Lavorare in Italia

Anticipo TFR: Quando è possibile richiederlo e come fare la richiesta?

L’anticipo TFR, può essere richiesto dal lavoratore al proprio datore di lavoro in determinate circostanze.

In questo articolo, scopriamo insieme quando è possibile richiederlo, come effettuare la domanda e tante altre informazioni.

Anzitutto, bisogna sapere che il TFR è una somma di denaro che viene accantonata dal datore di lavoro e che viene corrisposta al lavoratore nel momento in cui il rapporto di lavoro cessa per qualsiasi motivazione.

Tuttavia, la legge italiana  prevede che dopo otto anni di servizio il lavoratore abbia diritto ad un anticipo pari al 70 % del TFR maturato. 

Da chi può essere richiesto?

In Italia, tutti i lavoratori che siano dipendenti, indipendenti, domestici o stagionali hanno diritto a richiedere il proprio trattamento di fine rapporto al loro datore di lavoro purché abbia maturato almeno 8 anni di servizio.

Più aumentano gli anni di anzianità di servizio, più è alta la percentuale di TFR che il lavoratore può richiedere. Tuttavia, questa non può superare il 70%.

Bisogna ricordare, inoltre che anche l’anticipo è soggetto a tassazione. Attualmente la percentuale è del 23% della somma in questione.
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Come effettuare la domanda di Anticipo TFR?

La richiesta va effettuata tramite la compilazione di apposito modulo che inseguito viene consegnato al proprio datore di lavoro.

Questo modulo, deve contenere determinate informazioni come:

  • I propri dati anagrafici,
  • La motivazione della richiesta d’anticipo del trattamento di fine rapporto; 
  • La data di assunzione perché il TFR può essere anticipato soltanto ai lavoratori con anzianità di servizio di almeno 8 anni presso l’azienda;
  • Altre  informazioni fondamentali sul rapporto di lavoro che lega il lavoratore con l’azienda.

In quali casi può essere richiesto?

Anticipo del proprio TFR, può essere richiesto solo in determinati casi. Per esempio:

  • L’acquisto della prima casa per sé e per i propri figli;
  • Spese sanitarie per terapie o interventi, presso sia strutture pubbliche che private .
  • Congedo parentale o di maternità
  • Trasferimento del proprio TFR a un fondo pensioni.

Se l’anticipo del TFR è utilizzato per spese diverse da quelle per cui è ammesso il lavoratore può essere chiamato a  restituirlo e a risarcire il danno

Quanto e quante volte può essere richiesto?

Come abbiamo detto in precedenza, il datore di lavoro può anticipare al lavoratore il 70% del suo trattamento di fine rapporto.

Tuttavia, bisogna sapere che lo si può richiedere solo una volta a ciascun datore di lavoro con il quale si è avuto un rapporto di lavoro.

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Solitamente, il datore di lavoro concede l’anticipo senza problemi ma possono esserci delle motivazioni valide per il rifiuto della richiesta. Scopriamolo insieme!

In quali casi non viene concesso l’Anticipo TFR?

L’azienda è tenuta ad accogliere le domande di anticipazione nel limite annuo del 10% dei lavoratori aventi diritto e comunque nella misura del 4 % del numero totale dei dipendenti.

Qualora il datore di lavoro si trovi di fronte a più richieste di anticipazione, dopo aver soddisfatto i limiti minimi, dovrà rispettare l’ordine cronologico di presentazione.

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Fonte
www.informazionefiscale.itwww.soldionline.itquifinanza.it/diritti

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