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Cassa integrazione: Niente soldi il 15 aprile! | Stranieri d’Italia

Cassa integrazione: Nessun pagamento il 15 aprile vediamo subito il motivo di questa decisione. Il motivo principale è la burocrazia, intoppi e accordi sindacali.

Il problema principale è la cassa integrazione in deroga, che è stata dal decreto Cura Italia alle singole Regioni. Ma anche la CIGO e il FIS tutte a 9 settimane a far data dal 23 febbraio 2020.

Ciò verrà purtroppo disatteso, da una  lettera dei Consulenti del Lavoro a firma della loro presidente Marina Calderone allo stesso Presidente del Consiglio e un report della Fondazione studi.

Uno dei problemi principali riguarda in particolar modo la cassa integrazione in deroga, che si affida a vari accordi quadro sottoscritti, da Regioni e parti sociali e molte si trovano indietro su vari aspetti.

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Cassa integrazione: niente soldi entro il 15 aprile

Secondo le ultime notizie la cassa integrazione, anche quella in deroga, non verrà pagata entro il 15 aprile. Tutti i cittadini che lavorano e che sperano di ricevere i soldi per quella data. Nonostante la precedente richiesta del datore di lavoro, rischiano una grande delusione.

Un esempio che possiamo fare è quello della Regione Lazio in merito alle domande di cassa integrazione in deroga. Può essere di profondo esempio la lentezza a livello burocratico che interessa tutto il Paese.

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Dopo la stipula dell’accordo quadro tra Regione e parti sociali, le domande che sono state effettuate per la cassa in deroga prevista dal decreto Cura Italia possono essere inoltrate. Però solamente dopo la stipula dell’accordo quadro tra Regione e parti sociali.

Una volta fatta inoltrare la Regione, come da decreto, è lei che deve inviarle all’INPS entro 48 ore ed è poi l’Istituto a dover controllare le domande e provvedere al pagamento.

Ma quali sono i tempi?

Per quanto ci si voglia sforzare è molto difficile come i Consulenti del Lavoro hanno spiegato. Nonostante tutte le Regioni abbiano firmato l’accordo quadro, in molte ancora non è possibile inviare la domanda. Sempre per ottenere la cassa integrazione in deroga.

In Abruzzo, provincia autonoma di Bolzano, provincia autonoma di Trento, Valle d’Aosta, Sicilia e Umbria non è possibile ancora inoltrare la domanda per richiedere la cassa integrazione in deroga e non è stata fornita una data:

  • Calabria dal 6 aprile;
  • Basilicata e Sardegna sarà possibile fare domanda dall’8 aprile;

Questi elementi forniscono un’idea molto precisa ovvero:

  • Come lo studio della Fondazione dei Consulenti del Lavoro cui abbiamo accennato;
  • Come la data del 15 aprile sia praticamente inverosimile.

Parliamo per un totale di più di 2 milioni e mezzo di lavoratori che dovrebbero beneficiare della cassa integrazione in deroga. 

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Cassa integrazione in deroga nella Regione Lazio

Un’ importante nota rilasciata dall’assessore al Lavoro e alla Formazione Claudio Di Berardino ci pone davanti alle dimensioni reali della cassa integrazione in deroga. Si occupa principalmente di parlare di 14.050 domande giunte alla Regione Lazio al primo aprile.

L’accordo quadro è stato firmato il 24 marzo e al primo aprile risultano accettate solo 150 domande in tre determinazioni di Giunta differenti. 150 domande che tuttavia sono state inviate oggi (la Regione ha 48 ore per trasmettere le domande all’INPS). L’INPS avrà l’importante compito a sua volta di provvedere a visionare le stesse e procedere con i pagamenti.

La Regione si è impegnata a raggruppare una task force attiva anche nel weekend. Però la mole di lavoro sembra considerare che i soldi possano arrivare prima del 15 aprile.

Il dubbio dei Consulenti del Lavoro sono quantomai confermate, senza contare che Abi ha firmato un accordo con le parti sociali. Sempre per l’anticipo della cassa integrazione e anche questo ci fa pensare che gli stessi fautori. E della misura che abbiano in realtà dubbi sulla possibilità di pagare la cassa integrazione entro la metà del mese.

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