Economia

Domanda del Decreto Sostegno 2021 dal 30 marzo: cosa c’è da sapere

Domanda del Decreto Sostegno 2021 dal 30 marzo.

L’Agenzia delle Entrate ha sottolineato il fatto che venga riconosciuto “un contributo a fondo perduto a favore dei soggetti che svolgono attività d’impresa, arte o professione e di reddito agrario, titolari di partita IVA, residenti o stabiliti nel territorio dello Stato”.

Infatti la richiesta potrà essere presentata fino al 28 maggio 2021.

A chi spetta domanda del Decreto Sostegno 2021?

Domanda del Decreto Sostegno 2021

Il contributo a fondo perduto compete purché l’ammontare mensile medio del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2020 sia  al di sotto del 30% rispetto all’ammontare mensile medio del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2019.

Per essere in grado di definire gli importi, facciamo riferimento alla data di effettuazione dell’operazione di cessione di beni o di prestazione dei servizi.

Spetterà, il contributo, anche nel caso di assenza dei requisiti di fatturato per i soggetti che hanno attivato la partita IVA a partire dal 1° gennaio 2019.

Come si presenta la domanda?

La richiesta deve essere presentata con i canali telematici dell’Agenzia delle Entrate.

Nel caso invece si potrà usare la piattaforma web realizzata da Sogei, a cui si accede nell’area riservata di ‘Fatture e Corrispettivi’.

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Domanda del Decreto Sostegno 2021: Quante richieste?

Stando tra il giorno 30 marzo e il 28 maggio si sarà possibile, nel caso ci fosse un errore, presentare una nuova istanza, in sostituzione dell’istanza precedentemente trasmessa.

L’istanza più recentemente trasmessa durante il periodo sopra citato va a sostituire tutte quelle precedentemente inviate.

E non solo, infatti anche quelle per le quali non è stato già eseguito il mandato di pagamento del contributo ovvero non sia stato comunicato il riconoscimento del contributo nel caso di scelta di utilizzo dello stesso come credito d’imposta.

Quali sono le fasce?

Le norme hanno previsto  la creazione di 5 fasce.

L’indennizzo vale:

  • il 60% dell’ammontare della perdita per chi ha ricavi fino a 100.000 euro;
  • il 50% per quelli fra 100.000 e 400.000 euro di fatturato;
  • il 40% tra 400.000 e 1 milione;
  • il30% tra 1 e 5 milioni di euro;
  • il 20% tra 5 e 10 milioni di euro.

Come possono arrivare i soldi?

Coloro che presentano la richiesta dovranno indicare in maniera alternata se l’importo totale del contributo a fondo perduto sarà erogato attraverso accredito su conto corrente oppure se vuole optare per il riconoscimento di tutto il contributo sotto forma di credito d’imposta.

Questa ovviamente da poter utilizzare solamente in compensazione mediante modello F24 da presentarsi attraverso i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia.

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