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Per ottenere la pensione di vecchiaia occorre avere 67 anni e aver versato 20 anni di contributi. Ma ciò potrebbe non bastare.
La pensione richiede il compimento dei 67 anni e di aver 20 anni di contributi.
Per molti a si pensa che bastino questi due requisiti per ottenere la pensione di vecchiaia.
Pensione: come sono i 20 anni di contributi?
Bisogna chiarire che i 20 anni di contributi devono soddisfare la richiesta per far sì che si possa andare in pensione a 67 anni.
La norma stabilisce che devono esserci almeno 5 anni di contributi effettivi, ovvero, obbligatori.
Devono essere versati dal datore di lavoro per chi è dipendente o da se stessi per lavoratori autonomi.
Ricapitolando, per poter ottenere la pensione a 67 anni, devono essere versati 5 anni di contributi obbligatori che insieme a quelli figurativi danno il risultato dei 20 anni.
In caso non ci fossero i 5 anni obbligatori, bisogna aspettare ad andare in pensione finché non la si raggiunge.
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Pensione: può dipendere dallo stipendio?
Per chi ha lavorato prima del 1 gennaio 1996, non occorrono altri requisiti per avere la pensione a 67 anni.
Basterebbe, in questo caso, aver 67 anni e aver i 20 anni di contributi, che abbiano al loro interno i 5 anni obbligatori.
Invece, per chi avesse iniziato dopo il 1 gennaio 1996, c’è un altro requisito, ovvero che al momento dell’entrata al pensionamento, il beneficiario abbia maturato un assegno di pensione 1,5 volte più grande dell’assegno sociale.
Per il 2020 l’assegno di pensione non può essere sotto i 689,74 euro.
Questo calcolo però cambia in base alle retribuzioni avute durante il periodo lavorativo, ed ad esempio che chi avesse lavorato part-time, riceveranno meno in quanto gli stipendi di questi sono inferiori a 600 euro.
Dunque, per questi ultimi, i 20 anni di contributi possono non bastare per poter andare in pensione a 67 anni.
Per coloro può esserci un ritardo che può arrivare anche fino al 71 anni ( recuperando i 5 anni di contributi obbligatori).
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