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Conte svela come sarà il Natale 2020!

Giuseppe Conte ha annunciato in una videoconferenza all’Assemblea di Anci:

“Sarà un Natale 2020 sobrio, senza veglioni o baci e abbracci, altrimenti tutto questo potrebbe essere pagato a gennaio con un aumento dei contagi e dei decessi”.

“In questo momento nessuno può dirci come sarà la situazione a Natale – ha sottolineato il premier – Dovremo arrivare in prossimità e dosare gli interventi, noi ci stiamo preparando a vari scenari”.

A prescindere da come evolverà la situazione sanitaria in Italia, dobbiamo comunque “predisporci a passare le festività in maniera più sobria: no a baci, abbracci, veglioni e festeggiamenti”.

“Una settimana di socialità scatenata significherebbe pagare a gennaio un innalzamento brusco della curva, sarebbe folle”.

Ha poi concluso il Premier facendo intendere ciò che potrebbe essere l’azione decisa dal governo per regolamentare il periodo delle Feste.

Per Conte sarà un Natale sobrio:

All’interno dell’ondata della pandemia da Covid-19, si sono registrati ben 753 morti, ricordando purtroppo i numeri del mese di marzo.

Il Governo è diviso in due, in quanto da un lato sono presenti esigenze sanitarie dato il periodo difficile.

Però d’altro canto ci sarà sempre la consapevolezza che eccessive misure restrittive causerebbero ulteriori danni ad un’economia già moribonda per colpa della pandemia.

Come precedentemente  sottolineato da Conte nessuno saprà come sarà la situazione sanitaria in Italia sotto il periodo delle Feste.

Da leggere:  Isee per Assegno unico figli: quanto spetterà nel 2021

Però a Palazzo Chigi appare scontato che stiano da tempo ragionando sul come comportarsi.

Vari esperti lanciano l’allarme di come, un eccessivo allentamento della guardia sotto le feste, potrebbe portare poi nei primi mesi del 2021 a una terza ondata vista l’alta probabilità di nuovi focolai, un po’ come successo in estate.

La tempistica delle più recenti misure prese, con le Regioni divise nelle tre zone di rischio, non sarebbero casuali ma tese a far rientrare nelle prossime settimane l’emergenza così da avere meno pressione sotto Natale.

E’ sempre presente la speranza che nel periodo delle festività non ci siano più zone rosse o arancioni, con la curva epidemiologica che a riguardo starebbe dando dei segnali incoraggianti anche se è ancora presto per essere ottimisti.

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