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Differenza tra il tfs e tfr

Molto spesso molti di noi confondono la Differenza tra il tfs e tfr! Vediamo insieme in questo articolo, qual è la principale differenza!

Qual è la Differenza tra il tfs e tfr?

Con l’acronimo TFR si intende: il trattamento di fine rapporto, mentre con l’acronimo TFS si intende il trattamento di fine servizio.

Anche se i due trattamenti hanno nomi simili, bisogna la sapere che esiste una netta differenza tra il il tfs e tfr in quanto hanno due funzioni differenti.

Sia il tfs che il tfr spettano alla fine del rapporto di lavoro. La prima differenza tra tfs e tfr riguarda l’anno di assunzione e la tipologia di contratto. In particolare:

  • TFR è utilizzato per i lavoratori assunti a tempo determinato successivamente al 30 maggio 2000, oppure assunti con contratto a tempo indeterminato successivamente al 1 gennaio 2001;
  • TFS: per il personale assunto a tempo indeterminato prima del 1 gennaio 2001.

Altra differenza tra il tfs e tfr riguarda il compenso. I due “compensi” differiscono per la percentuale in rapporto allo stipendio. Alla data di scrittura della presente le percentuali sono:

  • Per il trattamento di fine servizio “viene computato dall’80% dell’ultimo stipendio percepito diviso per 12 e moltiplicato per gli anni utili ai fini della buonuscita”. Fonte: previdenzacomplementare.net;
  • Per il trattamento di fine rapporto è “incrementato, su base composta, al 31 dicembre di ogni anno, con applicazione di un tasso costituito dall’1,5 per cento in misura fissa e dal 75 per cento dell’aumento dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati, accertato dall’ISTAT, rispetto al mese di dicembre dell’anno precedente”.
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Differenza tra il tfs e tfr: Quale conviene di più?

Il Tfs riesce a far meglio solo se lo stipendio cresce molto più del carovita oppure se a pochi anni dalla pensione ottieni una promozione con un corposo aumento di stipendio.

Domanda Tfr e Tfs online: la piattaforma per richiedere l’anticipo

È disponibile la domanda Tfr e Tfs online tramite una piattaforma pubblica per poter richiedere l’anticipo.

Si tratta di un progetto per poter velocizzare la procedura della domanda per i lavoratori dipendenti che hanno finito gli anni di lavoro e chiedono della pensione di vecchiaia, anticipata o la quota 100.

La somma che si puó anticipare ha un minimo di 45 mila euro che vengono calcolati a lordo degli interessi.

domanda Tfr e Tfs online
domanda Tfr e Tfs online

Il sito Pmi.it precisa che il tasso applicato è stabilito dall’accordo quadro senza l’aggiunta di commissioni o costi.

La piattaforma si divide in 3 parti diverse per:

  • Richiedenti;
  • Enti erogatori;
  • Istituti di credito.

Quali sono gli enti e le banche che erogano?

Coloro che erogano il trattamento dovranno innanzitutto iscriversi compilando un questionario.

La banca che desidera aderire dovrà inviare tramite il portale, la disponibilità alla presidenza del consiglio dei ministri e conoscenza dell’ABI.

Si dovrà, poi, impegnare a rendere operativo l’Accordo entro 30 giorni lavorativi.

Chi sono i richiedenti?

Sul portale devono essere aggiunte le informazioni sugli enti e le banche che erogano.

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Ciò occorre per poter chiedere la certificazione per avere l’anticipazione.

L’istituto Inps avrá tutti i dettagli sul sito per la ricezione della pensione.

La procedura per il Tfr e il Tfs:

Per chi desidera avere in anticipo il Tfr e Tfs deve presentare una domanda all’entre che se ne occupa per erogarli.

Uno di questi puó essere l’Inps a cui si deve allegare una certificazione che prova di aver diritto all’anticipazione.

Prima dei 90 giorni si avrà notizie per la procedura e vedere se è stata accettata o respinta.

Il beneficiario, una volta che riceve la conferma della domanda per l’anticipo, puó presentare alla banca la domanda per l’anticipo allegando i seguenti documenti:

  • Proposta di contratto di anticipo della banca;
  • Certificazione del diritto di anticipo;
  • Numero di conto corrente intestato o cointestato dove ricevere i soldi;
  • La dichiarazione sullo stato di famiglia e l’importo previsto per il coniuge separato o divorziato.

Entro 30 giorni l’ente che eroga (esempio Inps) riceverà la comunicazione dalla banca e da li inizierà le sue verifiche.

Entro altri 15 giorni verranno versati i soldi.

Riassumendo, la procedura ha durata di 4 mesi se si è fortunati.

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