Bonus 1.000 euro del mese di maggio: come richiederlo e a chi spetta?
Sommario
Grazie al Decreto Rilancio sale la soglia da 600 a 1.000 euro per il bonus 1.000 euro del mese di maggio riguardanti i professionisti.
Per coloro che hanno ricevuto il sussidio già nei precedenti mesi di marzo ed aprile, avranno un accredito del bonus automaticamente.
Per gli altri, invece, dovranno tutti presentare una domanda.
Bonus 1.000 euro del mese di maggio: arrivano i soldi per i professionisti
Roberto Gualtieri, ministro dell’economia, ha comunicato che i fondi per l’indennità riguardante autonomi e professionisti della somma di 1.000 euro saranno prossimamente sbloccati.
Il senato che occorre per il sussidio di maggio, verrà stabilito una volta che il DR tornerà dal Med successivamente all’approvazione della Ragioneria Generale dello stato.
Il Decreto Legge 34/2020 prevedere che ci sia un aumento del bonus 1.000 euro del mese di maggio a livello di liquidità per le categorie a cui è destinato.
Inoltre, sono approvate anche molti interventi riguardanti e categorie che sono state colpite maggiormente dall’emergenza Covid-19.
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Come fare la domanda per il bonus 1.000 del mese di maggio?
Precisiamo che non tutti coloro che hanno diritto al bonus 1.000 euro per il mese di maggio lo potranno ricevere in automatico.
Come abbiamo detto prima, solo i richiedenti che hanno avuto il pagamento nei mesi di marzo ed aprile lo potranno ricevere in automatico sul conto. Per gli alti invece, dovranno fare una domanda e richiedere il bonus.
Per poter richiedere il sussidio, si potrà inoltrare la domanda online, entrando al sito dell’Inps. Una volta entrati si dovrà poi cliccare su “Indennità Covid-19 lavoratori autonomi, parasubordinati e subordinati”.
Colui che richiede il bonus verrà poi indirizzato alla sezione dove si dovrà avviare e completare la procedura.
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Chi sono coloro che hanno diritto al bonus 1.000?
Possono richiedere il bonus 1.000 euro del mese di maggio i dipendenti autonomi e professionisti che hanno subito un calo delle loro entrate. Precisamente sono:
- I liberi professionisti titolari di P. Iva che hanno avuto una diminuzione del reddito del 33%;
- I co.co.co. che hanno smesso di lavorare entro la data di entrata in vigore del decreto Rilancio;
- II lavoratori intermittenti che hanno lavorato per almeno 30 giorni tra il 1° gennaio 2019 e il 31 gennaio 2020;
- I lavoratori autonomi privi di P. Iva che risultano non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie e che, tra il 1° gennaio 2019 e il 23 febbraio 2020, sono stati titolari di contratti autonomi occasionali;
- I dipendenti stagionali del settore turismo che hanno cessato involontariamente il rapporto di lavoro tra il 1° gennaio 2019 e il 17 marzo 2020, purché non abbiano pensione, rapporto di lavoro dipendente o Naspi.
Ai soggetti prima elencati si uniscono i lavoratori iscritti al Fondo pensioni Lavoratori dello spettacolo che riceveranno 600 euro dallo stato per il mese di maggio.
Unicamente, però, se hanno lavorato una settima nell’anno 2019 e che abbiano versato 7 contributi giornalieri nel medesimo anno dichiarando un reddito fino a 35 mila euro.
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