Sommario
Il bonus 100 euro in busta paga verrà emesso alle persone che hanno lavorato durante questo periodo di emergenza sanitaria.
Questi includono i dipendenti del settore pubblico e di quello privato, però verranno escluse le persone che hanno usufruito dello smart working.
Inoltre bisogna sottolineare che per poterne usufruire esiste un limite reddituale al provvedimento. Bisogna avere un reddito da lavoro dipendente che sono superi i 40 mila euro.
Il bonus 100 euro non potrà arrivare automaticamente in busta paga nel caso in cui, nel periodo 2019-2020 si abbia cambiato il datore di lavoro.
Però bisognerà fare un’autodichiarazione in cui lo si dichiari, da poter girare al proprio datore di lavoro.
Da leggere: Bonus 800 euro Inps: requisiti reddito aprile – Decreto maggio 2020
Bonus 100 euro in busta paga: le caratteristiche
Molto importante sottolineare che il bonus 100 euro in busta paga verrà addizionato al già molto popolare bonus 600 euro. Che in qualsiasi momento dovrebbe lievitare a ben 800 euro nei prossimi giorni.
Per poter venire in soccorso alle persone con più necessità, il governo ha deciso di adottare queste misure, che partono dal bonus fino alla cassa integrazione.
Va inoltre aggiunto il fatto che, la medesima cassa integrazione ha subito molti ritardi, e ad oggi non si ha ancora la certezza che venga prorogata oppure no.
Quali sono i requisiti per poter richiedere il bonus 100 euro in busta paga?
Il premio potrà essere richiesto dai lavoratori che sono rimasti in sede durante il mese di marzo. Per il bonus, è importante ricordarlo, sarà necessario fare un’esplicita richiesta, e di conseguenza non arriverà in automatico.
Nel caso in cui il bonus del mese di marzo non vi è stato inserito nella busta paga del mese di aprile allora la somma potrà essere pagata entro la fine delle operazioni di conguaglio di fine anno.
Uno dei requisiti fondamentali che deve possedere un lavoratore, è quello di avere un reddito che sia inferiore al 40.000 euro all’anno.
Bisognerà fare un’autodichiarazione che poi dovrà essere consegnata al proprio datore di lavoro.
All’interno di essa bisognerà attestare che si abbia lavorato nel corso dell’emergenza coronavirus. Le persone che invece che sono state in grado di usare lo smart working sono esclusi dalla richiesta.
E’ fondamentale ricordare, dunque che, dal punto di vista fiscale il bonus non concorre alla formazione del reddito di lavoro dipendente, in quanto si tratta di un importo privo di tasse. Perciò, si può affermare che il dipendente non dovrà pagare l’Irpef in quanto si tratta di un importo netto e non lordo.
Da leggere: Reddito di emergenza 2020: Confermato nel decreto di Maggio!
A chi spetta il Bonus 100 euro in busta paga?
Il Bonus 100 euro in busta paga spetterà ai lavoratori dipendenti. Poco importa se siano lavoratori a tempo pieno oppure part time. In quest’ultimo caso l’importo però verrà proporzionato alle ore effettive di lavoro.
(8 ore = 100 euro; 4 ore = 50 euro ecc..).
E’ molto importante che il lavoratore che è stato assunto durante il 2019 autocertifichi la presenza dei limiti reddituali previsti dalla norma.
Per quanto riguarda i datori di lavori, come sostituti d’imposta, saranno in grado di recuperare il bonus versato in busta paga grazie all’istituto della compensazione orizzontale. (art.17 del decreto legislativo n. 241 del 1997) Senza il bisogno di trasmettere preventivamente la dichiarazione dalla quale emergerebbe il relativo credito.
Il bonus in busta paga dovrà essere riproporzionato in base al numero di giorni di lavoro svolti nella sede di lavoro, prima della cessazione. Nel caso in cui il lavoratore ha dato le proprie dimissioni durante il mese di marzo 2020.
La cifra esatta del bonus si può ottenere dividendo l’importo di 100 euro per i giorni lavorabili del mese – secondo quanto previsto dal contratto di lavoro – e moltiplicando il risultato per i giorni effettivamente lavorati secondo le indicazioni sopra menzionate.
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Bonus 100 euro è già stato inserito nel decreto Cura Italia?
Il bonus 100 euro in busta paga è stato approvato con il Decreto Cura Italia. Invece per quanto riguarda la mensilità di aprile bisogna aspettare che il Governo approvi il Decreto Aprile, la cui definizione è stata rimandata ai primi giorni di maggio.
Una delle difficoltà maggiori è la necessità di trovare i fondi per poter fornire una copertura economica. Cosa molto difficile in questo momento.
Numerosi ministri hanno già provveduto ad annunciare una una serie di provvedimenti, ed infatti il testo definitivo del decreto Aprile sarebbe quasi pronto.
Quindi il bonus 100 in busta paga sarà rinnovato anche a maggio?
Il premio era stato previsto solo per il mese di marzo ed erogato ad aprile, però potrebbe essere prolungato anche per il mese di maggio.
Però, in questo momento, si dovrebbe solamente aspettare la pubblicazione del Decreto Aprile (che a questo punto sarebbe più corretto chiamare decreto Maggio), e vedere se sia stato confermato.
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