Sommario
Il bonus baby sitter per l’emergenza da Coronavirus, aumentato a 1.200 euro, e potrà essere richiesto:
- Dai lavoratori dipendenti del settore privato;
- Da quelli iscritti in via esclusiva;
- Gestione separata Inps;
- Gestioni dei lavoratori autonomi dell’istituto nazionale di previdenza;
- Anche dai professionisti iscritti alle relative Casse di previdenza privatizzate.
Contributo in versione maxi accessibile infatti per tutti i lavoratori:
- Dipendenti privati;
- Commercianti;
- Artigiani;
- Partite Iva;
- Collaboratori;
- Liberi professionisti.
l’Inps stesso invia la conferma, tramite un messaggio pubblicato sul sito internet. Le domande, però, non possono essere ancora presentate.
Il decreto cura Italia di metà marzo introduce un bonus che parte da 600 euro, utilizzabile per poter pagare la baby sitter.
Questo come alternativa al congedo parentale straordinario di 15 giorni utilizzabile durante il periodo di chiusura di scuole e asili per l’emergenza coronavirus.
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Bonus baby sitter da 1.200 euro: versione potenziata
Il decreto legge rilancio, precedentemente entrato in vigore a partire dal 19 maggio, ha raddoppiato il valore del bonus a 1.200 euro.
Saranno in grado di richiedere l’importo maggiorato nella versione da 600 euro anche le categorie di lavoratori destinati di questo aiuto. Questo quanto confermato dall’istituto di previdenza.
Rientrano nella platea:
- Artigiani;
- Commercianti;
- Coltivatori diretti;
- Partite Iva e co.co.co della gestione separata Inps;
I professionisti quali:
- Avvocati;
- Commercialisti;
- Psicologi;
- Consulenti del lavoro;
- Notai;
- Architetti;
- Ingegneri.
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Viene raddoppiato anche il valore del bonus, (da 1.000 a 2.000 euro) per gli operatori:
- Del servizio sanitario pubblico e privato;
- Per quelli dei comparti sicurezza, difesa e soccorso pubblico.
Un’altra novità che possiamo trovare è che il contributo verrà erogato direttamente al richiedente (e non più solo tramite il libretto famiglia da utilizzare per retribuire la baby sitter).
Che a sua volta potrà utilizzarlo al fine di pagare la quota di partecipazione del figlio a:
- Centri estivi;
- Servizi integrati per l’infanzia;
- Servizi socio-educativi territoriali;
- Centri servizi per la prima infanzia.
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Quasi 200 mila richieste per il bonus:
Nell’attesa che l’Inps aggiorni le procedure informatiche, le domande per la versione potenziata del bonus, però, non possono ancora essere presentate.
A partire da metà del mese di marzo al 25 maggio l’istituto di previdenza ha ricevuto richieste per 191.595 bonus, e ben 269.328 per i congedi parentali (che sono un’alternativa al bonus).
Una partenza meritevole, invece, per l’indennità da 500 euro destinata alle colf.
In tre giorni (ovvero dal 25 al 27 maggio) sono state presentate 44.266 richieste, di cui 29.659 direttamente dai collaboratori domestici e 14.607 tramite i patronati.
Il reddito di emergenza, dunque, tra il 22 e il 27 maggio è stato richiesto da 100.258 persone. 37.188 domande sono arrivate dai patronati e 63.140 direttamente dai cittadini.
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