Cassa Integrazione autonomi: 800 euro confermati per i lavoratori!
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Introdotta finalmente anche la cassa integrazione autonomi per i lavoratori.
Questa è stata chiamata Iscro, Indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa (Iscro) ed adesso rimarrà valida solamente per gli autonomi della gestione separata dell’Inps.
Nonostante la ministra del Lavoro Nunzia Catalfo aveva annunciato precedentemente l’intenzione di estenderlo presto anche ai professionisti degli ordini.
Come funziona la cassa integrazione autonomi?
Verrà introdotta nel 2021 fino al 2023, solo sperimentalmente.
Viene previsto un assegno tra i 250 e 800 euro al mese per la durata di sei mesi, per coloro che abbiano subito perdite fino al 50% nei tre anni precedenti.
E dovranno non aver dichiarato un reddito superiore ai 8.145 euro.
Saranno in grado di richiederlo le partite Iva aperte da almeno 4 anni.
Potrà essere richiesta una volta sola durante il triennio e non sarà cumulabile con il Reddito di cittadinanza.
L’Inps sarà incaricato di gestire l’aspetto pratico della misura.
Tuttavia sarà proprio l’ente previdenziale ad effettuare i pagamenti dell’Iscro.
Quali sono i requisiti per la cassa integrazione autonomi?
La cassa integrazione autonomi verrà riconosciuta ai soggetti che presentano i seguenti requisiti:
- Non sono titolari di trattamento pensionistico diretto e non sono assicurati presso altre forme previdenziali obbligatorie;
- Non sono beneficiari di Reddito di cittadinanza;
- Hanno prodotto un reddito di lavoro autonomo, nell’anno precedente la presentazione della domanda, inferiore al 50% della media dei redditi da lavoro autonomo conseguiti nei tre anni precedenti l’anno anteriore la presentazione della domanda;
- Hanno dichiarato nell’anno precedente alla presentazione della domanda un reddito non sia superiore a 8.145 euro;
- Sono in regola con la contribuzione previdenziale obbligatoria;
- Sono titolari di partita Iva attiva da almeno quattro anni alla data di presentazione della domanda.
Autonomi, esonero dai contributi previdenziali:
E’ stato aperto il fondo dal valore di 1 miliardo di euro nel 2021, per poter essere esonerati dai contributi previdenziali dei lavoratori autonomi e dai professionisti.
Nel caso si avesse percepito una somma inferiore ai 50 mila euro, non dovranno versare i contributi previdenziali.
Solo però se si ha registrato un calo di fatturato nel 2020 superiore al 33% dell’anno precedente.
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