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Lettera di invito per stranieri 2022: Tutto ciò che devi sapere

La Lettera di invito per stranieri 2022, In questa piccola guida vi forniamo tutte le informazioni necessarie per poter redigere e inviare la vostra lettera di invito ai vostri amici e cari in tutto il mondo!

Che cos’è la lettera di invito per stranieri 2022?

La lettera d’invito per stranieri 2022 è un documento con il quale il cittadino straniero regolarmente soggiornante in Italia o il cittadino italiano può invitare un amico o un parente per venire in Italia e soggiornare per un breve periodo sul suolo italiano.

In questa lettera il dichiarante deve indicare chi si occuperà del vitto, dell’alloggio, e delle eventuali cure mediche.

Inoltre deve anche assicurare il rientro in patria della persona o delle persone che ha invitato.

Cosa deve contenere la lettera d’invito per stranieri 2022?

Oltre alle informazioni sopraindicate la legge stabilisce che essa deve contenere:

  • I dati della persona che ospita;
  • I dati della persona o delle persone ospitate;
  • L’indirizzo dove si trova l’abitazione di chi ospita;
  • Il periodo di soggiorno;
  • Il motivo di soggiorno.

Come si fa lettera di invito?

Prima di tutto dovete verificare se l’amico che intendete ospitare proviene da uno stato che prevede un visto ingresso per l’Italia o meno.

Esistono infatti dei paesi i cui cittadini sono esenti dal visto d’ingresso per breve durata, ossia inferiore a 90 giorni. I cittadini di questi paesi sono esenti da visto per brevi soggiorni:

  • Albania,
  • Andorra,
  • Antigua e Barbuda,
  • Argentina,
  • Australia,
  • Bahamas,
  • Barbados,
  • Bosnia-Erzegovina,
  • Brasile,
  • Brunei,
  • Canada,
  • Cile,
  • Colombia,
  • Corea del Sud,
  • Costa Rica,
  • Croazia,
  • Dominica,
  • El Salvador,
  • Ex-Repubblica Iugoslava di Macedonia (FYROM),
  • Emirati Arabi Uniti,
  • Georgia,
  • Giappone,
  • Grenada,
  • Guatemala,
  • Honduras,
  • Hong Kong,
  • Isole Salomone,
  • Israele,
  • Kiribati,
  • Malesia,
  • Macao,
  • Marianne del Nord,
  • Marshall,
  • Mauritius,
  • Messico,
  • Micronesia,
  • Monaco,
  • Montenegro,
  • Nicaragua,
  • Nuova Zelanda,
  • Palau,
  • Panama,
  • Paraguay,
  • Perù,
  • Saint Kitts e Nevis,
  • Samoa,
  • Santa Lucia,
  • Serbia,
  • Seychelles,
  • Singapore,
  • Stati Uniti,
  • St. Vincent e Grenadine,
  • Taiwan,
  • Timor Est,
  • Tonga,
  • Trinidad,
  • Tobago,
  • Tuvalu,
  • Ucraina,
  • Uruguay,
  • Vanatu,
  • Venezuela.
Da leggere:  Autocertificazione nel nuovo Dpcm: Come e quando usarla

Se il vostro amico ha bisogno di un visto d’ingresso,  potrete inviare la lettera al cittadino straniero e sarà sua cura portarla all’Ambasciata Italiana o al Consolato d’Italia presente nel suo paese, per ottenere il visto d’ingresso per turismo.

Alcune Ambasciate accettano la lettera d’invito a norma di autocertificazione senza firma autenticata, solo allegando la fotocopia della Carta d’Identità del dichiarante; altre invece richiedono la firma autenticata (resa presso l’ufficio Anagrafe).

Alla lettera d’invito vanno allegati anche altri documenti che sono:

  1. fotocopia della dichiarazione dei redditi dell’ospitante;
  2. fotocopia del contratto di affitto o del rogito, relativi all’abitazione che accoglierà l’ospitato.

Se l’ospitato non è in grado di dimostrare le risorse economiche necessarie per il soggiorno in Italia, l’ospitante può garantire tali risorse economiche tramite una fideiussione bancaria o un deposito a titolo cauzionale o ancora una polizza fideiussoria intestati alla persona invitata, stipulata presso una qualsiasi banca o assicurazione. L’ammontare delle risorse economiche garantite varia in base al numero di giorni che l’invitato intende trascorrere in Italia.

Che cos’è una fideiussione bancaria?

Si sente molto spesso parlare di fideiussione, in particolare di fideiussione bancaria. Se non hai mai sentito questo termine o non ne conosci il significato potresti quindi trovarti in difficoltà nel caso in cui ci si trovasse di fronte ad esso. Andremo quindi a spiegarti cos’è la fideiussione bancaria, il suo utilizzo e tutto ciò che c’è da sapere al riguardo.

La fideiussione bancaria altro non è che una sorta di garanzia legale stipulata a fronte di un pagamento, una polizza assicurativa che va a coprire gli interessi del creditore nel caso di mancato pagamento da parte del soggetto debitore.

Nel caso di una fideiussione bancaria, è la banca che firma un impegno nel quale andrà a pagare essa stessa un debito, nel caso in cui il debitore non avesse più la possibilità di saldare il totale.

Da leggere:  Come richiedere il codice fiscale per un neonato?

Così facendo, è la banca che, in caso di pagamento di un debito verso terzi, diventa il soggetto fideiussore.

Quali sono i requisiti necessari?

Al momento della richiesta di una fideiussione, l’istituto di credito di riferimento effettuerà tutti i controlli nei confronti del debitore, in modo da capire se quest’ultimo è in grado di assolvere al proprio debito. Nel caso in cui il sottoscrivente sia rappresentato da una persona fisica, la persona in questione dovrà portare alla banca i seguenti documenti:

  • Documento d’identità;
  • Codice fiscale;
  • Ultime due buste;
  • Visura camerale;
  • Modello unico, 730 o CUD;
  • Recapiti telefonici.

