Cambio residenza e case popolari: Se torni dai tuoi, niente residenza!
Sommario
Cambio residenza e case popolari, Se hai deciso di ritornare ad abitare con i tuoi familiare dopo aver lasciato la casa popolare, non potrei più richiedere il cambio di residenza.
Vediamo di capire più nel dettaglio cosa significa tutto questo!
Cambio residenza e case popolari:
Ti separi e torni a vivere dai tuoi genitori? Se loro abitano in una casa popolare, non potrai chiedere il cambio di residenza.“
A causa dell’articolo 17 di una normativa regionale, i figli che richiedono di tornare ad abitare con i genitori residenti in una casa popolare, non lo possono fare.
L’unica soluzione è richiedere l’ospitalità ammessa per un massimo di 6 mesi che diventano 12 nel caso di ascendenti o discendenti di primo grado.
Case popolari cosa sono?
Con “case popolari” s’intendono immobili che sono di proprietà dello stato e che possono essere dati con condizioni che sono nettamente vantaggiose.
Per poterle avere, occorre che sia emesso un bando da ciascun comune interessati.
Per cui, se si vuole ottenere una casa popolare, le persone interessare devono per forza recarsi al comune.
Una volta che si è sicuri di avere tutti i requisiti soggettivi, bisognerà compilare la domanda tramite un modulo predisposto apposta.
Quali sono i requisiti per accedere?
Siccome ci sono canoni di agevolazione, è una procedura dove possono accedere alcune persone di determinate categorie.
Vediamo quindi quali sono i requisiti necessari per la procedura per le case popolari.
Coloro che lo richiedono non devono superare un certo limite di reddito (sarà il comune a dare la soglia massima con il bando di assegnazione)
Successivamente le persone che fanno la richiesta devono vivere in una forma di disagio o essere persone a disagio come disabilità, single con figli a carico, cittadini senza casa fissa o giovani coppie non benestanti.
Come funziona la graduatoria e il punteggio?
Secondo i requisiti che sono presenti all’interno di ogni bando, saranno poi dati i punteggi per poi giungere ad una graduatoria.
Precisiamo che coloro che effettueranno la richiesta non devono essere titolari di nessuna proprietà.
Inoltre, non devono avere diritto reale di godimento, ovvero diritti di usufrutto, uso e abitazione su immobili.
Inoltre, se si dovesse essere titolari dei requisiti prima elencati, occorre fare attenzione e controllare quando uscirà il prossimo bando.
Di solito, vi è una scadenza ogni 4 anni in 4 anni per cui bisogna far attenzione a non perdere l’occasione.
Cambio residenza per stranieri documenti:
I documenti per il cambio residenza devono essere presentati presso il comune dove si intende risiedere.
La lista dei documenti è la seguente:
- Dichiarazione di residenza compilata per tutti i componenti della famiglia e firmata, in modo
leggibile, da tutti i componenti maggiorenni; - Fotocopia fronte-retro del documento d’identità di tutti i richiedenti maggiorenni (carta di
identità o passaporto o patente); - Una copia del permesso di soggiorno in corso di validità per cittadini extracomunitari;
- Fotocopia codice fiscale rilasciata dall’Agenzia delle Entrate o tessera sanitaria;
- Una fotocopia patente, se posseduta;
- Fotocopia carta di circolazione, se intestatari di uno o più veicoli (auto, moto ecc).
La procedura di cambio residenza per stranieri non è sottoposta a costi, tranne quelli per la produzione dei documenti necessari.
Attenzione, per cambiare residenza bisogna rispettare la tempistica indicata dalla legge, cioè entro 20 giorni dal trasferimento nella nuova abitazione.
Accertamento residenza per stranieri in Italia:
Prima dei 45 giorni dall’invio dell’autocertificazione, il Comune deve dare incarico alla polizia municipale o altro personale autorizzato per accertarne la veridicità.
