Cittadinanza Italiana

Le modifiche del decreto sicurezza in materia di cittadinanza: Le novità 2020

Le modifiche del decreto sicurezza in materia di cittadinanza sono state considerate dalla ActionAid.

Secondo l’associazione internazionale, impegnata in diversi progetti internazionale e nazionali a sostegno dei diritti fondamentali dell’uomo,” i Decreti sicurezza non rompono con l’approccio securitario“.

Sul tema della cittadinanza, invece, “l’atteggiamento risulta non riformatore”. 

Le modifiche del decreto sicurezza in materia di cittadinanza:

Il Consigli dei Ministri,, ha approvato ieri le modifiche riguardanti il Decreto di Sicurezza fortemente voluto dall’ex Ministro dell’interno Matteo Salvini.

Sono state fissate delle nuove regole per quanto riguarda:

  • Il tema delle sanzioni relative al divieto di transito delle navi nel mare territoriale;
  • Il tema della convertibilità dei permesso di soggiorno rilasciati per altre ragioni in permessi di lavoro;
  • Il tema della protezione internazionale;
  • Il tema della sicurezza pubblica (Daspo urbano);
  • Il tema della del razzismo (Norma Willy);
  • Il tema delle carceri;
  • Il tema della cittadinanza.

Per quanto riguarda il tema della cittadinanza, molte sono state le critiche sulle decisioni del Consiglio del Ministri.

Il precedente decreto salvini allungava i tempi per l’ottenimento per gli stranieri naturalizzati in Italia, portandoli da due a quattro anni.

Mentre invece con le modifiche del Consiglio dei Ministri, i tempi si riducono a tre anni.

Da leggere:  Controllo pratica cittadinanza k10 c step by step

Poiché il decreto sicurezza non è retroattivo, gli stranieri che hanno fatto o che faranno la richiesta di cittadinanza italiana prima della sua approvazione dovranno aspettare quattro anni come stabilito dal vecchio Decreto sicurezza voluto da Salvini.

Cosa succederà nei prossimi mesi?

Le modifiche del decreto sicurezza in materia di cittadinanza – Si tratta ancora di una bozza che può subire delle ulteriori modifiche.

Il nuovo decreto immigrazione è strutturato in dodici articoli e dovrà essere convertito in legge dal parlamento.

Secondo Massimo Ungaro, deputato di Italia Viva eletto nella circoscrizione Estero.-Europa, il parlamento provvederà ad eseguire sicuramente delle modifiche al decreto immigrazione per migliorarlo e far compiere all’Italia un passo avanti per modernizzarsi.

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