Se, invece, si tratta di una persona giuridica, i documenti richiesti sono:

  • Documento d’identità dell’Amministratore dell’azienda;
  • Codice Fiscale dell’Amministratore;
  • Ultimi due bilanci aziendali;
  • Situazione contabile corrente;
  • Stato patrimoniale;
  • Modello unico.

Una volta fatta la fideiussione bancaria, la ricevuta della o del deposito a titolo cauzionale o la polizza fideiussoria, devono essere inviate alla persona interessata che dovrà presentare la richiesta di visto all’ambasciata o consolato italiano all’estero.

Dopo aver ottenuto il visto il cittadino invitato arriva in Italia e, a questo punto, il titolare dell’alloggio compila la dichiarazione di ospitalità, come per tutti gli altri cittadini stranieri ospitati (la dichiarazione va presentata, all’ufficio di Polizia Locale, entro 48 ore dall’arrivo dello straniero (art.7 T.U. immigrazione).

Tabella mezzi dii sussistenza:

In questa tabella vi riportiamo i valori fissati dalle autorità italiane per ottenere un visto d’ingresso per l’Italia.

Classi di durata dei viaggio Un partecipante Due o più partecipanti
Da 1 a 5 giorni quota fissa complessiva 269,60 euro 212,81 euro
Da 6 a 10 giorni quota a persona giornaliera 44,93 euro 26,33 euro
Da 11 a 20 giorni quota fissa 51,64 euro 25,82 euro
Quota giornaliera a persona 36,67 22,21 euro
Oltre i 20 giorni quota fissa 206, 58 euro 118,79 euro
quota giornaliera a persona 27,89 euro 17,04 euro

C’é da dire che questi valori non valgono per tutte le tipologie di visto. Le seguenti quote valgono per i seguenti visti:

  • Visto per affari;
  • Visto cure mediche;
  • Visto per gara sportiva;
  • Visto per motivi religiosi;
  • Visto per motivi di studio;
  • Visto per motivi di transito;
  • Visto di turismo.
Da leggere:  Visto turistico per la Germania

Scaricare la lettera di invito per stranieri pdf:

In questo paragrafo vi lasciamo un link diretto per scaricare la lettera di invito pdf:

CLICCA QUI per scaricarlo

E’ sempre utile verificare la documentazione richiesta da ogni Ambasciata italiana visionandone il sito. I siti di tutte le ambasciate italiane si trovano all’indirizzo Internet www.esteri.it (rappresentanze diplomatiche).

Cosa fare quando il tuo ospite arriva in Italia con il visto turistico per l’Italia:

Appena il tuo ospite arriva in Italia verifica che, se arriva da Stati non Schengen, il timbro che la polizia di frontiera appone sul passaporto/visto vale come dichiarazione di presenza.

Se la persona è ospitata in una casa privata, entro 48 ore deve essere data comunicazione alla Polizia (legge antiterrorismo). Mentre se la persona viene ospitata in hotel, nessun problema perché l’hotel procede a fare la segnalazione alla polizia.

Procedura per dichiarazione di ospitalità per stranieri:

Se stai ospitando una persona a casa tua, devi darne comunicazione alla Polizia Locale. La comunicazione è obbligatoria solo nei seguenti due casi:

  • Se ospiti uno straniero extracomunitario. In questo caso devi comunicarlo alla Polizia anche se lo ospiti per un solo giorno;
  • Se ospiti un italiano per più di 30 giorni.

Di seguito trovi il modello di comunicazione da scaricare, compilare e presentare alla Polizia. Puoi presentarla recandoti di persona presso la Questura, oppure inviarla tramite raccomandata A/R. Devi consegnare o inviare la comunicazione entro 48 ore dall’arrivo dell’ospite.

Documenti per dichiarazione ospitalità stranieri:

L’ospitante deve fornire al cittadino extracomunitario una dichiarazione di ospitalità, contenente i seguenti dati:

  • Dati del dichiarante (nome e cognome, data e luogo di nascita, residenza);
  • Dichiarazione di fornitura alloggio;
  • Dati del cittadino extracomunitario ospitato;
  • La dichiarazione che sei proprietario o affittuario dell’immobile;
  • La tua firma.

In allegato alla dichiarazione occorrono i seguenti documenti:

  • Fotocopia del documento di identità dell’ospitante;
  • Fotocopia dell’atto di proprietà o del contratto di locazione dell’immobile.

Quando ospiti qualcuno in casa tua, devi darne comunicazione alla Polizia Locale (Questura) se:

  • Stai ospitando uno straniero o apolide.
  • Stai ospitando un cittadino italiano; in tal caso la comunicazione è necessaria solo se il soggiorno in casa tua dura più di 30 giorni, altrimenti non è necessaria.

Modulo dichiarazione di ospitalità per stranieri pdf :

Potete scaricare il modulo dichiarazione di ospitalità  Clicka qui.

Aumentano i costi di rilascio dei visti di ingresso di breve durata:

Dal 2 febbraio 2020 è entrata in vigore la riforma del codice di visti di ingresso per soggiorni brevi nell’Unione Europea. Le nuove disposizioni prevedono, tra l’altro, l’aumento delle tariffe per il rilascio dei visti per turismo o affari per l’Area Schengen.

In particolare, il costo standard passa da 60 a 80 euro mentre passa da 35 a 40 euro per i richiedenti con età compresa dai 6 ai 12 anni, rimangono esclusi dal pagamento i minori di 6 anni, studenti e ricercatori.

 

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