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Coronavirus: Reddito di cittadinanza per tutti! | Stranieri d’Italia

Reddito della cittadinanza per tutti – ecco la soluzione pensata per tutelare le famiglie e lavoratori dalle conseguenze economiche del Coronavirus.

Già nel Cura Italia il governo aveva varato diverse misure per far fronte l’emergenza, dai bonus come i 600 euro per i titolari di partita iva e autonomi ai voucher, come voucher baby sitter. 

In caso l’emergenza continui per altre 2-3 settimane, le decisioni prese dal governo e pubblicate nel decreto del 16 marzo, potrebbero non essere sufficienti. 

Ecco perchè si è pensato di offrire un ulteriore sostegno economico, ovvero allargare a tutti il reddito di cittadinanza.

Tridico: invoca il reddito di cittadinanza per tutti 

“Se se posso aggiungere una riflessione da economista, avrei preferito un Reddito di cittadinanza allargato a tutti, senza le condizionalità di quello esistente. Una sorta di basic income, un reddito di base”. Così ha affermato il Presidente dell’Inps, Pasquale Tridico. 

Secondo lui, per fare domanda del sostegno, sarebbe opportuno rendere meno restrittivi i requisiti economici. In questo modo sarà possibile estendere e riconoscere il reddito di cittadinanza ad un maggior numero di famiglie. 

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Chi può ricevere il reddito di cittadinanza?

Lo scopo, come ha affermato il Presidente dell’Inps è quello di estendere il reddito di cittadinanza a tutte le famiglie. In particolare le famiglie che stanno pagando maggiormente le conseguenze economiche del Coronavirus. 

Il tutto, però, dipenderà dalla volontà del Governo, dalla sua decisione finale, ma soprattutto dalle risorse che dispone e che verranno messe in campo nei prossimi giorni. 

Infatti, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha spiegato che il decreto Cura Italia è solo l’inizio dei sostegni offerti dallo Stato alle famiglie più bisognose. Ad aprile ci sarà un nuovo decreto con ulteriori investimenti per lavoratori e famiglie.

Arriveranno risorse dalla Banca Centrale Europea, che serviranno al finanziamento delle misure che verranno decise dal Governo. 

Come ha spiegato l’economista Andrea Fumagalli al “Manifesto”, è “una riforma fiscale progressiva nel medio-lungo termine”. Una misura che servirebbe anche per “correggere e integrare l’estensione delle varie forme di cassa integrazione”.

Uno strumento che andrebbe a vantaggio sia di chi è disoccupato (e per il quale al momento non sono previsti sostegni) che di coloro che hanno subito una perdita di guadagni a causa della crisi, con il loro reddito che verrebbe integrato fino al raggiungimento della soglia prevista dalla misura.

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Questa operazione può essere fatta, da subito, con il prossimo maxi-decreto che arriverà ad aprile.

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Reddito di cittadinanza europeo, cos’è e come funziona?

Simile ma diverso dal reddito di cittadinanza riconosciuto in Italia, è il reddito di cittadinanza europeo. 

È una possibilità da prendere in considerazione per rilanciare l’economia dopo la crisi dettata dalla diffusione del Coronavirus. È Pino Arlacchi che parla di questa possibile misura, riportando il suo funzionamento e i vantaggi che comporterebbe.

Questa proposta è simile al progetto Helicopter money, offerto dal governo di Hong Kong, col quale si è cercato di rilanciare l’economia del Paese.  Tale progetto equivale a 10.000 dollari di HK, ovvero 1.180,00€, in contanti a ciascuno dei sette milioni di residenti.

Di conseguenza, la proposta di un reddito di cittadinanza europeo consisterebbe nel riconoscimento di una somma consistente che la BCE (Banca Centrale Europea) andrebbe ad erogare direttamente nelle tasche dei cittadini (maggiorenni) degli Stati membri.

Ma quanto costerebbe una tale misura?

Grazie al reddito di cittadinanza europeo verrebbero erogati 500 euro mensili. In questo modo ci sarebbe un costo totale di circa 1.500 miliardi di euro ogni anno (se si considerano solamente i 275 milioni di adulti dell’Eurozona iscritti alle liste elettorali).

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Così ha spiegato l’economista dell’Università di Oxford, John Muellbauer.

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