per il certificato di residenza serve la marca da bollo
Certificato di residenza storico costo & Certificato di residenza costo:
Se si intende richiedere Il certificato bollato, il costo di solito si aggira intorno ai 16,70 euro (16 euro di marca da bollo e 70 centesimi tra costi di segreteria e di stampa del modello)
Certificato di residenza per cittadinanza
Per poter richiedere la cittadinanza italiana per residenza bisogna poter dimostrare di aver risieduto sul territorio italiano per un periodo ininterrotto di almeno 10 anni.
Pertanto è rilevante il dato emergente solamente nel certificato di residenza storico per cittadinanza e non la data di ingresso in Italia che è solitamente riportata nei vecchi permessi di soggiorno cartacei.
Certificato di residenza in carta libera
Cittadini stranieri e autocertificazione – Quando il certificato di residenza deve essere presentato a una pubblica amministrazione è possibile consegnare l’autocertificazione di residenza o dichiarazione sostitutiva.
Il D.P.R. 445/2001 infatti, prevede che gli enti statali che richiedono questo tipo d’informazioni al cittadino sono tenute ad accettare le autocertificazioni redatte e sottoscritte dal cittadino stesso,
Per non gravarlo dell’obbligo di presentare il certificato di residenza in carta semplice o con bollo.
Anche il cittadino straniero può autocertificare la propria residenza. Attualmente il cittadino straniero regolarmente presente in Italia può autocertificare soltanto la residenza e lo stato di famiglia trattandosi di condizioni che non riguardano la sua condizione di straniero.
Autocertificazione di residenza fac simile:
Di seguito il fac simile dell’autocertificazione di residenza per stranieri:
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