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Cassa integrazione Inps – Nel caso ci fossero errori nell’Iban oppure una mancata corrispondenza tra codice fiscale e titolare del conto, il lavoratore potrà ricevere la comunicazione di liquidazione.
Che sarà inviata da Postel con cui sarà in grado di riscuotere l’integrazione salariale presso qualsiasi ufficio postale.
Per ricevere la somma dei pagamenti delle successive mensilità il lavoratore potrà comunque avvalersi dell’accredito sul conto, comunicando il nuovo Iban al datore.
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Cassa integrazione mancata a causa dell’iban sbagliato (cambiare):
Potranno ritirare la somma alle Pose le persone che non hanno ricevuto la cassa integrazione per colpa di un errore nell’Iban o mancata corrispondenza tra il suo codice fiscale.
E’ stata una notizia dell’Inps, che ha spiegato che la decisione è stata presa data la situazione di necessità di rendere subito disponibili le somme dell’integrazione salariale.
Stanno arrivando con grande ritardo. E’ sufficiente dire che – su 8,4 milioni di beneficiari di cassa ordinaria e assegno ordinario – 5,5 milioni hanno ricevuto l’ammortizzatore solo grazie al fatto che lo ha anticipato l’azienda. Gli altri stanno ancora aspettando.
Per quanto riguarda la cassa in deroga gestita dalle Regioni, solamente 109 mila hanno ricevuto la somma a fronte di 280.633 piccole aziende che hanno fatto la richiesta per più di 1 milione di lavoratori.
Cassa integrazione Inps: coordinate sbagliate erratte!
Si sono registrati casi di coordinate bancarie che risultano sbagliate, in maniera particolare per la presenza di codici Abi/Cab. Nella fase di liquidazione delle prestazioni di integrazione salariale a pagamento diretto, ha spiegato l’Inps.
Ciò “determina ritardi nel pagamento”, in quanto consente il bisogno di richiedere all’azienda o al consulente di correggere l’errore e di poter fare la domanda una seconda volta.
“Nella situazione emergenziale in atto – scrive l’istituto – data la necessità di rendere disponibili al lavoratore la somma dell’integrazione salariale nel più breve tempo possibile. Con presente gli errori, il pagamento verrà fatto con l’uso del bonifico domiciliato”.
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Pagamento attivo tramite Postel:
Se il lavoratore richiede dall’istituto il bonifico, si ritroverà a riceve:
- Gli sms di notifica del pagamento;
- La comunicazione di liquidazione inviata da Postel, direttamente al suo indirizzo.
Con questa potrà ritirare l’integrazione salariale dagli uffici postali con il proprio documento di identità in corso di validità. Inoltre bisognerà presentare un documento attestante il codice fiscale (ad esempio, tessera sanitaria).
Nel caso in cui il lavoratore interessato non riceva la comunicazione da Postel, potrà accedere al “Riepilogo pagamenti” del servizio “Fascicolo previdenziale del cittadino”.
Ciò per poter controllare e stampare il pagamento disposto, con la somma, seguendo il percorso indicato.
Invece per i pagamenti dei mesi a venire il lavoratore potrà comunque usare l’accredito sul conto corrente o su carta ricaricabile con un Iban.
Affinché gli strumenti siano intestati a lui o a terzi a sua scelta, comunicando il nuovo codice Iban al suo datore di lavoro.
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