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Bonus da 100 euro in busta paga gennaio: E riforma IRPEF

Bonus da 100 euro in busta paga gennaio, Come già annunciato precedentemente da parte del governo, si ha l’intenzione di rivedere le aliquote, però non è ancora chiaro.

Sarebbero due le proposte presenti sul tavolo.

Come sarà la riforma dell’Irpef?

Si dovrebbero ridurre da 5 a 4 le aliquote, accorpando inoltre quelle centrali del 38% e del 41% sui redditi compresi tra 28 e 55 mila euro e tra 55 e 75 mila euro in una nuova aliquota al 36%.

Però, i primi sarebbero i redditi medi a beneficiarne se fosse veramente così.

Il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri avrebbe una preferenza per il modello tedesco, che prevede un’aliquota variabile progressiva tra il 14 e il 42%.

Ciò per i redditi che vanno dai 9.001 euro ai 54.949 euro.

Bonus da 100 euro in busta paga gennaio:

Però molto probabilmente nella successiva legge di bilancio, sarà confermato il taglio del cuneo fiscale.

Nonostante si preveda che i tempi siano più lunghi.

Per essere in grado di confermare il taglio del cuneo fiscale, si necessita della somma di circa 3 miliardi di euro. Soldi che però sono già stati trovati.

Non varierà il bonus 100 euro in busta paga per coloro che percepiscono un somma inferiore di 28 mila euro all’anno.

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Verrà poi confermato anche per l’anno prossimo, la cui somma resterà la medesima.

Il bonus cashback:

Un’ulteriore bonus della cifra di ben 3000 euro, si prevede per coloro che pagano con bancomat oppure carta di credito con il Bonus da 100 euro in busta paga gennaio.

E attuare il rimborso fino a 300 euro, che equivale al 10% della spesa massima, che però deve raggiungere la somma di 3 mila euro.

Però come sottolineato dal premier si tratta solamente di un’ipotesi.

Un bonus che non vede limiti di spesa e di settori di prodotti comprati, che solamente come unico requisito una soglia di 100 transazioni da fare nel 365 giorni dell’anno.

Spetterà alle 100 mila  persone che faranno il numero più alto di pagamenti in maniera elettronica.

Ovvero con:

  1. Carta di credito o di debito;
  2. Bancomat;
  3. Bonifico bancario postale o app.

A prescindere dall’importo delle transazioni.

Il cashback prevede dunque un rimborso del 10% della spesa effettuata, fino ad un massimo di 3 mila euro (quindi 300 euro).

A gennaio debutta anche l’assegno unico:

E’ oramai quasi certa l’introduzione, partendo dal primo gennaio del 2021 dell’assegno unico per le famiglie.

Ciò dovrebbe avere un costo, in teoria di circa, 25 miliardi di euro.

Andrà a sostituire tutti i bonus esistenti a favore delle famiglie, in un assegno unico di 2-3000 euro per ogni figlio di età minore di 21 anni.

Da leggere:  Domanda Aumento pensione invalidità: ecco la richiesta di ricostituzione

La somma cambierà al variare dell’Isee.

Mancherebbero in teoria oltre 10 miliardi provenienti dagli altri sussidi per la famiglia.

Soldi che potrebbero arrivare dal Recovery Fund.

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