Stato di Emergenza fino al 31 ottobre: Ecco le variazioni!

Il 31 gennaio 2020 il governo ha dovuto dichiarare, per ben 6 mesi, di conseguenza fino al 31 luglio, lo stato di emergenza. Questo dato il rischio sanitario rappresentato da parte del virus Covid-19.

La deliberazione da parte del governo è di prorogarlo fino al 31 ottobre. Lo Stato d’emergenza attribuisce al governo e alla Protezione civile dei “poteri straordinari” o “speciali”.

Proprio per questa ragione Pd e Iv hanno richiesto al premier di dare garanzie al Parlamento con determinati “paletti”.

Nello specifico la domanda è di associare l’atto di proroga con un decreto che fissi il perimetro in cui si muoverà il governo.

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Proprio per questa ragione Stefano Ceccanti, capogruppo Pd in commissione Affari costituzionali, ha dettato al governo cinque punti per essere in grado di delimitare i poteri che il premier avrebbe per effetto della proroga.

La contraddizione resta comunque molto contraria per quanto riguarda la proroga in quanto, sostengono con sfumature abbastanza diverse:

E’ utile solo ad ampliare i poteri del premier.

Vediamo con maggior attenzione ciò che cambierà con lo Stato di Emergenza.

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Nuove zone rosse:

La proroga permette di istituire, nel caso ci fossero dei gravi focolai, nuove “zone rosse”, ovvero completamente confinate e chiuse agli scambi con l’esterno.

Scuola:

Il provvedimento sarà in grado di permettere di comprare tutto il materiale necessario a poter far ripartire in sicurezza la scuola:

Saltando determinati passaggi per l’affidamento degli appalti che seguono percorsi agevolati.

Posti letto in caserme e alberghi:

Nel caso ci fosse sfortunatamente una seconda ondata riguardante il Covid-19, la proroga acconsente di ritrovare posti letto all’interno di strutture diverse dagli ospedali, come per esempio le caserme o gli alberghi.

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Blocco dei voli:

Lo stato di emergenza accorda anche nel bloccare i voli da e per gli Stati che sono ritenuti a rischio, o di rintracciare le nazionalità che non sono ammesse in Italia.

Smartworking

Per tutto il periodo dello stato di emergenza i dipendenti pubblici e quelli privati possono rimanere con lo smartworking secondo le modalità che vengono concordate con l’azienda.

All’interno della pubblica amministrazione, per una norma all’interno del decreto Rilancio, i dipendenti rimarranno in smartworking fino al 31 dicembre.

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