Permesso di soggiorno per sfruttamento lavorativo, come funziona?
Denunciare il lavoro in nero in cambio del permesso di soggiorno!
Sommario
Permesso di soggiorno per sfruttamento lavorativo: Le vittime di grave sfruttamento lavorativo sono in maggioranza uomini, stranieri, sia celibi, sia sposati, con un’età compresa fra i 31 e i 40 anni. Un parte consistente degli immigrati ha contratto un debito per poter lasciare il proprio Paese.
Capita spesso che i lavoratori siano truffati, nel senso che dopo aver svolto l’attività richiesta non riescano a percepire nessun salario. I datori fanno leva sulla condizione di irregolarità dei lavoratori.
Cos’è il permesso di soggiorno per sfruttamento lavorativo?
Il Testo unico sull’immigrazione prevede che nelle ipotesi di particolare sfruttamento lavorativo di cui al comma 12-bis del medesimo decreto legislativo.
Rilasciato dal Questore, su proposta o con il parere favorevole del procuratore della Repubblica, allo straniero che abbia presentato denuncia e cooperi nel procedimento penale instaurato nei confronti del datore di lavoro, un permesso di soggiorno (art. 22, commi 12 quater e quinquies del D.Lgs. n. 286/1998).
Questo permesso di soggiorno permette di lavorare in Italia e, alla scadenza, può essere convertito in permesso di soggiorno per lavoro subordinato o autonomo.
I lavoratori extraUE hanno, quindi, maggiore interesse a denunciare i datori di lavoro e a collaborare nel procedimento penale instaurato nei loro confronti.
Come funziona il permesso di soggiorno per sfruttamento lavorativo?
A seguito delle novità introdotte dal decreto Sicurezza al Testo Unico dell’immigrazione, i lavoratori extracomunitari occupati senza regolare permesso di soggiorno e sottoposti a particolare sfruttamento lavorativo, possono avere un permesso di soggiorno dopo aver presentato denuncia e cooperi nel procedimento penale instaurato nei confronti del datore di lavoro.
Qesto permesso di soggiorno:
- Ha la durata di sei mesi e può essere rinnovato per un anno, o per il maggior periodo occorrente alla definizione del procedimento penale;
- Consente di svolgere attività lavorativa;
- Può essere convertito in permesso di soggiorno per lavoro o per motivi familiari
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Il datore di lavoro che fa lavorare in nero uno straniero irregolare cosa rischia?
Come recentemente sostenuto dalla Corte di Cassazione, quando il prestatore di lavoro è uno straniero senza regolare permesso di soggiorno il datore di lavoro commette un vero e proprio reato.
Quindi, per chi assume un lavoratore extracomunitario irregolare, ovvero senza regolare permesso di soggiorno, scattano sia le sanzioni penali che quelle amministrative.
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