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Bonus scuola 100 euro, a chi spetta a febbraio?

E’ in arrivo un premio fino a 100 euro in busta paga nel mese di febbraio per il personale della scuola, chiamato bonus scuola 100 euro.

Parliamo di un bonus che è stato previsto dal Cura Italia ed è rivolto a:

  • Docenti;
  • Personale Ara;
  • Dsga;
  • Dirigenti scolastici.

“Il premio – come ha precisato il Ministero – spetta a coloro che hanno prestato servizio in presenza nel periodo di massima allerta per l’emergenza epidemiologica, ovvero a marzo 2020”.

E quindi, non spetterà nulla alle persone che nel mese di marzo hanno svolto la propria attività lavorativa in telelavoro o in smart working.

E di conseguenza sono stati assenti per altre motivazioni (ferie, malattia, permessi retribuiti o non retribuiti, congedi, ecc.).

Quali sono i requisiti del bonus scuola 100 euro?

Questo bonus della somma massima di ben 100 euro sarà di diritto ai titolari di redditi di lavoro dipendente con reddito inferiore ai 40 mila euro.

Questo numero non equivarrà a tutti in quanto il decreto stabilisce che bisogna calcolarlo in base al numero di giorni i lavoro che sono stati svolti in sede nel predetto mese.

Chi ha stabilito questi requisiti? E’ proprio l’articolo 63 del decreto Cura Italia e in particolar modo il comma 2, che prevede che:

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“Ai titolari di redditi di lavoro dipendente di cui all’articolo 49, comma 1, del testo unico delle imposte sui redditi approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, che possiedono un reddito complessivo da lavoro dipendente dell’anno precedente di importo non superiore a 40.000 euro spetta un premio, per il mese di marzo 2020, che non concorre alla formazione del reddito, pari a 100 euro da rapportare al numero di giorni di lavoro svolti nella propria sede di lavoro nel predetto mese“.

A chi spetta il Bonus scuola 100 euro?

Saranno in grado di beneficiare del bonus tutti i lavoratori del personale scolastico che hanno lavorato in presenza a marzo 2020.

È rivolto a:

  • Docenti;
  • Personale Ata;
  • Dsga e dirigenti scolastici.

Però non spetterà per i giorni in cui il lavoratore non ha svolto la sua attività lavorativa in sede però a distanza, per colui che ha beneficiato delle ferie o della malattia, ed anche chi ha usufruito di permessi retribuiti o di congedi.

Bonus scuola a marzo, come capire l’importo spettante:

Per essere in grado capire meglio la somma spettante bisogna utilizzare il rapporto tra i giorni di presenza in sede (indipendentemente dal numero di ore prestate) effettivamente lavorati nel mese di marzo 2020 e quelli lavorabili, che sono:

  • 22 se la settimana lavorativa è articolata su 5 giorni (lun-ven);
  • 26 se la settimana lavorativa è articolata su 6 giorni (lun-sab).
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Il premio verrà, di conseguenza, rapportato ai giorni che sono stati effettivamente lavorati considerando che i 100 euro spettano solo a chi ha lavorato 22 giorni per settimana articolata su 5 giorni e 26 giorni per settimane lavorativa su 6 giorni.

Invece per quanto riguardi tutti gli altri, l’importo spettante sarà rimodulato sui giorni effettivamente lavorati.

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