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Congedo straordinario retribuito: Di quanto la somma?

Il Congedo straordinario retribuito, è in grado di permettere la cessione dell’attività lavorativa, per poter assistere la famiglia.

Il familiare deve essere convivente e con un grave handicap, basandosi sulla legge 104/1992, per poter ottenere un’indennità e contribuzione figurativa sull’intero periodo.

Vediamo come calcolare l’indennità che spetta!

Congedo straordinario retribuito e indennità:

L’indennità prevista viene calcolata basandosi alla più recente retribuzione ottenuta prima del congedo, come previsto dal decreto Legislativo 151 del 2001 modificato dal D.Lgs numero 19 del 2011.

In caso l’indennità, sarà calcolata sulla più recente retribuzione ma limitatamente alle voci continuative e fisse della busta paga.

E dunque senza tenere conto di:

  • Eventuali straordinari;
  • Gratifiche;
  • Indennità;
  • Incentivi;
  • Tutte le voci variabili della busta paga.

La somma verrà corrisposta al lordo della retribuzione che spetta, solamente fino al massimo limite di € 48.737,86 all’anno per il 2020.

Al netto della contribuzione spetta un indennizzo sostitutivo dello stipendio fino al limite massimo di 36.645 euro l’anno per il 2020.

Bisogna tenere conto che nel mezzo della fruizione del congedo straordinario retribuito non viene maturata la tredicesima.

Però anche il Trattamento Fine Rapporto in quanto, maturano solamente nel momento in cui si svolge veramente attività lavorativa.

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Reddito di Cittadinanza cambia l’importo?

Si pensa che le persone che hanno già usufruito una prima volta del sussidio, abbiano già i requisiti patrimoniali e reddituali che vengono previsti per effettuare una nuova richiesta.

Però, verrà comunque richiesto il medesimo Isee del mese di gennaio scorso per poter sbloccare i pagamenti per i mesi da febbraio in poi.

Nel caso in cui il Reddito di Cittadinanza continui ad essere emanato, ciò significa che l’interessato sarà in possesso dei vari requisiti economici necessari per poter godere del sostegno economico.

Se invece si fosse il rischio che un superamento delle soglie venga certificato con l’Isee 2021, non vi nessuna motivazione affinché il nucleo familiare ottenga il via libera per il rinnovo.

Bisogna ricordare che qualsiasi cambiamento del reddito o dei patrimoni, dovrà essere comunicato usando il modulo SR181 (per le variazioni del nucleo familiare, invece, è sufficiente un nuovo ISEE).

Nel caso avvenisse una modifica per quanto riguarda i redditi rispetto a ciò indicato dall’Isee, di conseguenza, ci dovrebbe essere già la comunicazione da parte dell’Istituto.

Sempre con a fianco l’Inps che avrà già effettuato una valutazione completamente nuova poter verificare il mantenimento dei requisiti che sono stati previsti.

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