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Permesso di soggiorno per ricerca lavoro – Come ben sappiamo le varie proposte di legge di iniziativa popolare come ad esempio quella lanciata dalla campagna “Ero Straniero” continua il suo iter ed è ora in esame in Commissioni affari costituzionali che ha luogo alla Camera.
Confermata con un numero pari a 90.000 firme alla Camera dei deputati che data il 27 ottobre 2017, la proposta di legge prevede vuole che possa essere rilasciato il permesso di soggiorno a tutte le persone che hanno sviluppato “processi di inclusione e integrazione sociale”.
Verrebbe di conseguenza garantito il permesso di soggiorno che a sua volta, verrà favorita l’inclusione sociale e lavorativa della maggior parte dei cittadini stranieri non comunitari.
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Cos’è la riforma “Ero Straniero”?
La riforma “Ero Straniero” consiste alle persone di avere una totale trasparenza con lo Stato e sconfiggere la paura di chi è ormai integrato nel tessuto sociale.
L’iniziativa popolare della legge per la campagna “Ero Straniero”, in esame in Commissioni affari costituzionali alla Camera promossa da Emma Bonino. Dai Radicali Italiani e da tante organizzazioni della società civile. Depositata con oltre 90.000 firme alla Camera dei deputati il 27 ottobre 2017 come già precedentemente trascritto.
La proposta di legge vuole inoltre che venga eseguito il rilascio del permesso di soggiorno nei confronti di persone che hanno sviluppato nel corso del loro periodo in Italia un’integrazione sociale.
«Questo consentirebbe alle persone di avere una relazione trasparente con lo Stato e contrasterebbe lavoro nero e irregolarità. Un modo per capovolgere il proibizionismo nel campo dell’immigrazione che c’è in questo paese da più di 20 anni. Ecco se noi permettessimo alle persone di rivolgersi allo Stato in maniera regolamentata, permetteremo loro di uscire allo scoperto e di rivolgersi allo Stato con la propria faccia e i propri documenti», aggiunge Miraglia.
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Permesso di soggiorno: sarà più facile trovare un’impiego regolare?
Durante le ultime audizioni sono intervenuti anche i sindacati CGIL, CISL e UIL. Hanno rispiegato quanto sia importante aprire canali legali di ingresso in Italia, affinché trovare un impiego in Italia sia molto più semplice e regolare.
“Il quadro normativo presente oggi giorno, basato sulla legge Bossi-Fini, ulteriormente irrigidita dal successivo decreto Minniti nel 2018 e dai due decreti Sicurezza del 2019. Questo deve essere superato con un intervento legislativo organico improntato a inclusività e rispetto dei diritti e della dignità delle persone migranti”.
Queste sono state le parole pronunciate in audizione davanti alla commissione Affari costituzionali della Camera dal segretario confederale della CGIL, Giuseppe Massafra.
Quali sono le proposte di Massafra?
Il segretario Giuseppe Massafra ha poi evidenziato come sia diventato ormai necessario arrivare ad un definitivo superamento del decreto flussi. Quest’ultimo consente l’entrata solo ad una ristretta parte di lavoratori stagionali delle invece molte più numerose richieste.
La proposta del CGIL è quindi di poter consentire il rilascio del permesso di soggiorno temporaneo, finalizzato alla ricerca di lavoro. Quest’ultimo avrà una durata per massimo un anno, ragionando al tempo stesso su dei meccanismi che renderebbero più semplice l’incontro tra domanda e offerta di lavoro.
Bisogna appunto far fonte al lavoro in nero in quanto non solo coinvolge circa 600.000 immigrati ma è un passaggio che Massafra reputa fondamentale per l’intero sistema economico italiano.
“Bisogna anche creare una norma che renda possibile la regolarizzazione del lavoro onesto. Consentendo agli imprenditori di regolarizzare i lavoratori che hanno dato buona prova di sé”. Parole del segretario generale CGIL in audizione.
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