Il personale autorizzato realizza l’accertamento residenza che consiste in un controllo per appurare la sussistenza del requisito della abitualità della dimora.
Se l’accertamento residenza va a buon fine, viene riconosciuta la residenza al richiedente.
Nel caso in cui la Polizia Municipale non trovi per più volte nessuno nell’abitazione indicata come nuova residenza o accerti comunque la sussistenza di anomalie, lo comunicherà alle autorità di pubblica sicurezza.
In questi casi, scatta la sanzione amministrativa a carico del dichiarante, per reato di falso in atto pubblico, che da 25,82 a 129,11€.
Inoltre, viene emesso un provvedimento di rigetto della richiesta di cambio residenza per stranieri che viene comunicato all’interessato al suo vecchio indirizzo.
Mancata comunicazione cambio residenza sanzioni:
Cosa succede se non cambio residenza entro 20 giorni? – Poiché la residenza coincide con la dimora abituale, ogni volta che la si cambia, il cambiamento deve essere comunicato all’ufficio anagrafe.
La comunicazione è importante perché grazie a questo sistema il cittadino è reperibile al fisco, alla polizia e a tutte le autorità pubbliche.
I cittadini stranieri che non comunicano il cambio residenza, vengono eliminati dalle liste dell’anagrafe dal comune e questo può rappresentare un rischio per il diniego della richiesta di cittadinanza e di permesso di soggiorno.
Residenza: Sanzioni penali per mancata comunicazione del cambio residenza per stranieri
Il cittadino che non comunica il cambio di residenza, può incorrere nel reato di falso in atto pubblico.
Il reato penale richiede una condotta arriva e se si trasferisce semplicemente senza comunicare il cambio di residenza normalmente si incorre in sanzioni amministrative e civili.
Residenza: Sanzioni amministrative per mancata comunicazione del cambio residenza
Se il cittadino non comunica il cambio residenza e il comune dovesse ricevere delle segnalazioni, in questo caso viene cancellato dalle liste dell’anagrafe
Il soggetto irreperibile non potrà, di conseguenza, ottenere né un documento di riconoscimento, né un certificato anagrafico.
Il soggetto perderà anche il diritto all’assistenza sanitaria e alle prestazioni sanitarie oltre che al diritto di voto
Residenza: Sanzioni civili per mancata comunicazione del cambio residenza
Il cittadino irreperibile non può sfuggire così facilmente alle notifiche, alle raccomandate, agli atti giudiziari.
Se non riescono a contattarlo i documenti vengono provvedono al deposito del plico presso l’ufficio postale (se la notifica è curata dal postino) o presso la Casa Comunale (se la notifica è curata dall’ufficiale giudiziario).
Se l’interessato non provvede al ritiro della busta nei termini di legge (30 giorni per gli atti giudiziari e 10 negli altri casi) scatta la cosiddetta «compiuta giacenza» e l’atto si considera come notificato correttamente.
Si presume quindi come conosciuto dal suo destinatario, a prescindere dal fatto che questi non ne abbia preso affatto visione.
Sanzioni per chi dichiara una residenza falsa:
Secondo una sentenza della Cassazione si rischia una incriminazione penale per il reato di falso.
L’ufficiale dell’Anagrafe deve comunicare alla Procura della Repubblica l’eventuale falsità dichiarata dal cittadino.
Secondo il regolamento anagrafico della popolazione gli stranieri hanno l’obbligo di rinnovare all’ufficio anagrafe la dichiarazione di dimora abituale nel comune di residenza entro 60 giorni dal rinnovo del permesso di soggiorno.
I cittadini stranieri che non provvedono all’aggiornamento possono rischiare di essere eliminati dalle liste dei residenti.
Cambio residenza per stranieri online:
Per poter richiedere il cambio residenza online è necessario verificare se il comune ha attivato tale opzione e bisgona dotarsi un email certificata PEC.
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