Assegno unico universale 2021: quali bonus toglieranno?
Sommario
Una vota entrato in vigore l’assegno unico universale 2021, non ci saranno più molti bonus. Vediamo insieme quali spariranno.
La nuova misura potrebbe entrare in vigore a partire da gennaio 2021 in seguito all’approvazione della Camera.
Il tutto è legato alla legge di bilancio prevista per il 2021 ed occorrono almeno 10 miliardi di euro per finanziarlo.
A gennaio 2021 arriva l’assegno unico universale:
Una volta che viene approvata dalla Camera la misura, quest’ultima passa per un’esaminazione da parte del Senato.
La ministra Elena Bonetti manifesta una soddisfazione nel lavorare sui decreti attuati nella stazione autunnale a partire dal mese di gennaio 2021.
Da dove prenderanno le risorse?
Saranno necessarie 10 milioni di euro per finanziare la misura, si pensa di attingere al Recovery Fund per dar via all’essegno unico universale 2021.
Per il restante ammontare sarà necessario trovare una soluzione per la sparizione di altri sussidi esistente.
Tramite questa operazione, si possono ricavare fino a 15 miliardi di euro.
Quali sono i sussidi che spariranno?
Quando entrerà in vigore l’assegno unico universale, saranno eliminati tanti bonus previsti per le famiglie.
Sussidi come gli assegni familiari, il bonus bebé, bonus mamma domani, il fondo di sostegno alla natalità e il premio alla nascita.
Saranno aggiunte alla lista anche le detrazioni Irpef per figli a carico.
Il suo utilizzo dovrebbe essere compatibile con quella del Reddito di cittadinanza.
Come funzionerà l’assegno unico universale 2021?
Non sono sicure le informazioni sul funzionamento dell’assegno.
Sembra peró, che sia rivolto a tutte le famiglie che hanno figli a carico o figli in arrivo.
L’assegno arriverebbe ogni mese fino a che il figlio non faccia i 21 anni.
Una volta compiuti i 18 anni, l’assegno unico universale 2021 puó essere erogato direttamente al figlio.
Di che importo è l’assegno?
La somma dell’assegno unico universale potrebbe avere il valore di 80 euro ai 240 euro mensili per ogni figlio.
L’importo cambierebbe in base al reddito Isee del nucleo famigliare e aumenterebbe con il secondo e terzo figlio.
Fanno parte della misura anche gli autonomi e i disoccupati che sono attualmente esclusi dalle agevolazioni per le famiglie.
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